Mangia mi piace e sono convinto.....che si è chiusa una porta e si aperto un portone.
Come diceva Peter O'Tool in "Dr. Creator": c'é bisogno di una fede coscienziosamente cieca...
Anche perchè bisogna vedere qual'è la peculiarità principale che fa di un allenatore
un vincente:
a) anni e anni di esperienza, anche in campo internazionale;
b) perseverare in un modulo di gioco personale fino a che diventi vincente;
c) un nuovo modulo di gioco innovativo che sorprende gli avversari;
d) indipendentemente dal modulo scelto, entrare perfettamente in simbiosi con il gruppo che stai allenando, cosicchè unità d'intenti e spirito di sacrificio formino quella forza di squadra che ti faccia sopperire a eventuali lacune tecnotattiche.
e) essere un sergente di ferro e saper usare ora il bastone, ora la carota.
Il dibattito è aperto anche agli Amici dell'Est; ogni opinione è ben accetta.
Dal mio punto di vista personale, l'opzione A bisogna sempre tenerla in considerazione e da questo punto di vista con Mangia siamo in alto mare.
B e C sono totalmente da escludere nel nostro caso.
La D è quella su cui tutti noi contiamo molto. Quanto all'essere un sergente di ferro, credo che per allenare anche in serie A, a volte occorre saperlo fare. E forse quest'ultima è la pecuniarità che è mancata a molti allenatori che si sono succeduti nella panchina rosanero, Da Rossi a Colantuono, da Del Neri sino a Guidolin.