I Fatti di Catania sono emblematici del disagio in cui versa il Paese. A Sud c'è quel quid in più, ma il malessere è diffuso. La fedda Ragione parte da un dato di cronaca: l'attacco mirato, palese alle forze dell'ordine, sino all'assassinio del poliziotto. Perché ? E' "La Sicilia", sì proprio la "Sicilia" ha dare la risposta, parlando di "Stato Patrigno". In soldoni si ammazza un Poliziotto per lo Stato che rappresenta. E allora se è così, a niente serve la repressione, ancora meno chiudere uno stadio: non servirebbe neanche a pulire la coscienza.
Irrita profondamente vedere tra i Soloni di questi giorni quel Vito Riggio, che cumula, come tanti altri, allo stipendio faraonico di ben 150 mila euro quale presidente dell'Enac con il vitalizio, perché per qualche legislatura è stato deputato. Dovrebbe vergognarsene, ed invece pontifica di cultura della legalità, lui. L'elenco è lunghissimo e costituisce proprio il volto dello "Stato Patrigno", che toglie risorse ai giovani, per assicurare il lusso a quattro parvenu, consegnando alla guerriglia giovani, che in uno Stato normale sarebbe stati solo giovani. E' inutile cercare la logica in un giovane senza futuro: il teppismo è l'unico sbocco in un Paese malato.
"La Sicilia" ha fatto l'unica cosa che doveva fare: lanciare una sottoscrizione per assicurare un futuro ai figli del poliziotto ucciso, vesando ben 40 mila Euro. Sì, questa è la strada. Ma non basta, se poi si ospita un Vito Riggio: urge spezzare il cordone ombelicale con lo "Stato Patrigno". Non siamo convinti che possa accadere: ci saranno altri morti.