Autore Topic: Proviamo a fare il punto?  (Letto 13023 volte)

Offline U mastru

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Proviamo a fare il punto?
« il: 19 Ottobre 2014, 11:14:50 pm »
Siamo tutti nervosi sulla sponda orientale, la situazione generale è quella che è, la nostra isola che non c'è sembra dissolta nel nulla, si, siamo molto nervosi. Io che "urlo" per il pallone... Non sta in cielo ne in terra. :-\
Perché siamo arrivati a questo? Io provo a dire la mia in attesa delle vostre analisi.
Forse il problema sta nel fatto che negli ultimi nove anni ci avevamo preso gusto ad avere una società seria, che non prometteva niente di più della salvezza,è ilnostro scudetto ripetevano all'unisono il gatto e la volpe, ma promettevano non un futuro radioso, sempre il calcio Catania eravamo e siamo, sempre figli di un dio minore. Ma una crescita lenta e costante si, investimenti sostanziosi in conto capitale pure, tutte promesse mantenute, almeno fino all'anno scorso.
Certo c'era qualche voce sporadica di malcontento,  (io gli ultra non li calcolo) che so qualche  biondo carpentiere svedese per esempio non sopportava il guappo, ma la maggioranza si godeva il momento magico.
Poi ci fu il divorzio, io ammetto di aver temuto che il giocattolo si rompesse, ma dal cilindro al posto del coniglio Pulvy cavò un ricciolone tinto che insieme ad un allenatore esordiente ci elevarono fino all'ottavo posto, certo risultato che può far sorridere i tifosi strisciati e pure i nostri cugini occidentali, ma per noi figli sempre di quel dio di seconda fila voleva dire "essere diventati grandi"
Ma l'anno scorso la proprietà decide di cambiare tutto, cambia completamente la filiera di controllo dirigenziale, con la speranza di fare il famoso salto di qualità, lecito, ma purtroppo il melone è uscito bianco e sappiamo tutti com'è finita.
Qui una postilla la meritano i tifosi, non tanto il nocciolo duro che ha digerito di peggio, anche se fallire una salvezza fissata a trentaquattro punti e dura da digerire, ma che diecimila persone si abbonino in serie B è segno di amore, anche se a prezzi stracciati è amore. ::)
Ma la cosa che stride con gli anni precedenti è la presunzione, l'arroganza, siamo passati dal il nostro scudetto è la salvezza, al quest'anno puntiamo alla coppa italia, (l'anno scorso) all'ammazziamo il campionato di quest'anno.
Bei proclami niente da dire, peccato che siano lanciati da gente che magari sa come trarre il massimo profitto dalla compravendita dei cartellini dei giocatori, ma che non ha la più pallida idea di come si gestisce uno spogliatoio, o un momento di crisi.
I momenti di crisi, ne abbiamo passati parecchi, dall'orrendo dopo 2 febbraio alla gestione Atzori, momenti tremendi, tragici, ma allora c'era una guida sicura fuori e dentro il campo, nel primo caso la streghetta Baiocco che faceva coraggio ai compagni prima dello spareggio, nel secondo una dirigenza che ha dato tempo ad Atzori di provare e riprovare appoggiandolo in toto prima di sostituirlo, fregandosene altamente delle nostre opinioni di tifosi, che detto per inciso, nel calcio globale  d'oggi contano come il due coppe quando la briscola è a bastoni. Si sbagliava, ma si correggevano gli errori in corsa, senza isterismi. Come  senza isterismi sarebbe stata accolta una retrocessione con 42 o 41 punti.
Invece negli ultimi due anni è tutto cambiato, proclami sterili, incapacità totale di gestione dello spogliatoio, carenze gravissime nella preparazione atletica e nel settore sanitario, con l'aggravante che questi erano i nostri fiori all'occhiello fino a due anni fa, il tutto spendendo due lire, mentre per ottenere questi risultati di soldi ne sono stati spesi parecchio.
Adesso ditemi voi cosa deve  pensare un tifoso? Gli hanno distrutto un sogno e ripeto non parlo della retrocessione, ma parlo del passaggio in soli due anni da una società modello che con tutti i suoi difetti e limiti raggiungeva sempre i suoi obbiettivi, ad un baraccone grottesco fatto da allenatori quaquaraquà, un preparatore atletico che senza polverine miracoli non ne fa, uno staff medico visti i risultati ridicolo e uno spogliatoio che definire esplosivo è un eufemismo.
Su ditemelo, cosa deve pensare un tifoso, che forse la proprietà si è fumata il cervello?
"U Mastru"

Offline marcopa

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #1 il: 20 Ottobre 2014, 01:19:08 am »
VISTA DA FUORI.

