Autore Topic: La sagra degli orrori  (Letto 5812 volte)

Offline alex10103

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #30 il: 04 Novembre 2007, 12:42:20 pm »
Moleskine
il comportamento di Colantuono è dettato dal suo estremo nervosismo, dalla consapevolezza di non essere all'altezza della situazione (parliamoci chiaro: non ha fatto ancora nulla per tentare di risolvere questa situazione ed, anzi, è in preda alla confusione più totale e lo si è visto anche dalla squadra messa in campo contro il Parma) e dal fatto che, per lui, un'eventuale sconfitta di oggi, significherebbe, quasi certamente, il suo primo esonero in carriera.

Beppe
I fischi possono essere anche un modo per cercare di spronare la squadra e di "svegliare" i giocatori dal loro torpore: ecco perchè si fischia anche durante la partita.

Ciao

Offline tomsriver

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #31 il: 04 Novembre 2007, 01:16:14 pm »
il comportamento di Colantuono è dettato dal suo estremo nervosismo, dalla consapevolezza di non essere all'altezza della situazione (parliamoci chiaro: non ha fatto ancora nulla per tentare di risolvere questa situazione ed, anzi, è in preda alla confusione più totale e lo si è visto anche dalla squadra messa in campo contro il Parma) e dal fatto che, per lui, un'eventuale sconfitta di oggi, significherebbe, quasi certamente, il suo primo esonero in carriera.

Ma finiamola con questa tradizione tutta italica che, quando una squadra non va, la colpa è tutta dell'allenatore !!!
Colantuono ha dato ampissime dimostrastrazioni di essere un allenatore praparato ed il fatto che non sia stato mai esonerato a campionato iniziato ne è la conferma.
Il fatto che cambia formazione è dovuto al fatto che sta tendando tutte le carte pur di raddrizzare la baracca; cosa dovrebbe fare, in alternativa ??? Confermare la domenica successiva una squadra che gioca male ??? Non è questione di modulo, ma di uomini !!!
Alex, te lo ripeto per l'ennesima volta e fino alla nausea: a Palermo avete una squadra da metà classifica (magari con una piccola prevalenza verso le parti medio alte della stessa).
I fischi non vanno rivolti all'allenatore o alla squadra: i fischi vanno rivolti alla dirigenza (n.d.r. = Zamparini) che ha illuso la tifoseria facendogli credere che con quei calciatori il Palermo sarebbe stata una squadra di vertice.

Offline beppe

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #32 il: 04 Novembre 2007, 02:57:34 pm »
Scusa Alex ma la tua spiegazione è davvero illogica e povera di contenuto ma soprattutto non trova contesto nella maggior parte dei casi.Nel senso:ti pare che contro il Parma il Palermo sia stato spronato dai fischi?A me pare che sia successo il contrario portando con se gli strascichi che conosciamo bene e che stiamo per l'appunto commentando.

Offline Moleskine

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #33 il: 04 Novembre 2007, 03:18:34 pm »
Solo una precisazione Beppe: il pubblico di palermo è quello che è,ma la squadra nn è stata fischiata fin dal primo minuto.
E,rispetto ai tempi di Guidolin x esempio,quando vennero fuori x l'ultima volta questi discorsi,c'è una grande differenza:quella era una squadra che aveva dato tante soddisfazione,una guida tecnica che aveva regalato grandi successi e che,per questo forse,meritava maggiore considerazione e pazienza nei momenti di difficoltà.
Questa,invece,è una squadra e una guida tecnica che fin dall'inizio ha lasciato senza parole tutti,in negativo.
Non togliamo alla gente,in certe situazioni,l'unico diritto che gli resta nel calcio ormai riservato a pochi:quello di fischiare,civilmente,una( anzi tante) prestazioni indecorose.

Offline alex10103

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #34 il: 04 Novembre 2007, 03:44:23 pm »
Tomsriver
Sono d'accordo con te per quanto riguarda la dirigenza (infatti ho scritto che mi sento preso per i fondelli da essa), però lo sono meno per quanto riguarda l'allenatore.
Vedi, a Parma i giocatori erano tutti fuori posto e, ad un certo punto, non sapevano cosa dovessero fare.
In questo caso, di chi è la colpa? Mia, tua o dell'allenatore?
Per quanto riguarda la squadra, io penso che non sia solo di media classifica: basterebbe disporla meglio in campo.

Beppe
nell'intenzione del pubblico c'era quello di spronare squadra ed allenatore, se poi le signorine non hanno saputo fare nulla, allora non è colpa del tifoso che ha fischiato.

