La cosa che comunque da fastidio, e dovrebbe essere presa in considerazione e' di spezzare in tutti i modi il connubbio deleterio....MAFIA-SICILIA!
Addirittura a livello istituzionale, se ne dovrebbe far carico la Regione Siciliana!
Mi sono sempre chiesto perché il proprietario di Mediaset andava su tutte le furie quando passava in TV una delle prime serie de "La Piovra" ergendosi, in coro coi suoi "tirapiedi" siciliani, a paladino difensore della reputazione della Sicilia e dei suoi abitanti; mentre adesso, sulle sue stesse reti va in onda, preceduto da un battage pubblicitario da grande evento mediatico, la "n serie" di un prodotto televisivo qualitativamente ridicolo; ancor più se si guarda all'enfasi caricaturale delle situazioni e dei protagonisti.
Poichè ne ho vista qualche puntata (una o due, ci tengo a precisarlo) delle serie precedenti mi sono fatto un'idea, ma non so se sia quella giusta. Ma non è che "La Piovra" puntava giustamente l'attenzione suggli intrecci finanza - politica - mafia - massoneria, descrivendo politici insospettabili corrotti e presenti nei gangli istituzionali del potere, finanzieri internazionali contigui agli interessi mafiosi, assassini dal colletto bianco stabilmente inseriti nel tessuto sociale della "capitale morale" d'Italia, e oscuri massoni affaristi?
Mentre questo sottoprodotto televisivo propone la suddivisione classica fra buoni (i poliziotti),cattivi (i mafiosi), e vittime (i siciliani pusillanimi), secondo una visione tranquillizzante che "normalizza" la situazione con la tesi "che ci vuoi fare, è il destino della Sicilia, è nel sangue dei Siciliani".
Cosa c'entra tutto ciò col calcio? Il calcio attualmente è la nostra speranza e il nostro riscatto nel segno che in Sicilia non c'è un destino ineluttabile, ma gente pronta a rimboccarsi le maniche e a lavorare umilmente giorno per giorno per raggiungere obiettivi importanti.
È per questo che vogliamo sempre un Catania, vincente....