Vedo molte affinità tra il vostro presidente ed il nostro (così come l'anno scorso vi dicevo che vedevo molte affinità tra il vostro campionato che stavate giocando e quello nostro della retrocessione).
Vedo affinità nel modo di gestire la società e nella presunzione ed arroganza che hanno nei confronti dei tifosi.
Vedo affinità nei risultati ottenuti (relativamente agli obiettivi prefissati).
Tutto questo alla faccia dell'autoctonocità, ormai alla fine da nord a sud nel calcio moderno non c'è più differenza, sono solo proprietari di aziende...

Per noi la parabola discendente è cominciata la stagione dopo la finale di coppa italia, la società ha fatto la campagna abbonamenti con la foto della curva dei 40.000 mila palermitani a roma con la scritta "è solo l'inizio..." dovevano continuare a scrivere "della fine" infatti quella stagione salvezza risicata alla penultima e l'anno dopo la retrocessione.
Fortunatamente l'anno scorso il mercante è riuscito sia a fare cassa che comunque ad allestire una buona squadra che ha ottenuto la promozione e diversi record.
Purtroppo quest' anno sono stati fatti gli stessi errori di 2 stagioni fa, speriamo che l'epilogo sia diverso...

In sostanza ormai le gestioni societarie sono fatte da pochissimi soldi disponibili e fare cassa il prima possibile valorizzando giovani scommesse, con il risultato che a volte ti va bene a volte male.

Per quanto riguarda il vostro campionato, inizialmente tutto si può dire alla società ma non che non ha fatto un mercato per risalire. Ha tenuto giocatori che comunque avevano mercato in a, preso buoni giocatori capaci di fare la differenza in b.
Forse quello che manca è la mentalità da serie b dei giocatori, dove ogni partita è una battaglia e tutte le squadre vi aspettano per fare la partita dell'anno (come era per noi). Quindi devi lottare e correre il doppio degli avversari, il solo fioretto non serve devi avere anche la sciabola.
Così come serve a poco lo spettacolo ed il bel gioco, conta vincere. Ricordo quando è arrivato iachini al posto di gattuso cominciava a vincere le partite per 1-0 con spunti dei singoli. Noi storcevamo il naso ma iachini la prima cosa che ha fatto è stata sistemare la fase difensiva, tanto con gli attaccanti che avevamo un gol te lo inventavano sempre. Intanto questo lavoro ha dato i suoi frutti e una volta raggiunta la vetta della classifica ha cominciato a giocare anche con 2 punte ed un trequartista ed  il bel gioco si è visto.
Se i vostri giocano con la sufficienza di sentirsi di categoria superiore è la fine...

Un altro dubbio è l'allenatore, sannino ottimo motivatore e poco altro e non è un vincente, spero per voi di sbagliarmi.

In bocca al lupo per una pronta risalita. Astinenza da derby (in A).
 

Offline marcopa

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #2 il: 20 Ottobre 2014, 01:22:35 am »
Una curiosità, mi è sembrato di aver visto calaiò capitano durante l'ultima partita, o sbaglio? se così fosse sarebbe un bel segnale per le due tifoserie, un palermitano (almeno solo anagraficamente...) capitano del Catania.


Offline vasco

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #3 il: 20 Ottobre 2014, 03:35:16 am »
Mastru che dire? Ricostruzione che mi trova totalmente daccordo. Nel calcio non esiste una sfortuna che dura 16 mesi. Ma al contempo non vedo via d'uscita. Rispondendo ad una provocazione giusta, nell'altro topic, mi sono imbarcato in un ragionamento logico per arrivare, in maniera politicamente corretta, al ritorno al vecchio modello organizzativo, affidato a mani esperte, con coseguente graduale uscita di scena di Cosentino. Quel ragionamento però, a ben guardare, non ha alcun riscontro nella realtá. Si può solo sperare che questa squadra riesca ad esprimere nel futuro prossimo almeno parte  del suo potenziale, quanto meno per salvare la stagione e la categoria, con l'augurio che il tempo aggiusti le altre cose.
Ma attendere, per avere un Catania vincente, che la squadra sia al completo ed in piena forma fisica mi sembra un miraggio irraggiungibile (ci saranno sempre infortuni, squalifiche e giocatori disadattati). E mi sembra pure il ripetersi dello stesso errore dello scorso anno, quando per un campionato intero abbiamo inseguito una salvezza distante appena 3 punti, aspettando la piena forma fisica dei nostri fuori classe. O l'acquisto clamoroso di gennaio che non  c'é stato

Offline Nelson

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #4 il: 20 Ottobre 2014, 04:13:04 am »
Facciamo il punto?

