Dopo tre ore di volo ed una passeggiata al fresco tipico di queste latitudini, si è un po attenuata la mia incazzatura ...
Sono un uomo d'azienda che prende a volte decisioni a malincuore, perché sa che sono quelle giuste, ma non sopporto quelli che ignorano o dimenticano che dietro ogni scelta, anche la più logica e la più razionale, ci sono degli uomini con sentimenti che di logico e razionale non hanno nulla ...
Mi ricordo una commozione sincera quando t'ho visto in maglia azzurra caro Peppe. Quanto ero orgoglioso neanche fossi un fratello più piccolo.
Il goal da centrocampo al Palermo? Troppo banale ... preferisco l'irridente cucchiaio a Julio Cesar che mi ha fatto sentire davvero importante calcisticamente dopo 15 anni di totale anonimato a Milano. In effetti i miei amici interisti il tuo nome l'avevano già imparato grazie a quel pallonetto da fuori area che segnasti proprio sotto i miei occhi a San Siro il primo anno di serie A
Quanti ricordi, indelebili. Quante soddisfazioni sportive. Non esistono più le bandiere nel calcio, me ne rendo conto, ma anche stasera, così lontano dalla mia terra, in una paese che è anni luce diverso dalla mia bella Sicilia, penso con orgoglio ad un figlio della nostra terra che da piccolo alternava agli allenamenti, il lavoro con il padre ai mercati, che un giorno ha portato la maglia della nostra Catania in nazionale.
Bravo Peppe, meriti di avere quelle chance che a 32 anni a Catania non avresti più potuto avere. Non mi interessa cosa faranno gli altri, quelli che ti hanno già rimosso dalla mente come tifosi, dimenticando tutto quello che hai fatto, quello che hai dato alla nostra maglia. In mezzo a delle sciarpe rossazzurre, in qualunque stadio ci incontreremo, mi vedrai in piedi ad applaudirti.
Il tempo è sempre galantuomo ed il nome di Giuseppe Mascara da Caltagirone, sarà scritto in modo indelebile nella storia del calcio a Catania.
Grazie Peppe ... in bocca al lupo Mascarinho ... fatti valere sempre