Nonostante tutto... Forza Acireale

[Testa Dura]

In questo momento si svolge la festa granata, ma non posso parteciparvi perché sono lontano al nord...
Il mio pensiero va comunque ai tanti tifosi acesi, che con rinnovata passione e fiducia stanno celebrando il nostro orgoglioso vessillo. C'è anche mo cumpari Lito (e come potrebbe mancare!); mi dispiace di non poterlo salutare, e mi piacerebbe che tutti sapessero che non è solo il leader dei Brigantini ma anche uno dei migliori jazzisti italiani.
E' tempo di risorgere!
Forza Acireale

[Trunz]

Trascrivo tra virgolette l'articolo di Gianluca Musmeci apparso sul sito ufficiale dell'Acireale con riferimento alla festa granata di ieri sera, che è stata un grande successo  per la partecipazione e l'entusiasmo si è visto con una intera città a stringersi attorno alla nostra squadra.

"Oltre 4000 tifosi in piazza per la Festa Granata
L'evento ha riscosso un notevole successo. Superata la soglia degli abbonamenti sottoscritti nella passata stagione 

Un vero e proprio bagno di folla ha partecipato ieri sera alla Festa Granata, la manifestazione organizzata dall’Acireale Calcio, dalla tifoseria Acese, e dal comitato cento sostenitori della causa granata, per promozionare la campagna abbonamenti 2010/11. Un’occasione, comunque, per riunirsi in piazza sotto la stessa bandiera e trascorrere alcune ore in un clima di festa e spensieratezza ritrovando quello spirito di appartenenza che da sempre ha caratterizzato la cittadinanza acese.
La festa granata ha assunto con il trascorrere dei minuti i connotati di un vero e proprio successo: l’Area COM si è presto trasformata in una vera e propria distesa di tifosi, curiosi e semplici appassionati. Bandiere, cori, striscioni e sciarpe hanno fatto da contorno rendendo il tutto ancora più suggestivo.

La serata si è aperta con la sottoscrizione degli abbonamenti prima della presentazione ufficiale della squadra granata, dello staff tecnico e dirigenziale curata dai giornalisti delle emettenti televisive e delle carta stampata che seguono da vicino le vicende della squadra acese. L’apertura è stata affidata ad Emanuela Volcan di TRA, coadiuvata - in ordine di apparizione - da Mario Garozzo di Canale 9, Antonio Foti di Antenna Sicilia, Raffaele Musumeci de Il Giornale di Sicilia, Riccardo Castro de La Sicilia e Gaetano Rizzo de Il Corriere dello Sport. Sul palco si sono avvicendati tutti i protagonisti in maglia granata: il capitano Francesco Fascetto e l’acese Giuseppe Savanarola, in rappresentanza di tutta la rosa, hanno salutato i tifosi presenti parlando della prima giornata di campionato e della stagione in generale.
Un emozionato mister Massimo Gardano ha poi preso la parola in rappresentanza dello staff tecnico.

Spazio poi ai quadri dirigenziali con gli interventi del direttore responsabile Mario Marino, dell’amministratore delegato Giuseppe Cocuzza e del Presidente del sodalizio acese Rosario Pennisi che, dopo aver ringraziato tutti i presenti, hanno illustrato le linee programmatiche della prossima stagione: la valorizzazione dei giovani in primis, il mantenimento della categoria, una cura oculata dei bilanci, ed un processo di continua crescita saranno le basi sulle quali si poggerà il futuro dell’Acireale Calcio.
E’ stata poi la volta del vice presidente Sebastiano Raneri e del Sindaco di Aci Sant’Antonio Giuseppe Cutuli. Salvo Nicotra, in rappresentanza del comitato cento sostenitori, ha tirato le somme dell’iniziativa intrapresa. Sul palco sono stati poi invitati il Sindaco di Acireale Nino Garozzo e l’assessore allo sport Giuseppe Calì. L’intervento di chiusura è stato affidato all’Onorevole Nicola D’Agostino, tra i principali promotori dell'iniziativa, omaggiato dal presidente Rosario Pennisi con una targa ricordo. I protagonisti hanno poi abbandonato il palco per lasciare il posto ad un video, a cura di Mario Garozzo, riassuntivo delle ultime due stagioni vissute dall’Acireale Calcio.
La serata si è poi conclusa con la degustazione gratuita del pescato dello Jonio (e non solo), che ha riscosso un notevole successo, e con il concerto della band I Brigantini, capitanata dall’acese Antonio Ferlito.