Fa male, Mastru. Analizzare i fatti fa male.

Ma prima voglio fare una premessa: supponendo di fare un buon campionato e andare in serie A come tutti ci auguriamo, in ogni caso, la frittata è stata già fatta.

Stagione 2012-13: 8° posto, un buon calcio da circa due anni, qualificazione alla Coppa Italia con prossimo turno da giocare in casa contro una squadra di serie B, per la prima volta rimane un allenatore che aveva fatto bene, ma soprattutto un parco giocatori che con i risultati raggiunti aumentava di valore.

Inoltre, Gyomber era già nostro ma lasciato in prestito alla squadra slovacca, mentre in serie B erano nostri o in comproprietà giocatori come Martinho, Fedato, Calapai, Terracciano, Moretti, Sciacca, Catellani, Donnarumma, Antenucci, Doukara.
A parte Martinho e Terracciano, tutti gli altri sono stati ceduti e, a pensarci bene, alcuni oggi sarebbero utilissimi.

Abbiamo perso la serie A, stiamo faticando in serie B, dobbiamo fare ogni settimana il toto-formazione immaginandoci quale giovane della primavera possa essere utile (perché noi schieriamo i primavera, i diciannovenni, mentre le altre squadre hanno tra i titolari i migliori ventenni selezionati dai vivai di tutta Italia).

Dati alla mano, fin ora è stato un disastro, a partire dalla stagione 2013-14.

Ripeto, continuo a credere che si possa fare meglio, il campionato è lungo e i risultati arriveranno.

Ma ritorno alla mia premessa: supponendo che si vinca il campionato (la migliore ipotesi immaginabile), il palese ridimensionamento e la svalutazione della rosa ci sono già stati, ahinoi.

Parliamo delle singole partite, che è meglio.
He was like a cock who thought the sun had risen to hear him crow  (G. Eliot)

Offline Catanisazzu

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #5 il: 20 Ottobre 2014, 06:59:45 am »
Il punto? Facciamolo.
Come ha accennato Nelson, occorre partire da quell' anno.
Quello dell' ottavo posto.
Da lì doveva partire la nostra rivoluzione e la nostra evoluzione.
Hanno sbagliato proprio quell' anno.
Alla fine di quel campionato, avevano una società in piena crescita, ben strutturata, in continua ascesa di risultati e con una buona rosa.
Hanno peccato per poca esperienza, perchè nel calcio non sono 5 o 6 anni che ti danno l' esperienza giusta per affrontare con determinazioni e scelte, anche impopolari, le svolte.
Alla fine di quel campionato avrebbero dovuto fare delle cose, semplici, ma forti.
Avrebbero dovuto prendere un allenatore di spessore (come un Ventura, ad esempio), avrebbero dovuto capitalizzare al massimo vendendo tanti elementi ( e ci sarebbe stata la fila a Torre del Grifo, perchè tanti nostri elementi facevano gola ad altre società) e, con l' esperienza dell' allenatore, reimpostare una rosa, fresca, nuova ed ambiziosa.
Questi sono gli errori che oggi ci vedono in B, all' ultimo posto ed inguaiati.
A Cosentino, caro UMastru, puoi rimproverare poco, ti piaccia o no, perchè lui la squadra in estate l' ha impostata bene, forse fin troppo, per la B.
Gli infortuni e Ventrone.
Ventrone avrà svolto il suo lavoro, gli infortuni arrivano senza preavviso e sono favole che puoi evitarli. Puoi fare prevenzione, quella si, ma la prevenzione non significa evitare con certezza.
E se arrivano, arrivano.
Ecco perchè ti dico che Pulvirenti ha sbagliato l' anno dell' ottavo posto.
Se avesse avuto più esperienza nell' imprevedibile mondo del calcio che conta, avrebbe dovuto curarsi in salute, come si suole dire.
Avrebbe dovuto rimodulare, impostare e ripartire.
Se fosse arrivata la retrocessione, aveva provato di scuotere le acque chete, troppo chete, ma in quel modo, ha lasciato che gli eventi e le teste calde prendessero le fila del destino, che è stato inevitabile... anche per raggiungere i 30 e rotti punti che bastavano per galleggiare in A.

