"Il destino vuole che io possa chiudere la mia carriere proprio nella città e nella squadra tutto è cominciato, in cui sono cresciuto. In cui sono diventato un uomo prima ancora che un calciatore". Lo ha detto al Giornale di Sicilia il neo rosanero Franco Brienza.Quindi Brienza torna in rosanero. E Zamparini realizza il capolavoro finanziario dell'anno, togliendosi Miccoli, il suo milione e mezzo di stipendio e le sue "pretese" tecniche e mettendo al suo posto un coetaneo, molto più malleabile e mite, che gli costerà un quarto di stipendio e con il cui cartellino pagherà il disturbo per avere tolto Guardiola, ops, volevo dire Sannino, al Siena.
Tecnicamente dicono che Brienza a Siena abbia fatto l'esterno destro, cioè quello che faceva , da ventenne, nel Palermo di Sonzogni. Franchino dice pure che il modulo di "Pep" Sannino non prevede il trequartista, ma è il 4-4-2 o il 5-3-2 (
per l'onestà di chiamare le cose come stanno, altro che ipocrisia della difesa a tre!) e in quest'ultimo caso immagino che andrebbe a fare la seconda punta.
Considerazione su Viviano: ho l'impressione che quelle dei dirigenti rosanero, picciuttieddu ru varvieri compreso, siano solo dichiarazioni di circostanza e che Viviano in realtà non lo voglia l'Inter così come il Palermo, che, sempre nell'ottica del motto "risparmio sul sicuro per andare ad investire milioni e milioni sul forse, preferibilmente brufoloso e sudamericano", contava sul riscatto da parte dei nerazzurri e sulla disponibilità quindi dei 5 milioni della metà del cartellino del portiere, puntando invece dritto su Ujkani. Con il rischio di ritrovarsi, tanto per cambiare, ancora una volta in piena confusione sul versante portiere, che è poi il ruolo tecnico meno stabile nell'universo Zampariniano, al punto da superare, per illogicità e delirio, quello dell'allenatore.
Solo lo scorso anno siamo partiti in ritiro con
Sirigu, abbiamo giocato le EL con
Benussi, abbiamo assistito al reintegro lampo nelle amichevoli di
Rubinho, abbiamo acquistato
Tzorvas, salvo poi farlo fuori dopo una decina di partite rimettendo in porta
Benussi, che è stato poi dirottato a Torino per fare spazio a
Viviano. E per non farci mancare nulla a Genova 45' se li è fatti anche
Brichetto. Sei portieri in dieci mesi, non male come media...
Aspettiamo dunque sviluppi, legati anche al calcioscommesse (oggi l'Atalanta vuole Migliaccio e non cede Denis, domani magari Migliaccio non vuole l'Atalanta e Denis vuole scappare da Bergamo...), fermo restando che mi sembra si stia partendo con il solito stile confuso e con la via maestra ormai tracciata per cui cuore, passione e gol sono soltanto elementi accessori nel calcio voluto e realizzato da Sua Eccellenza Maurizio I (primo e unico, nel bene e nel male)