Ciao

Offline Sergio

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #35 il: 04 Novembre 2007, 03:47:41 pm »
Allora: ho letto tutti con molta attenzione. Vorrei ribadire una cosa soltanto tra la mia incredulità nello scorgere come in parecchi sfugga completamente la realtà.
Le uniche differenze tra le tifoserie (e quando dico tifoserie mi riferisco al pubblico preso nella sua globalità, dai bigami in particolare, ai distratti, agli sportivi occasionali, ai tifosi passionale e sanguigni, sino a finire agli ultras che il colore della maglia per cui tifano l’hanno bene impresso sulla pelle, formando con esso un tutt’uno) di Milaninterromajuve rispetto a quelle di Palermo o Catania o Catanzaro o di parecchie altre realtà del sud è che quest’ultime durante la gara non disdegnano l’attenzione verso ciò che avviene negli altri campi (strisciati) tendendovi l’orecchio; però, l’occhio rimane ben attaccato sul proprio campo ed i balzi di umore sono né più né meno, tali e quali a quelli degli altri campi. E quando nel campo le cose non vanno bene, il pubblico dissenta, il pubblico disapprova, il pubblico fischia, sia che esso sia palermitano, catanese, juventino o milanista, il pubblico, o quanto meno una sua più o meno sostanziosa parte, se non approva, se non è contento di quanto gli viene offerto, manifesta il suo disappunto. Occorre che se ne prenda atto, sia da parte della squadra imparando ad avere un po’ più di spalle larghe ed imparando altresì che le risposte date sul campo valgono 100 mila volte più di quelle lasciate sui taccuini dei giornalisti o ai microfoni degli intervistatori. E sia noi tifosi passionali, perfettamente immuni quanto refrattari a certe manifestazioni che sono solo rimedi peggiore del male. Il pubblico, anzi un pubblico qualsiasi, massa di persone decisamente eterogenee, è fatto così punto! Non possiamo obbligare il nostro prossimo ad avere una visione delle cose perfettamente identica alla nostra, per cui se al Barbera comincia a tirare aria di contestazione, che ci si turi le orecchie e peggio per la squadra che quei fischi, quei moti di disapprovazione se li è cercati non soltanto mercoledì scorso ma quasi tutte le domeniche da un anno a questa parte. Dire per settimane intere: ah quanto facciamo schifo, quasi che noi fossimo una realtà fuori dal mondo, è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra.
Vorrei farvi un piccolo esempio. Ancora abbiamo ben vivo in mente la nostra gara col Milan, sia noi che, penso, i nostri cuginastri rossazzurri: rossoneri che cominciano bene e che già nei primi minuti prendo il sopravvento sulla squadra palermitana. Si portano in vantaggio con un gol di Sedorf senza manco spremersi più di tanto. Continuano a riversarsi in avanti, sprecano una miriade di occasioni per il raddoppio, prendono pali, traverse, rischiano di buttarci la porta a terra. A metà ripresa il Palermo trova il pari con un gol di Amauri con un mezzo tocco di braccio che un arbitro un po’ meno generoso di Farina avrebbe anche potuto annullare. Il Milan si riversa di nuovo in avanti nel tentativo di ripristinare le distanze ma la palla non vuol saperne di entrare in porta. A un minuto dalla fine accade l’imponderabile. Un calcio piazzato, un tocco di magia di un singolo ed al Milan gli rapiniamo la partita. Milan che, tornando a casa, sale sul banco degli imputati malgrado avesse giocato la gara migliore di quest’inizio di campionato. Milan che è costretto a difendersi dall’attacco massmediatico e capitan Nesta che ai microfoni con voce mesta e dimessa deve riconoscere che per adesso è un periodo che non va, che metteranno più impegno, che miglioreranno  per cercare di uscire da questo tunnel di risultati negativi (ah! Barzagli, quando ci sarai tu in una strisciata, o muovi il cvlo per come si deve o poi vorrò vedere che atteggiamento terrai davanti ai tuoi nuovi tifosi!!!!).
Questo il Milan, e dopo quella partita che tutti noi abbiamo visto al Barbera. E perché il Palermo non deve essere posto sott’accusa visto che tra il modo di esprimersi del Milan e quello del Palermo ci sono anni luce di differenza? Come mai a Milano possono permettersi di criticare una squadra sfortunata nel risultato ma che aveva messo sotto l’avversario mentre qui a Palermo dovremmo esimerci dal criticare una squadra che da un anno a questa parte si esprime da schifo? Cosa accadrebbe allora al Milan se i rossoneri esprimessero la stessa fiacchezza e la stessa debolezza dimostrata dal Palermo?  Ma davvero pensate che se il Palermo con le squadre diciamo di pari livello (ma non lo sono sicuramente) come Torino, Parma e Reggina avesse offerto una prestazione per intensità e vigore agonistico quasi pari a quelli visti dal Milan qui al Barbera sarebbe finita a fischi?? Qui occorre immediatamente prendere atto che il pubblico di Palermo, se sollecitato, è fischiante né più nè meno che in misura pari a tutti gli altri pubblici d’Italia e che qui a Palermo nessuno ha mai promesso a nessuno che qui poteva tranquillamente spacchiarsela per il campo, senza dover dare conto a nessuno sol perché ci chiamiamo Palermo o sol perché alle spalle ci sono solo 30 anni di m3erda. Occorre immediatamente ristabilire le priorità che sono: il pubblico fischia perché la squadra gioca male; e non la squadra gioca male perché il pubblico fischia dopo appena 10 minuti. Perché il pubblico, il pubblico di Palermo che altro non è che un pubblico come tutti gli altri, ha impresso nel suo DNA il moto di disapprovazione allo spettacolo offerto se questo è inaccettabile.
Ed occorre anche che tutti i giocatori, dai titolari sino all’ultima riserva, mettano da parte per adesso il nome di questa squadra e si concentrino immediatamente sul nome del suo principale esponente che è Maurizio Zamparini, un uomo che se solo avesse l’opportunità di dimezzare i proventi televisivi delle solite grandi, se solo avesse l’opportunità di ridurre considerevolmente le distanze tra le grandi e le medie, non esiterebbe minimamente a sfidarli nella conquista dei titoli e dei trofei più pregiati. Quindi, altro che "30 anni di m3rda", altro che "sono in A da appena 4 anni", qui c’è una società con grossi progetti ed ambizioni da brivido. E fruttare solo 3 vittorie con ben 8 sconfitte in appena 17 gare (ecco perché siamo inca22ati, non perché ci hanno abituati a scudetti o a champions league) non è la maniera ideale per rendere onore a questi progetti ed a queste ambizioni. Zamparini non ha nulla a che vedere coi Matta e Schillaci, coi Polizzi e Ferrara, coi D’Antoni, né coi Pulvirenti perché con rispetto parlando, a costo ka oggi mi sciarriu cu tutti, per qualità di organico, di organizzazione, di esperienza, di bontà della rosa, di volume d’investimenti, d’istituzioni che sorreggono alle spalle le società di calcio, ci sono almeno 2 piani di differenza. E scusate se è poco.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Moleskine

