Anche io mi sono stufato della nuova tendenza, cioè del nuovo grande argomento: i giocatori potrebbero fare bene, ma non si impegnano. Sembra quasi che li preghiamo di impegnarsi. Chi porta a casa cinque sconfitte consecutive deve essere definito uno scarsone. Punto. Risparmio il portiere, che almeno ha salvato alcune partite da solo.
Tuttavia u Mastru ha ragione. Questi giocatori, uno per uno, sono migliori di molti altri, e a volte questa superiorità tecnica appare evidente nel palleggio e in quei tratti di partita in cui gli avversari non vedono la palla, come oggi. Ma questo nel calcio conta poco.
Se il contesto non funziona, i giocatori sembrano scarsi. Nei primi tre anni di serie A il Catania ha raggiunto una posizione di classifica migliore di alcune squadre tecnicamente più forti, perché il contesto funzionava. Due anni fa leggevo lamentele asperrime nei confronti di Lucas Castro, che oggi è il giocatore più importante (e con più mercato) del Chievo. A Catania è stato fischiato persino Andrea Carnevale, che a distanza di pochi anni avrebbe giocato con Maradona e sarebbe diventato titolare in Nazionale.
Se non c’è la squadra, è inutile parlare delle potenzialità dei singoli.