Difficile stimare con esattezza il numero delle persone che durante tutto l’arco della serata si sono avvicendate all’interno dell’ampia area COM di Acireale. Molto più semplice, piuttosto, sottolineare il successo di un’iniziativa inedita che ha riacceso gli entusiasmi ed ha permesso alla Città di riappropriarsi di un patrimonio, la propria squadra di calcio, che in giro per l’Italia rappresenta la nostra Città. Un ringraziamento va a tutte le persone che, con il loro impegno, hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione, tra le quali ricordiamo il Responsabile Commerciale Mario Oliveri ed il Team Manager Carmelo Messina. La speranza è quella di rivederci tutti domenica prossima allo stadio “Tupparello” in occasione della prima gara di campionato contro la formazione del Serre Alburni.

A breve saranno pubblicate le foto dell'evento a cura di Franco & Salvo Barbagallo ACIFOTOPRESS"



n.b. Testa!!!! Perché sei mancato!!!! Che ti sei perso!!!!

[Testa Dura]

Trunz, mi faccio risentire dopo un bel po' di impegni.
Che dirti, la squadra è quella che è, il timone pure, ma soprattutto, per le note cause, mancano gli sponsor e gli appoggi economici.
In queste condizioni, sperare apertamente in una rapida risalita è un azzardo, dobbiamo esserne tutti consapevoli. Il Catania in serie A tarpa le ali a tutti, e noi ne paghiamo due volte le conseguenze, in termini di immagine e di buio di prospettive. Se il calcio scommesse aprisse la luce in fondo al tunnel... ma di vera volgia di pulizia nel mondo del calcio ne vedo poca, anche a giudicare dall'ultima farsa processuale sportiva.
Per il momento accontentiamoci di una squadra giovane ed entusiasta e, consiglierei, evitiamo di spegnerne gli entusiasmi con le polemiche. Sinora è mancata la fortuna (tanta), la capacità realizzativa (non è poco), la capacità dell'allenatore di leggere un girone dove si gioca di meno, si picchia di più e dietro le quinte si muove troppa gente.
Speriamo in bene per il futuro.
Forza Acireale



n.b. un consiglio per tutti, compratevi l'ottimo rock dei Drive-By Truckers. Per una volta, se lo faranno, mi ringrazieranno pure i catanesi...       

[Peppenappa]

Trunz, mi faccio risentire dopo un bel po' di impegni.
Che dirti, la squadra è quella che è, il timone pure, ma soprattutto, per le note cause, mancano gli sponsor e gli appoggi economici.
In queste condizioni, sperare apertamente in una rapida risalita è un azzardo, dobbiamo esserne tutti consapevoli. Il Catania in serie A tarpa le ali a tutti, e noi ne paghiamo due volte le conseguenze, in termini di immagine e di buio di prospettive. Se il calcio scommesse aprisse la luce in fondo al tunnel... ma di vera volgia di pulizia nel mondo del calcio ne vedo poca, anche a giudicare dall'ultima farsa processuale sportiva.
Per il momento accontentiamoci di una squadra giovane ed entusiasta e, consiglierei, evitiamo di spegnerne gli entusiasmi con le polemiche. Sinora è mancata la fortuna (tanta), la capacità realizzativa (non è poco), la capacità dell'allenatore di leggere un girone dove si gioca di meno, si picchia di più e dietro le quinte si muove troppa gente.
Speriamo in bene per il futuro.
Forza Acireale



n.b. un consiglio per tutti, compratevi l'ottimo rock dei Drive-By Truckers. Per una volta, se lo faranno, mi ringrazieranno pure i catanesi...       

  Ma quando esci cammini solo o ti accompagnano?

[Testa Dura]

E' il momento di ricordare qui Pietro Filetti, grande tifoso dell'Acireale, morto improvvisamente l'altro giorno.
Ciao Pietro, so che dall'alto ci guardi ancora col sorriso gentile e i modi distinti da vero acese.
Ci dispiace che non potrai più gridare con noi... Forza Acireale... nonostante tutto!
 

[bua]

E' il momento di ricordare qui Pietro Filetti, grande tifoso dell'Acireale, morto improvvisamente l'altro giorno.
Ciao Pietro, so che dall'alto ci guardi ancora col sorriso gentile e i modi distinti da vero acese.
Ci dispiace che non potrai più gridare con noi... Forza Acireale... nonostante tutto!
 

Condoglianze. Un'ombra sul periodo allegro del Carnevale.

[LUIS]

se l'acireale domenica dovesse vincere a noto otterrebbe
la quasi certezza di non dover disputare i play out e la conseguente
conferma nel campionato di serie d che dal prossimo campionato
diventerebbe, a meno di clamorosi passi indietro della figc,
la quarta serie dei campionati di calcio a livello nazionale.
in poche parole l'acireale otterrebbe una promozione a tutti gli effetti.
forza acireale.

[Trunz]

Mah, io non sarei così ottimista.

Innanzitutto mi preoccupano le pastette di fine campionato, poi anche se tutto andasse bene, la ristrutturazione dei campionati non è scontata e non si sa quando partirebbe.

Poi, anche in caso positivo, ci sarebbe da ridiseganre l'assetto societario. Circola la voce che l'Acireale potrebbe rilevare il titolo del Milazzo, che è una specie di proprietà privata di Lomonaco. Lomonaco è un personaggio discutibile, ma all'epoca del fattaccio Pulvirenti era più vicino all'Acireale e, pare, aveva tentato di dissuadere Pulvirenti da rovinarci. Alla fine dei conti potremmo anche riavvicinarci visto che l'ambiente ora lo detesta di meno dopo che ha rotto con il Catania.

Ripartire con la proprietà di Lomonaco che ha dei conti in sospeso e magari la compartecipazione dello sceicco, se si rifà vivo potrebbe non essere tanto male ed essere l'inizio della nostra rivincita. Nel frattempo Lomonato continuerebbe la sua opera ad alto livello di similmoggi a Roma o da qualche altra parte.

Però è vero quello che dice Testa Dura, sino a quando ci sarà il Catania in A non c'è molto da sperare. Se effettivamente il Ct è alla fine della sua parabola positiva il discorso potrebbe invece cambiare e ci potrebbe essere nuovo spazio per noi.

[Aldo]

Però è vero quello che dice Testa Dura, sino a quando ci sarà il Catania in A non c'è molto da sperare. Se effettivamente il Ct è alla fine della sua parabola positiva il discorso potrebbe invece cambiare e ci potrebbe essere nuovo spazio per noi.

Scusa Trunz, ma non capisco la relazione tra la permanenza in A del e la risalita dell'Acireale, verso campionati pù ambiziosi. Per me le due cose possono tranquillamente coesistere, come avviene già in altre parti.

[LUIS]

carissimo trunz, io non sono ottimista ma la serie d come
quarta serie è ormai una realtà, a meno di clamorosi dietrofront
della lega pro.
per quanto riguarda la rivincita di cui tu parli nei confronti
del catania, beh questa non ha proprio senso perchè non puoi
paragonare la storia (quella calcistica) dell'acireale, da un lato
(appena 2 campionati di serie b in quasi 70 anni ) con 15 campionati
di serie A e 33 di serie b dall'altro lato.
non ha senso parlare di rivincita.
anche a me piacerebbe che l'acireale fosse il real madrid ma la
realtà è un'altra.
pulvirenti non ti (ci) ha rovinato perchè pulvirenti ha rilevato l'acireale
quando ormai la società era agonizzante finanziariamente dopo la
cattiva gestione dei due anni di serie b, che sono stati di fatto l'inizio
della fine per acireale calcistica per vari fattori.
se ti riferisci al passaggio di pulvirenti a catania io ne ho sempre
criticati i tempi ed i modi ma non la sostanza.
al suo posto lo avrebbe fatto chiunque magari con più signorilità, lo avresti
fatto anche tu.
se tu, per esempio, saresti stato il proprietario dell'aci s.antonio ed avresti
avuto l'opportunità di comprare l'acireale, avendone le capacità economiche,
penso che non ci avresti pensato due volte.
la proporzione (per difetto) non fa una piega.
carissimo trunz bisogna stare coi piedi per terra e capire ed accettare i propri
limiti per poter costruire qualcosa di grande da cui ripartire.
riconoscere i propri limiti non vuol dire sentirsi inferiori, calcisticamente parlando,
vuol dire capire le problematiche per capire e programmare seriamente qualcosa
di buono.
che l'acireale possa tornare in serie b è una mia speranza ma questo deve avvenire
attraverso un processo serio e programmato.
se io fossi in lo monaco mi prenderei l'acireale calcio per divenirne il proprietario
full time e non part time per poter costruire qualcosa che possa fare da traino per
tutta la società acese.
magari tu e i tanti testa dura che ci sono agghiaci la vivranno come una rivincita
ed un riscatto sociale nei confronti della tanto odiata città vicina io che magari ho
avuto trascorsi vissuti diversi la vivrei senza particolari .......complessi.  




p.s. trunz, ma ti rendi conto dove viviamo ?
      ancora non abbiamo avuto il PIACERE NON IL PRIVILEGIO
      di assistere ad una partita in notturna contro chiunque ti pare a te.
      non mi fraintendere, TI SEMBRA NORMALE ?
      CIAO.
     
       

[Trunz]

Veramente la cosa mi sembra evidente e spiega la grande crisi dell'attuale assetto societario dell'Acireale che è in mano a gente seria e appassionata ma senza soldi.

Tutti gli investimenti, anche di imprese dell'acese, sono infatti dirottati verso il Catania, come ad esempio di Energia Siciliana o altre. Anche parte del bacino di utenza è più attratto dalle grandi squadre che passano da Catania. In concreto molti acesi vanno al Cibali invece che seguire l'Acireale. In genere ci vanno per tifare Inter, Milan,  Juve, o Palermo oppure per cucchiare, ma vanno là.

Tutto questo ovviamente toglie spazio all'Acireale. E' così anche da altre parti del resto, a Monza o a San Benedetto o a Chieti, che so io. L'effetto trascinamento, come nel caso AlbinoLeffe-Atalanta è più raro e presuppone una scarsa rivalità tra le città e le società. Al momento del caso Pulvirenti invece la tifoseria acese si rivoltò drasticamente contro l'ipotesi di diventare un satellite del Catania, che avrebbe significato sopravvivere tranquillamente in C se non meglio ma avrebbe rappresentato una subordinazione a Catania che per gli acesi è inaccettabile, anche se esiste nei fatti. 

Intravedo il nuovo messaggio di Luis. Nessun complesso, almeno da parte mia, tanto che ho sempre criticato le posizioni oltranziste di Testa Dura. Non mi piace l'equazione Acireale contro Catania né quella Acireale con Catania. Preferisco quella Acireale senza Catania. Poi, se mi consenti i tempi e i modi dell'addio di Pulvirenti sono stati sostanziali. Lui ci ha preso in crisi finanzairia, è vero, ma ha esordito retrocedendo vergognosamente (senza Lomonaco non capisce nulla di calcio, ed è qiuesto l'odierno forse decisivo problema del Catania).

Nessun problema, comunque, se avesse abbandonato dopo averci portato in B con i conti a posto. Non ha però fatto così. Ha rallentato l'Acireale quando era quasi sicuro promosso, e questo mai nessun tifoso di qualsiasi parte del mondo lo potrà mai accettare. Poi ci ha abbandonato con milioni di Euro di debiti in mano a due prestanome destinati a durare due anni prima del programmato fallimento. E così è stato. 

