Autore Topic: C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione  (Letto 2196 volte)

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Ma com'è finito con il calcio Catania? Si è saputo qualcosa?
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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #1 il: 17 Maggio 2020, 02:38:40 pm »
E i Texani si sono rivelati una bufala. Che spasimo qiest'attesa!
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Offline U mastru

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #2 il: 17 Maggio 2020, 02:49:33 pm »
Prof, sto invecchiando male, faccio fatica a fare ironia sulla questione. Sai ormai è risaputo che per me morto questo Catania non ce ne sarà un'altro. Sono fatto male.
"U MASTRU"

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #3 il: 17 Maggio 2020, 03:21:22 pm »
E vogliamo parlare dell'istanza di fallimento, czro Nino?
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Offline vasco

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #4 il: 18 Maggio 2020, 03:00:03 pm »
CATANIA ULTIMO ATTO. Il CdA si è praticamente dimesso, quindi si spegne anche quel lumicino di speranza legata alla trattativa con la cordata "catanese" che, giunti a questo punto, penso attenderà la dichiarazione di fallimento per ripartire dalla serie D con una matricola nuova. Io la penso come u mastru, per me il Catania è questo e la faccenda si chiude qui. Purtroppo non c'è stato un'altro Cavaliere capace di mettere sul tavolo un pacco di soldi in contante e riprendersi la società.   

Offline Marco Tullio

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #5 il: 18 Maggio 2020, 09:50:02 pm »
Se le cose andranno così, sarà bene non affezionarsi troppo alla nuova creatura, perché, una volta che ci saremo abituati all'uso palermitano anche a Catania, scommetto che non dovremo aspettare i prossimi settant'anni per vedere un altro fallimento.
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Offline Sergio

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #6 il: 19 Maggio 2020, 10:35:10 am »
scommetto che non dovremo aspettare i prossimi settant'anni per vedere un altro fallimento.

Non è la cosa più importante di tutte, se ti chiedi quanto si dovrà aspettare prima di un altro fallimento, potrei risponderti che è solo questione di fortuna. Ci vuole davvero un gran bella fortuna a trovare gente seria e onesta in un mondo pieno di imbrogli e malaffare come quello calcistico. E noi tifosi, qui, convenuti in questo forum, ne sappiamo qualcosa, sia a Ovest che a Est.
Dobbiamo prendere atto che in qualità di tifosi siamo tutti malati. Il tifoso di una squadra di calcio è a tutti gli effetti un individuo affetto da patologia. Essa non porta con se soltanto la sua forma di dipendenza (che già questa è nociva per la nostra salute mentale) ma anche tutto quello che deriva dal suo significato etimologico. Il tifo, parlo del germe della Rickettsia, sviluppa febbre elevata, la mente comincia ad annebbiarsi e cominciano anche i deliri. Bene, è un delirio che il tifoso di una squadra di calcio sviluppi un attrazione morbosa e irrazionale verso qualcosa che ritiene sia suo, gli appartenga, la riveste di sacra inviolabilità ma poi basta un disonesto qualunque, chi nei fatti ne detiene le quote azionarie, e ne fa pezza per pulirsi le scarpe. La tua passione, i tuoi sentimenti, le tue emozioni, devono soccombere, immolate alla tirata delle somme altrui il cui prodotto spesse volte è il frutto di operazioni scriteriate e irresponsabili.
Questo quadro “clinico” ha anche i caratteri della cronicità: dura per sempre. Si fossilizza dentro di noi e sarà lesto a farti sentire i crampi nella mente e nelle carni se pensassi di non alimentarlo più. Ammiro chi crede di possedere l’antidoto. Dovesse capitare, spero ci faccia sapere del buon esito, se ci sarà.
Nell’attesa, sarebbe bene che non ci si affezioni troppo a niente, né a uomini né a numeri.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #7 il: 19 Maggio 2020, 10:56:27 am »
Amen, Sergio, salvo il fatto che fino alla fine spererò disperatamente che il Catania non fallisca.
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Offline U mastru

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #8 il: 19 Maggio 2020, 07:32:02 pm »
scommetto che non dovremo aspettare i prossimi settant'anni per vedere un altro fallimento.

