Autore Topic: Calcio e Religione  (Letto 2060 volte)

Offline Sergio

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Calcio e Religione
« il: 25 Febbraio 2019, 03:04:40 pm »
Periodo sempre più complicato per la Lazio. Tra l'eliminazione in Europa League e l'andamento non esaltante in campionato, la squadra biancoceleste sta vivendo un momento della stagione molto difficile. A peggiorare la situazione, inoltre, c'è anche il fattore infortuni. Poiché l'infermeria non smette di essere piena e Simone Inzaghi, per forza di cose, deve spesso convivere con una situazione di emergenza e di conseguenza adattarsi.

Al fine di allontanare la sfortuna, quindi, Claudio Lotito ha deciso di muoversi in prima persona. Il presidente della Lazio ha deciso di chiamare un prete con l'intento di eliminare il clima di grande negatività che, secondo lui, sta danneggiando la squadra romana. Secondo quanto confermato da Il Messaggero alcuni giorni fa, per la precisione lo scorso giovedì (21 febbraio), al centro sportivo di Formello ha fatto la sua comparsa un prete convocato appositamente per benedire lo spogliatoio, il campo e l'ambiente biancoceleste.



Le benedizioni sono atti di culto che la chiesa definisce “sacramentali” e in quanto tali non hanno un potere immediato, ma dipende dalla grazia e dalla devozione dei soggetti che ne usano.

CCC 1677 “Si chiamano sacramentali i sacri segni istituiti dalla Chiesa il cui scopo è di preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di santificare le varie circostanze della vita.”
CCC 1678 Fra i sacramentali, le benedizioni occupano un posto importante. Esse comportano ad un tempo la lode di Dio per le sue opere e i suoi doni, e l'intercessione della Chiesa affinché gli uomini possano usare i doni di Dio secondo lo spirito del Vangelo.


Per mia opinione personale, a fronte di tutto ciò credo che nessun sacerdote serio dovrebbe prestare la sua opera per eventi così materialistici pregni di superstizioni, infatti non hanno nessun riscontro nei due commi su citati. Ma è dal IV secolo D.C. quando l’imperatore Costantino favorì la conversione in massa dei pagani al cattolicesimo che la chiesa stessa si presta a manifestazioni pagane contrarie talvolta anche ai loro principi.

Scriveva lo storico greco Polibio: "Quella superstizione religiosa che presso gli altri uomini è oggetto di biasimo, serve in Roma a mantenere unito lo Stato: la religione è più profondamente radicata e le cerimonie pubbliche e private sono celebrate con maggior pompa che presso ogni altro popolo. Ciò potrebbe suscitare la meraviglia di molti; a me sembra che i Romani abbiano istituito questi usi pensando alla natura del volgo. In una nazione formata da soli sapienti, sarebbe infatti inutile ricorrere a mezzi come questi, ma poiché la moltitudine è per sua natura volubile e soggiace a passioni di ogni genere, a sfrenata avidità, ad ira violenta, non c'è che trattenerla con siffatti apparati e con misteriosi timori. Sono per questo del parere che gli antichi non abbiano introdotto senza ragione presso le moltitudini la fede religiosa e le superstizioni sull'Ade, ma che piuttosto siano stolti coloro che cercano di eliminarle ai nostri giorni"

I Salmi potevano affermare che YHWH "faceva piovere" e "tuonava", che era lui che causava la guerra e mandava la peste, lo stesso Gesù poteva supporre che una determinata malattia fosse prodotta dal demonio.
Oggi ciò non è più possibile: anche se lo volessimo, non potremmo ignorare che la pioggia e il tuono hanno cause atmosferiche ben definite; che la malattia obbedisce a virus, a batteri o a disfunzioni organiche; e che le guerre nascono dall'egoismo degli uomini. Figuriamoci quanto è difficile ancora reggere tra le persone razionali che il malocchio imperversa sui campi di allenamento di Formello e che gli infortuni dei giocatori sono a causati dalle forze del male. :-D
« Ultima modifica: 25 Febbraio 2019, 03:26:57 pm da Sergio »
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO