un punto nelle ultime tre stagioni...
..soddisfatta la regola del tre...possiamo guardare con piú fiducia all'incontro con i "pandorini" della Paluani di Campedelli. Suggerisco di anticipare le feste e... prendiamoli a morsi
Sin da domenica che ci venga restituito quello che in tre anni hanno depredato al Massimino. Una vera razzia di punti compiuta maldestramente da un manipolo di manovali del pallone.
Ma ci sono altri mille motivi per vincere domenica , non ultimo quello di sistemare meglio la mappa del campionato prossimo
che nel caso della conquista di un posto in serie A da parte dell'Hellas Verona e la permanenza contemporanea del Chievo vedrebbe il massimo campionato italiano con due squadre venete della stessa cittá.Verona non é certo una metropoli e non ha un grande seguito di tifosi, ma non ha anche la storia gloriosa di una cittá come Genova. Ne consegue che nella distribuzione geo-politica delle squadre del campionato ci sarebbe un enorme squilibrio che credo non sarebbe ben visto dai vertici federali e ancora di piú dalle pay-tv che,in tempi di crisi raschiano ancora piú il fondo del barile cercando di attingere abbonati dalle cittá che possono garantire maggiori introiti. Una nostra vittoria sarebbe come dare loro una mano a togliere le castagne dal fuoco
e il resto lo fará il prosieguo di campionato.
Peró al di lá di queste illazioni, se é vero che la squadra scende in campo per cercare la vittoria é anche vero che l'apporto dato dal pubblico,in veritá non occorso ultimamente in numero cospicuo, finora é risultato determinante per il suo raggiungimento.Mentre proprio queste partite, in cui le insidie sono molteplici e poco comprensibili, hanno bisogno di una maggiore partecipazione di passione soprattutto in termini di presenze per superare quelle difficoltá che le sole capacitá tecniche a volte non sono capaci di farlo.
Settori degli spalti occupati a macchia di leopardo cosí come si é visto con la Lazio ormai é diventato lo spettacolo di tutte le settimane, e questo la dice lunga sul fatto di come si sia trasformato il pubblico di Catania, che invece di presenziare l'evento piuttosto preferisce calzare comode pantofole e vedere la squadra del cuore in tv a casa oppure da un parente o da un amico.
La preoccupazione nasce anche dal fatto che la partita di Cagliari non é stato un modello di estetica calcistica e ne consegue che il tifoso si sente legittimato a starsene a casa e arrangiarsi alla bene e meglio...e magari trovare consolazione se la squadra del cuore non dovesse vincere .
Il tanto agognato salto di qualitá é il risultato di un fenomeno simbiotico delle cinque componenti, non si puo' accollare tutto l'onere a una parte dispensandosene della porzione che ad ognuno compete.
Per i dettagli tecnici e formazione ne parliamo piú in lá...un abbraccio a tutti