Caro Presidente,
 il ciclo non si è chiuso alla fine dell' anno corso, si è chiuso l' anno prima e Lei ed il suo entourage avete fatto ben poco per evitare il tracollo.
Non le manca il coraggio, ma forse, l' umiltà.
L' umiltà di ammettere gli errori.
Come?
Io parlo con il "senno del poi"?
Può anche darsi.
Ma non sono un imprenditore di successo come Lei.
Sono ben altro nella vita e l' umiltà, nel mio lavoro, è fattore basilare, perchè, se commetto degli errori, sono molto più gravi di perdere una banale partita di pallone, ma Lei, avendo dalla sua anche la "banalità", mi perdoni il termine, di un campionato di calcio, ha sulle spalle la responsabilità di tanti padri di famiglia, che nella sua società trovano da sfamare la propria famiglia, e la passione di una città che prova orgoglio nelle prestazioni della propria squadra del cuore, una città che vorrebbe vedere i colori della propria bandiera trionfare nel mondo.
Forse è grande l' ambizione, ma l' umiltà non è mai troppa e mai inutile.
Una volta l' ho scritto... non è l' autorità che fa un grande capo, ma l' autorevolezza.
Sostanziale differenza fra sbagliare per imposizione e sbagliare con il consenso.
Di una città intera che non le ha mai girato le spalle.
Se oggi siamo inguaiati, l' inizio è stato quello.

« Ultima modifica: 20 Ottobre 2014, 07:07:04 am da Catanisazzu »
#STAMUAVVULANNU!

Offline U mastru

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #6 il: 20 Ottobre 2014, 08:51:30 am »
Il punto? Facciamolo.
Come ha accennato Nelson, occorre partire da quell' anno.
Quello dell' ottavo posto.
Da lì doveva partire la nostra rivoluzione e la nostra evoluzione.
Hanno sbagliato proprio quell' anno.
Alla fine di quel campionato, avevano una società in piena crescita, ben strutturata, in continua ascesa di risultati e con una buona rosa.
Hanno peccato per poca esperienza, perchè nel calcio non sono 5 o 6 anni che ti danno l' esperienza giusta per affrontare con determinazioni e scelte, anche impopolari, le svolte.
Alla fine di quel campionato avrebbero dovuto fare delle cose, semplici, ma forti.
Avrebbero dovuto prendere un allenatore di spessore (come un Ventura, ad esempio), avrebbero dovuto capitalizzare al massimo vendendo tanti elementi ( e ci sarebbe stata la fila a Torre del Grifo, perchè tanti nostri elementi facevano gola ad altre società) e, con l' esperienza dell' allenatore, reimpostare una rosa, fresca, nuova ed ambiziosa.
Questi sono gli errori che oggi ci vedono in B, all' ultimo posto ed inguaiati.
A Cosentino, caro UMastru, puoi rimproverare poco, ti piaccia o no, perchè lui la squadra in estate l' ha impostata bene, forse fin troppo, per la B.
Gli infortuni e Ventrone.
Ventrone avrà svolto il suo lavoro, gli infortuni arrivano senza preavviso e sono favole che puoi evitarli. Puoi fare prevenzione, quella si, ma la prevenzione non significa evitare con certezza.
E se arrivano, arrivano.
Ecco perchè ti dico che Pulvirenti ha sbagliato l' anno dell' ottavo posto.
Se avesse avuto più esperienza nell' imprevedibile mondo del calcio che conta, avrebbe dovuto curarsi in salute, come si suole dire.
Avrebbe dovuto rimodulare, impostare e ripartire.
Se fosse arrivata la retrocessione, aveva provato di scuotere le acque chete, troppo chete, ma in quel modo, ha lasciato che gli eventi e le teste calde prendessero le fila del destino, che è stato inevitabile... anche per raggiungere i 30 e rotti punti che bastavano per galleggiare in A.