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #36 il: 04 Novembre 2007, 04:59:19 pm »
 il pubblico fischia perché la squadra gioca male; e non la squadra gioca male perché il pubblico fischia dopo appena 10 minuti.

Hai perfettamente centrato il senso della situazione. =D>

Offline Templare

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #37 il: 04 Novembre 2007, 08:38:42 pm »
Occorre immediatamente ristabilire le priorità che sono: il pubblico fischia perché la squadra gioca male; e non la squadra gioca male perché il pubblico fischia dopo appena 10 minuti. Perché il pubblico, il pubblico di Palermo che altro non è che un pubblico come tutti gli altri, ha impresso nel suo DNA il moto di disapprovazione allo spettacolo offerto se questo è inaccettabile.

Non mi importa nulla se la mia squadra gioca male. Io fino a quando vedo sudore in campo applaudo e non fischio nessuno. Dopo dieci minuti dall'inizio non poteva sapere nessun comune mortale che partita avrebbe fatto il Palermo, dieci minuti di gioco, non ottanta. Ed invece sono iniziati a piovere fischi come se stessimo giocando in trasferta. I fischi non condizionano la gara, siamo perfettamente daccordo, ma il mio pubblico lo vorrei vedere tifare per novanta minuti e non fischiare per ottanta, qualunque sia il risultato.

Per quanto riguarda la striscia negativa, non credo che Colantuono, Jankovic, Miccoli o Migliaccio debbano pagare il conto per il gruppo che c'era prima. L'anno scorso é finito, mettiamocelo in testa tutti o dobbiamo ancora trascinarci le porcherie di quel girone di ritorno?

Quando al fatto che il pubblico di Palermo sia come quello di altre città, la cosa mi interessa relativamente. E' un pò come quando da una parte succedono incidenti e tutti a dire che incidenti succedono dappertutto. Personalmente non me ne importa nulla di come sono a Catania a Bari o a Domodossola, vorrei solo potermi sedere la domenica accanto a tifosi del Palermo e non di altre squadre.