Non è la cosa più importante di tutte, se ti chiedi quanto si dovrà aspettare prima di un altro fallimento, potrei risponderti che è solo questione di fortuna. Ci vuole davvero un gran bella fortuna a trovare gente seria e onesta in un mondo pieno di imbrogli e malaffare come quello calcistico. E noi tifosi, qui, convenuti in questo forum, ne sappiamo qualcosa, sia a Ovest che a Est.
Dobbiamo prendere atto che in qualità di tifosi siamo tutti malati. Il tifoso di una squadra di calcio è a tutti gli effetti un individuo affetto da patologia. Essa non porta con se soltanto la sua forma di dipendenza (che già questa è nociva per la nostra salute mentale) ma anche tutto quello che deriva dal suo significato etimologico. Il tifo, parlo del germe della Rickettsia, sviluppa febbre elevata, la mente comincia ad annebbiarsi e cominciano anche i deliri. Bene, è un delirio che il tifoso di una squadra di calcio sviluppi un attrazione morbosa e irrazionale verso qualcosa che ritiene sia suo, gli appartenga, la riveste di sacra inviolabilità ma poi basta un disonesto qualunque, chi nei fatti ne detiene le quote azionarie, e ne fa pezza per pulirsi le scarpe. La tua passione, i tuoi sentimenti, le tue emozioni, devono soccombere, immolate alla tirata delle somme altrui il cui prodotto spesse volte è il frutto di operazioni scriteriate e irresponsabili.
Questo quadro “clinico” ha anche i caratteri della cronicità: dura per sempre. Si fossilizza dentro di noi e sarà lesto a farti sentire i crampi nella mente e nelle carni se pensassi di non alimentarlo più. Ammiro chi crede di possedere l’antidoto. Dovesse capitare, spero ci faccia sapere del buon esito, se ci sarà.
Nell’attesa, sarebbe bene che non ci si affezioni troppo a niente, né a uomini né a numeri.
Si siamo malati di tifo. Ecco per me il fallimento è il vaccino giusto.
"U Mastru"

Offline Sergio

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #9 il: 20 Maggio 2020, 09:49:33 am »
Si siamo malati di tifo. Ecco per me il fallimento è il vaccino giusto.

Questo ragionamento potrebbe valere per il “tifoso” della serie A, quelli che hanno la seconda squadra (inter-milan-juve), quelli che rincorrono l’evento, quelli che si presentano solo quando arrivano le strisciate, quelli del “a beddu catania chi hai!” (o beddu paliermu a seconda dei casi), quelli che appena la squadra imbecca l’annata storta e retrocede smettono di seguirla; questi sì che resterebbero “traumatizzati” e prenderebbero risoluzioni impopolari agli occhi di chi invece intende il tifo nella sua accezione più naturale. Ma quelli che non hanno mai guardato la categoria, non hanno mai guardato se piove, se nevica o se ci sono 40 gradi all’ombra, quelli per cui l’attesa per la prossima gara tra sette giorni comincia quando l’arbitro ha appena fischiato la fine di quella a cui stai ancora assistendo, quelli che il sabato sera hanno difficoltà a prendere sonno, quelli che la domenica mattina non ci sono con la testa e che manifestano un palese senso di irrequietezza guardando continuamente l’orologio, quelli che già due ore prima sono allo stadio per incontrarsi anche con chi non si conosce purchè si abbia la stessa sciarpa al collo, per tutti questi, credimi: il tifo è come l’AIDS! Non ci sono né cure né vaccini. Fanno testimonianza di tutto ciò tutti quei tifosi sparsi per tutta Italia che hanno dovuto subire il medesimo gramo destino, e ce ne sono di città illustre come Torino, Napoli e Firenze con scudetti e coppe in bacheca o anche senza trofei come Bari, Perugia, Salerno, Reggio Emilia, Messina, Siracusa, Avellino, Venezia, Modena, Taranto, Trieste, la lista è abbastanza lunga. Chiunque è libero di credere che in tutte queste città, dove puntualmente si registrano stadi affollati, a seguito del fallimento della squadra, sia scomparsa una intera generazione di tifosi e, magicamente, l’anno dopo ne sia apparsa un'altra tutta nuova che prima non c’era. Assolutamente, son gli stessi di prima, son quelli di sempre.  Liberissimi di credere il contrario ma non so quanto ciò possa apparire serio. Certo, c’è tifoso e tifoso: io appartengo a coloro che stanno perennemente male, una schiera abbastanza corposa e che conosce un solo antidoto: lo stadio, la maglia, la passione.

Ora io mi fermo qui con questo argomento, non credo di aver altro da aggiungere su quanto già scritto e non vorrei che mi si ritenesse come colui che ansiosamente attende di ricoprire il ruolo del “che vi dicevo io?”
Ognuno si tenga la sua idea, compreso l’idea di riuscire a intuire ciò che farà se la situazione dovesse evolversi nel modo peggiore, sminuendo o sconsiderando chi ha già un esperienza empirica del fenomeno e sa perfettamente di cosa parla e di ciò che bolle in pentola: passare dal calcio alla briscola pazza mi sembra una cosa dell’altro mondo, di sicuro non per veri appassionati.
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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #10 il: 26 Maggio 2020, 08:14:20 pm »
Hai proprio ragione, ma sai come siamo noi Catanesi: in settanta e passa anni di storia poche luci e molte ombre e perciò ci fissiamo su questi dettagli per guardare dall'alto in basso tutti i falliti illustri con coppe europee, scudetti e coppe Italia. Ora pare che toccherà anche a noi. Chissà che cosa ci inventeremo per continuare a spacchiarcela!
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Offline Sergio

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Re:C'era un butler senza nipotini con troppo tempo a disposizione
« Risposta #11 il: 27 Maggio 2020, 12:25:02 am »
Ora pare che toccherà anche a noi.

Prof. finchè c'è vita c'è speranza. Secondo me c'è un fifty-fifty. Situazione seria, ma non compromessa.
In bocca al lupo.
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