Caro Presidente,
 il ciclo non si è chiuso alla fine dell' anno corso, si è chiuso l' anno prima e Lei ed il suo entourage avete fatto ben poco per evitare il tracollo.
Non le manca il coraggio, ma forse, l' umiltà.
L' umiltà di ammettere gli errori.
Come?
Io parlo con il "senno del poi"?
Può anche darsi.
Ma non sono un imprenditore di successo come Lei.
Sono ben altro nella vita e l' umiltà, nel mio lavoro, è fattore basilare, perchè, se commetto degli errori, sono molto più gravi di perdere una banale partita di pallone, ma Lei, avendo dalla sua anche la "banalità", mi perdoni il termine, di un campionato di calcio, ha sulle spalle la responsabilità di tanti padri di famiglia, che nella sua società trovano da sfamare la propria famiglia, e la passione di una città che prova orgoglio nelle prestazioni della propria squadra del cuore, una città che vorrebbe vedere i colori della propria bandiera trionfare nel mondo.
Forse è grande l' ambizione, ma l' umiltà non è mai troppa e mai inutile.
Una volta l' ho scritto... non è l' autorità che fa un grande capo, ma l' autorevolezza.
Sostanziale differenza fra sbagliare per imposizione e sbagliare con il consenso.
Di una città intera che non le ha mai girato le spalle.
Se oggi siamo inguaiati, l' inizio è stato quello.



=D> =D> =D>
"U Mastru"

Offline Giovanni (Roma)

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #7 il: 20 Ottobre 2014, 10:00:24 am »
L'inizio di questo periodo buio nasce effettivamente alla fine del miglior campionato del Catania...ma non per come possa essere stato trattato questo o quel giocatore (anche se ripensare al parco giocatori che avevamo in proprieta' o comproprieta' e' impressionante se paragonato a quello attuale) ...ma per la rivoluzione operata in seno alla societa'.
Tutte le vostre analisi sono condivisibili peccato che hanno come unico risultato...di farimi veniri u sangu iacqua!
Facciamo sei punti nelle prossime due oppure dobbiamo seriamente pensare di fare un campionato per salvare la categoria.
...lo scrivo e mi sembra una follia...

FOZZA CATANIA

Offline GPalermo1954

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #8 il: 20 Ottobre 2014, 10:02:33 am »
Il punto? Facciamolo.
Come ha accennato Nelson, occorre partire da quell' anno.
Quello dell' ottavo posto.
Da lì doveva partire la nostra rivoluzione e la nostra evoluzione.
Hanno sbagliato proprio quell' anno.
Alla fine di quel campionato, avevano una società in piena crescita, ben strutturata, in continua ascesa di risultati e con una buona rosa.
Hanno peccato per poca esperienza, perchè nel calcio non sono 5 o 6 anni che ti danno l' esperienza giusta per affrontare con determinazioni e scelte, anche impopolari, le svolte.
Alla fine di quel campionato avrebbero dovuto fare delle cose, semplici, ma forti.
Avrebbero dovuto prendere un allenatore di spessore (come un Ventura, ad esempio), avrebbero dovuto capitalizzare al massimo vendendo tanti elementi ( e ci sarebbe stata la fila a Torre del Grifo, perchè tanti nostri elementi facevano gola ad altre società) e, con l' esperienza dell' allenatore, reimpostare una rosa, fresca, nuova ed ambiziosa.
Questi sono gli errori che oggi ci vedono in B, all' ultimo posto ed inguaiati.
A Cosentino, caro UMastru, puoi rimproverare poco, ti piaccia o no, perchè lui la squadra in estate l' ha impostata bene, forse fin troppo, per la B.
Gli infortuni e Ventrone.
Ventrone avrà svolto il suo lavoro, gli infortuni arrivano senza preavviso e sono favole che puoi evitarli. Puoi fare prevenzione, quella si, ma la prevenzione non significa evitare con certezza.
E se arrivano, arrivano.
Ecco perchè ti dico che Pulvirenti ha sbagliato l' anno dell' ottavo posto.
Se avesse avuto più esperienza nell' imprevedibile mondo del calcio che conta, avrebbe dovuto curarsi in salute, come si suole dire.
Avrebbe dovuto rimodulare, impostare e ripartire.
Se fosse arrivata la retrocessione, aveva provato di scuotere le acque chete, troppo chete, ma in quel modo, ha lasciato che gli eventi e le teste calde prendessero le fila del destino, che è stato inevitabile... anche per raggiungere i 30 e rotti punti che bastavano per galleggiare in A.