Ciao Sergio.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline GASPARE

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #38 il: 05 Novembre 2007, 09:48:32 pm »
Questo il Milan, e dopo quella partita che tutti noi abbiamo visto al Barbera. E perché il Palermo non deve essere posto sott’accusa visto che tra il modo di esprimersi del Milan e quello del Palermo ci sono anni luce di differenza? Come mai a Milano possono permettersi di criticare una squadra sfortunata nel risultato ma che aveva messo sotto l’avversario mentre qui a Palermo dovremmo esimerci dal criticare una squadra che da un anno a questa parte si esprime da schifo? Cosa accadrebbe allora al Milan se i rossoneri esprimessero la stessa fiacchezza e la stessa debolezza dimostrata dal Palermo?  Ma davvero pensate che se il Palermo con le squadre diciamo di pari livello (ma non lo sono sicuramente) come Torino, Parma e Reggina avesse offerto una prestazione per intensità e vigore agonistico quasi pari a quelli visti dal Milan qui al Barbera sarebbe finita a fischi?? Qui occorre immediatamente prendere atto che il pubblico di Palermo, se sollecitato, è fischiante né più nè meno che in misura pari a tutti gli altri pubblici d’Italia e che qui a Palermo nessuno ha mai promesso a nessuno che qui poteva tranquillamente spacchiarsela per il campo, senza dover dare conto a nessuno sol perché ci chiamiamo Palermo o sol perché alle spalle ci sono solo 30 anni di m3erda. Occorre immediatamente ristabilire le priorità che sono: il pubblico fischia perché la squadra gioca male; e non la squadra gioca male perché il pubblico fischia dopo appena 10 minuti. Perché il pubblico, il pubblico di Palermo che altro non è che un pubblico come tutti gli altri, ha impresso nel suo DNA il moto di disapprovazione allo spettacolo offerto se questo è inaccettabile.
Ed occorre anche che tutti i giocatori, dai titolari sino all’ultima riserva, mettano da parte per adesso il nome di questa squadra e si concentrino immediatamente sul nome del suo principale esponente che è Maurizio Zamparini, un uomo che se solo avesse l’opportunità di dimezzare i proventi televisivi delle solite grandi, se solo avesse l’opportunità di ridurre considerevolmente le distanze tra le grandi e le medie, non esiterebbe minimamente a sfidarli nella conquista dei titoli e dei trofei più pregiati. Quindi, altro che "30 anni di m3rda", altro che "sono in A da appena 4 anni", qui c’è una società con grossi progetti ed ambizioni da brivido. E fruttare solo 3 vittorie con ben 8 sconfitte in appena 17 gare (ecco perché siamo inca22ati, non perché ci hanno abituati a scudetti o a champions league) non è la maniera ideale per rendere onore a questi progetti ed a queste ambizioni. Zamparini non ha nulla a che vedere coi Matta e Schillaci, coi Polizzi e Ferrara, coi D’Antoni, né coi Pulvirenti perché con rispetto parlando, a costo ka oggi mi sciarriu cu tutti, per qualità di organico, di organizzazione, di esperienza, di bontà della rosa, di volume d’investimenti, d’istituzioni che sorreggono alle spalle le società di calcio, ci sono almeno 2 piani di differenza. E scusate se è poco.



Va bè Sergio...allora se il tuo termine di paragone è il Milan...avete ragione di fischiare a Palermo!

Menza parola...mi arrendo! 8D 8-)
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline Sergio

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Re: La sagra degli orrori
« Risposta #39 il: 05 Novembre 2007, 09:59:19 pm »
Va bè Sergio...allora se il tuo termine di paragone è il Milan...avete ragione di fischiare a Palermo!
Menza parola...mi arrendo! 8D 8-)
Si ma c'è una differenza che penso ti sia sfuggita. Il Milan subisce la disapprovazione dai suoi tifosi giocando benissimo (almeno relativamente alla gara di Palermo).
il Palermo invece non dovrebbe porsi in giudizio nemmeno dinanzi a prestazioni assolutamente anonime e prive di mordente.
E poi, come ho cercato anche di spiegare nel mio post, sai quanto gliene frega a Zamparini (quello che caccia fuori gli stipendi) se il Palermo è in A da appena 4 anni o altre amenità varie. Zamparini ha fatto del Palermo una realtà del calcio italiano di primissimo livello, appena a ridosso dei grandi club per cui nessun disimpegno può essere tollerato.
Ciao.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO