Autore Topic: Riflessioni sul (quasi finito) Campionato della compagnia della forca.  (Letto 1149 volte)

umastru

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Ciao a tutti, datosi che anche se è pasqua il tempo è da venerdi santo, bloccato in casa, dopo abbondante pasto ed esagerate libagioni, (Nero D'Avola, ci mancherebbe) ne approfitto per fare alcune  riflessioni sull'andamento del Catania calcio nel corrente campionato.
Per la prima volta, dopo due anni al cardiopalmo, a nove giornate dalla fine siamo salvi; non è poco, abbiamo una squadra da medio bassa classifica che ha avuto relativamente pochi espulsi e ammoniti. Di chi è il merito?
Io ricordo gli anni di Marino come anni travolgenti e bellissimi, ma di sicuro con degli atleti sempre sull'orlo della crisi di nervi; sia nell'anno della promozione che in quello della miracolosa salvezza ricordo tanti ammoniti e giocatori sempre su di giri, con crolli paurosi ma con recuperi prodigiosi. Non credo fosse colpa di Marino, ma il suo modo di allenare e di giocare portava la rosa a disposizione molto vicina al punto di rottura.
Di Baldini posso solo dire che di sicuro era l'allenatore meno adatto in assoluto ad una piazza come Catania: Troppo emotivo, subiva troppo la pressione sia dei tifosi che degli stessi giocatori. Uno dei pochi errori del Vatino.
Veniamo ai giorni nostri, Zenga, scommessa disperata  di un Lo Monaco alla canna del gas, si è dimostrata invece mossa vincente; è riuscito a rimettere insieme i cocci di uno spogliatoio sul punto di esplodere ed a raggiungere la salvezza anche se all'ultima giornata e con qualche tifoso debole di cuore che adesso il Catania lo vede dal paradiso, lo vede. ::) ::) ::) ::) (certo che tra lui e Marino dico poco una cinquantina di cardiopatici tifosi etnei li avranno sulla coscienza). ::) ::) ::)
Però, quest'anno tranne la topica mondiale dell'acquisto di Dica ( cosa che il Vatino gli rinfaccerà per i prossimi due secoli) credo che possiamo digli solo grazie.
Con una squadra fatta con pochi milioni di euro, si sà la priorità ce l'ha il centro sportivo, è riuscito a salvarsi con molte giornate di anticipo.
Ma il suo maggior merito per me non è quello della salvezza anticipata, ma quello di avere creato un gruppo coeso come non si era mai visto prima  sotto u liotru.
Ha iniziato facendo ruotare quasi tutti i giocatori a disposizione, in modo che loro stessi si rendessero conto delle loro potenzialità e creassero per la seconda parte del campionato una gerarchia interna, e poi rispetto assoluto dei compagni e degli avversari, poche sceneggiate in campo e ancor meno proteste plateali.
Chi non si è adeguato a queste regole è stato espulso dal gruppo, ceduto o emarginato, vedi alla voce Terlizzi.
Lui da parte sua mette la faccia quando c'è da difendere i giocatori, non dà mai la sensazione di quello che scarica le responsabilità sugli undici, anche quando  la dozzina scarsa di pelotari in mutande se lo meriterebbe.
La perfezione spero la raggiunga il prossimo anno, se riuscirà a convincere i componenti della compagnia della forca che la concentrazione in campo bisogna mantenerla per novanta/novantacinque minuti e non staccare la spina dieci minuti prima.
Ecco, questo è stato il grosso problema del Catania quest'anno: quando la tensione nervosa non è al massimo, come quando il risultato vale doppio o per i derby, i giocatori non riescono a mantenere la concentrazione fino alla fine. Sto problema ci è costato minimo una diecina di punti, ma spero proprio che l'uomo Ragno per il prossimo campionato riesca a risolvere questa lacuna più caratteriale che tecnica, vorrebbe dire U.E.F.A.
Finito il bicchiere di spumante terapeutico per digerire la colomba (una blanda malvasia piemontese), la pianto qui augurando di nuovo una serena pasqua a tutti, compresi i cugini rosanero. 8D
Ariciao.
"U Mastru"

Offline Diegos

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Re: Riflessioni sul (quasi finito) Campionato della compagnia della forca.
« Risposta #1 il: 12 Aprile 2009, 03:47:39 pm »
Ciao "U Mastru" matematicamente non siamo ANCORA salvi!

Saluti

Offline santopesaro

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Re: Riflessioni sul (quasi finito) Campionato della compagnia della forca.
« Risposta #2 il: 12 Aprile 2009, 07:27:27 pm »
Matematicamente siamo salvi.Come lo e' lo scudetto dell'Inter ;-)

Mastru,d'accordo su tutto ma ti sei contradetto.Se siao da medio-bassa classifica non si va in uefa con il solo carattere.Come dice il Vate questa e' una squadra di medio-alta classifica pero' senza consapevolezza e capacita' di credere in obiettivi diversi dalla salvezza.Oltre a sostituire Terlizzi-Dica e Silvestri,capire cosa fare con Baiocco e Stovini il prossimo anno dobbiamo cambiare mentalita'.TUTTI.

umastru

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Re: Riflessioni sul (quasi finito) Campionato della compagnia della forca.
« Risposta #3 il: 12 Aprile 2009, 08:55:37 pm »
Matematicamente siamo salvi.Come lo e' lo scudetto dell'Inter ;-)

Mastru,d'accordo su tutto ma ti sei contradetto.Se siao da medio-bassa classifica non si va in uefa con il solo carattere.Come dice il Vate questa e' una squadra di medio-alta classifica pero' senza consapevolezza e capacita' di credere in obiettivi diversi dalla salvezza.Oltre a sostituire Terlizzi-Dica e Silvestri,capire cosa fare con Baiocco e Stovini il prossimo anno dobbiamo cambiare mentalita'.TUTTI.
Medio alta se ragioniamo con i piedi, ma se inseriamo il cervello perdiamo 10 posizioni in classifica.
 8D
" Mastru"