Caro Presidente,
 il ciclo non si è chiuso alla fine dell' anno corso, si è chiuso l' anno prima e Lei ed il suo entourage avete fatto ben poco per evitare il tracollo.
Non le manca il coraggio, ma forse, l' umiltà.
L' umiltà di ammettere gli errori.
Come?
Io parlo con il "senno del poi"?
Può anche darsi.
Ma non sono un imprenditore di successo come Lei.
Sono ben altro nella vita e l' umiltà, nel mio lavoro, è fattore basilare, perchè, se commetto degli errori, sono molto più gravi di perdere una banale partita di pallone, ma Lei, avendo dalla sua anche la "banalità", mi perdoni il termine, di un campionato di calcio, ha sulle spalle la responsabilità di tanti padri di famiglia, che nella sua società trovano da sfamare la propria famiglia, e la passione di una città che prova orgoglio nelle prestazioni della propria squadra del cuore, una città che vorrebbe vedere i colori della propria bandiera trionfare nel mondo.
Forse è grande l' ambizione, ma l' umiltà non è mai troppa e mai inutile.
Una volta l' ho scritto... non è l' autorità che fa un grande capo, ma l' autorevolezza.
Sostanziale differenza fra sbagliare per imposizione e sbagliare con il consenso.
Di una città intera che non le ha mai girato le spalle.
Se oggi siamo inguaiati, l' inizio è stato quello.
  ;-) ..null'altro da aggiungere  =D>  =D>
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline Nelson

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #9 il: 20 Ottobre 2014, 03:00:01 pm »
L'inizio di questo periodo buio nasce effettivamente alla fine del miglior campionato del Catania...ma non per come possa essere stato trattato questo o quel giocatore (anche se ripensare al parco giocatori che avevamo in proprieta' o comproprieta' e' impressionante se paragonato a quello attuale) ...ma per la rivoluzione operata in seno alla societa'.
Tutte le vostre analisi sono condivisibili peccato che hanno come unico risultato...di farimi veniri u sangu iacqua!
Facciamo sei punti nelle prossime due oppure dobbiamo seriamente pensare di fare un campionato per salvare la categoria.
...lo scrivo e mi sembra una follia...

FOZZA CATANIA


Tu sottolinei la causa, io l'effetto. Ma stiamo dicendo la stessa cosa.

Gli effetti sono tanti, ma l'unico da cui non si potrà più tornare indietro è la perdita economica, che c'è stata e continua ad essere sottovalutata. Vorrei soffermarmi su questo argomento.

Seppur difficilissimo, riconquistare la serie A sarà possibile, un futuro soddisfacente non è impossibile e fare bene non è da escludere.

Ma di fatto, tra il presente e il recente passato c'è già un abisso. Passo dopo passo, un gradino dopo l'altro, erano stati solo passi in avanti, soprattutto grazie alle plusvalenze (non solo quelle giganti di Vargas e Martinez, ma anche quelle di Silvestre, Caserta, De Zerbi, perfino quella del 34enne  Corona!). In un solo anno abbiamo visto ridimensionare il valore del parco giocatori in maniera surreale. Non mi sorprenderebbe se i giocatori valessero un quarto rispetto a un anno fa. Per non parlare delle cessioni dei giocatori che avevamo nella categoria inferiore (che oggi è la nostra categoria) o dei giocatori venduti a cifre probabilmente ridimensionate, vuoi per la retrocessione, vuoi perché non credevano nel progetto, vuoi perché non li voleva chi fa il calciomercato (Bellusci, Lodi, Barrientos, che un anno prima avevano un valore nettamente superiore).

Dati alla mano, i giocatori più affidabili che abbiamo (Spolli, Rosina, Calaiò) sono ultratrentenni e in un'ipotetica serie A non spiccano. Questi sono i nostri migliori.

Le scommesse che ci portiamo dietro da più di un anno sono Leto, Monzon e Peruzzi. Escludendo Peruzzi, che ha 22 anni e può (e deve) ancora migliorare, possiamo credere di maturare future plusvalenze sugli altri due?

Più continua questo regresso, meno valgono i calciatori.

Potremmo anche vincere il campionato (sarò un illuso, ma fin quando saremo in corsa, ci crederò sempre), ma da questa valanga di errori non si tornerà più indietro.
« Ultima modifica: 20 Ottobre 2014, 03:02:11 pm da Nelson »
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Offline Giovanni (Roma)

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #10 il: 20 Ottobre 2014, 03:31:14 pm »
L'inizio di questo periodo buio nasce effettivamente alla fine del miglior campionato del Catania...ma non per come possa essere stato trattato questo o quel giocatore (anche se ripensare al parco giocatori che avevamo in proprieta' o comproprieta' e' impressionante se paragonato a quello attuale) ...ma per la rivoluzione operata in seno alla societa'.
Tutte le vostre analisi sono condivisibili peccato che hanno come unico risultato...di farimi veniri u sangu iacqua!
Facciamo sei punti nelle prossime due oppure dobbiamo seriamente pensare di fare un campionato per salvare la categoria.
...lo scrivo e mi sembra una follia...

FOZZA CATANIA


Tu sottolinei la causa, io l'effetto. Ma stiamo dicendo la stessa cosa.

Gli effetti sono tanti, ma l'unico da cui non si potrà più tornare indietro è la perdita economica, che c'è stata e continua ad essere sottovalutata. Vorrei soffermarmi su questo argomento.

Seppur difficilissimo, riconquistare la serie A sarà possibile, un futuro soddisfacente non è impossibile e fare bene non è da escludere.

Ma di fatto, tra il presente e il recente passato c'è già un abisso. Passo dopo passo, un gradino dopo l'altro, erano stati solo passi in avanti, soprattutto grazie alle plusvalenze (non solo quelle giganti di Vargas e Martinez, ma anche quelle di Silvestre, Caserta, De Zerbi, perfino quella del 34enne  Corona!). In un solo anno abbiamo visto ridimensionare il valore del parco giocatori in maniera surreale. Non mi sorprenderebbe se i giocatori valessero un quarto rispetto a un anno fa. Per non parlare delle cessioni dei giocatori che avevamo nella categoria inferiore (che oggi è la nostra categoria) o dei giocatori venduti a cifre probabilmente ridimensionate, vuoi per la retrocessione, vuoi perché non credevano nel progetto, vuoi perché non li voleva chi fa il calciomercato (Bellusci, Lodi, Barrientos, che un anno prima avevano un valore nettamente superiore).

Dati alla mano, i giocatori più affidabili che abbiamo (Spolli, Rosina, Calaiò) sono ultratrentenni e in un'ipotetica serie A non spiccano. Questi sono i nostri migliori.

Le scommesse che ci portiamo dietro da più di un anno sono Leto, Monzon e Peruzzi. Escludendo Peruzzi, che ha 22 anni e può (e deve) ancora migliorare, possiamo credere di maturare future plusvalenze sugli altri due?

Più continua questo regresso, meno valgono i calciatori.

Potremmo anche vincere il campionato (sarò un illuso, ma fin quando saremo in corsa, ci crederò sempre), ma da questa valanga di errori non si tornerà più indietro.

Gia' potremmo anche vincere il campionato...ma poi lo andiamo a fare con Spolli Rosina e Calaio' ? In generale sono giocatori che in passato ci stavano bene in A...ma adesso non hanno piu' l'eta' dalla loro e mi domando se questa mia affermazione non ricevera' critiche da parte di coloro che hanno valutato un affare vendere Izco (che ne facciamo di un trentenne?) per tre milioni. Operazione che da subito non ho per niente condiviso...poi ovviamente avendo fatto la stagione scorsa a CT oggi e' infortunato...

Offline Nelson

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #11 il: 20 Ottobre 2014, 04:06:11 pm »
Gia' potremmo anche vincere il campionato...ma poi lo andiamo a fare con Spolli Rosina e Calaio' ? In generale sono giocatori che in passato ci stavano bene in A...ma adesso non hanno piu' l'eta' dalla loro e mi domando se questa mia affermazione non ricevera' critiche da parte di coloro che hanno valutato un affare vendere Izco (che ne facciamo di un trentenne?) per tre milioni. Operazione che da subito non ho per niente condiviso...poi ovviamente avendo fatto la stagione scorsa a CT oggi e' infortunato...

Eccomi. E sono stato anche il primo a dirlo. Per me quella è stata un'ottima operazione, perché dopo una retrocessione maturare una plusvalenza di quel tipo è molto importante. Izco compirà 32 anni, il suo punto di forza è la corsa e il cambio di passo, ma tecnicamente non è mai stato granché. Era un'opportunità unica.
Ma siamo nell'ambito delle opinioni e ognuno la pensa a modo proprio.

Il problema di fondo, caro Giovanni, non è la cessione di Izco (soprattutto se arrivano tre milioni), ma non averlo sostituito. Sapeva benissimo che ci serviva un mediano di spinta, infatti aveva raggiunto l'accordo con Basha (infortunato, almeno chistu non pigghiau!), ma sfumata l'operazione, non si è fatto più nulla.

Se davvero hai una capillare conoscenza dei calciatori argentini, credo che giovani con potenzialità superiori a quelle di Izco ne trovi quanti ne vuoi. Ma bisogna essere bravi. E questo potenziale non si compra al supermercato, altrimenti la cessione di Gomez non frutterebbe l'investimento su Peruzzi e Monzon.

Continuo ad essere convinto che con i dovuti aggiustamenti, abbiamo una buona squadra e ci sarà l'occasione per azzeccare le scelte e rimediare alla malacumpassa planetaria che qualcuno sta accucchiando. Però da certi errori, non si torna indietro. Il nostro Catania è troppo diverso e troppo più scarso di quello che concluse all'ottavo posto.
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Offline vasco

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #12 il: 20 Ottobre 2014, 04:15:23 pm »
Probabilmente nelle varie opinioni espresse in questo topic per individuare il punto 0, il momento da cui inizia la crisi, c'è un fondo di verità un pò in tutte. Però non bisogna dimenticare anche il perchè le cose sono andate in quel modo.
Si dice che dopo l'ottavo posto occorreva rivoluzionare e rilanciare partendo dalla squadra e non dalla dirigenza.

Forse è in parte vero  ma c'è ovviamente il rovescio della medaglia. Non dobbiamo dimenticare infatti che le rivoluzioni non appartengono alla storia ed alla cultura sportiva del Catania il quale era andato avanti ed era cresciuto negli anni per piccoli aggiustamenti, che non voleva dire lasciare le cose come stavano: il Catania del primo anno di A e quello di 4 anni dopo, quello del 2010, credo avesse solo 2 o 3 giocatori in comune. L'anno scorso quando Barrientos fece la sua sparata minacciando di andarsene, tutti invocarono l'intervento del Presidente per trattenerlo, perché si pensava che la squadra dell'ottavo posto, rinforzata con "giocatori lusso", avrebbe potuto fare ancora meglio, entrando in Europa. Poi le cose sono andate come sappiamo.

È anche vero che le rivoluzioni vanno fatte solo quando sono necessarie. Dopo l'anno di Montella, ultimo di Lo Monaco, è accaduta una vera rivoluzione (via AD e Tecnico) e nonostante tutto (statistiche, dichiarazioni di LM, della stampa) facesse pensare ad un ridimensionamento, si è cresciuti ulteriormente, segno che nel calcio ciò che conta è la competenza di chi opera giorno per giorno e non le dichiarazioni o le illusioni, da catalogo Vestro, del mercato.

Faccio notare infine per aggiungere un altro elemento di riflessione che in 16 mesi (47 partite nei due campionati) il Catania ha cambiato allenatore 5 volte, una cosa che credo abbia pochi precedenti nel calcio professionistico italiano.
C'è bisogno di altro per capire dove sta il problema e mettere un punto e a capo e ripartire?
« Ultima modifica: 20 Ottobre 2014, 04:18:40 pm da vasco »

Offline Nelson

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #13 il: 20 Ottobre 2014, 04:15:41 pm »
Dimenticavo: per non sottolineare solo gli errori, mi sembra corretto sottolieneare l'ottimo acquisto di un centrocampista molto forte, Rinaudo.

E forse questa sorprendente operazione, insieme all'ingaggio di giocatori molto importanti e presi con operazioni azzeccatissime, ci ha un po' illusi, seppur consapevoli di qualche lacuna.

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Offline Aldo

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Re:Proviamo a fare il punto?
« Risposta #14 il: 20 Ottobre 2014, 04:25:21 pm »
A Cosentino, caro UMastru, puoi rimproverare poco, ti piaccia o no, perchè lui la squadra in estate l' ha impostata bene, forse fin troppo, per la B.
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Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