 

[bua]

Veramente la cosa mi sembra evidente e spiega la grande crisi dell'attuale assetto societario dell'Acireale che è in mano a gente seria e appassionata ma senza soldi.

Tutti gli investimenti, anche di imprese dell'acese, sono infatti dirottati verso il Catania, come ad esempio di Energia Siciliana o altre. Anche parte del bacino di utenza è più attratto dalle grandi squadre che passano da Catania. In concreto molti acesi vanno al Cibali invece che seguire l'Acireale. In genere ci vanno per tifare Inter, Milan,  Juve, o Palermo oppure per cucchiare, ma vanno là.

Ciao Trunz, mi fa piacere ritrovarti dopo tanto tempo, anche se mi aspettavo un messaggio più sensato. Di tutte le corbelelrie che hai scritto rispondo solo a queste qui: in tutta la sua storia il Catania ha passato lunghi tratti in Serie C e allora non è che l'Acireale attirasse chi sa quali investitori, ma al massimo personaggi assai ambigui tipo Nicolosi o Drago. Quei due anni di Seri B, eccezione  e non regola nella vostra storia, vi hanno fatto perdere la percezione della realtà, che dice che la dimensione economica della vostra città consente di vicvere serenamente al massimo in C (anche se adesso, con la riduzione dei quasdri, è difficile pure questo).
Pulvirenti ha fatto per Acireale più di chiunque altro, proprio per l'attenzione ai costi, ma ci vorranno chissà quante generazioni ancora perché lo capiate, avendo ormai la mente offuscata dai vostri sogni di grandezza che vi impediscono di godervi la vostra squadra.
Con questo torno a mantenere il mio proposito di non inquinare questo post con commenti obiettivi perché altrimenti verrebbe snaturato.
Ciao!

[LUIS]

bua, permettimi che ti risponda io.
per quanto riguarda il fatto che la serie b ad acireale sia
stata un'eccezione e non una regola ti do pienamente
ragione, lo dice la storia, non lo dico ne io ne tu, ma questo
non vuol dire che non ci si possa ritornare perchè la serie di
appartenenza non la si può misurare soltanto con la dimensione
economica della città, perchè se no perdonami, il catania
(DI CUI IO SONO UN TIFOSO) come il palermo, non dovrebbero stare
in serie A
palermo senza zamparini dove sarebbe stato ?
ci vogliono le capacitò manageriali che lo monaco ha avuto
grazie anche a pulvirenti che lo ha lasciato fare, ci mancherebbe.
ecco perchè io vedo bene lo monaco ad acireale.

[LUIS]

Veramente la cosa mi sembra evidente e spiega la grande crisi dell'attuale assetto societario dell'Acireale che è in mano a gente seria e appassionata ma senza soldi.

Tutti gli investimenti, anche di imprese dell'acese, sono infatti dirottati verso il Catania, come ad esempio di Energia Siciliana o altre. Anche parte del bacino di utenza è più attratto dalle grandi squadre che passano da Catania. In concreto molti acesi vanno al Cibali invece che seguire l'Acireale. In genere ci vanno per tifare Inter, Milan,  Juve, o Palermo oppure per cucchiare, ma vanno là.

Tutto questo ovviamente toglie spazio all'Acireale. E' così anche da altre parti del resto, a Monza o a San Benedetto o a Chieti, che so io. L'effetto trascinamento, come nel caso AlbinoLeffe-Atalanta è più raro e presuppone una scarsa rivalità tra le città e le società. Al momento del caso Pulvirenti invece la tifoseria acese si rivoltò drasticamente contro l'ipotesi di diventare un satellite del Catania, che avrebbe significato sopravvivere tranquillamente in C se non meglio ma avrebbe rappresentato una subordinazione a Catania che per gli acesi è inaccettabile, anche se esiste nei fatti. 

Intravedo il nuovo messaggio di Luis. Nessun complesso, almeno da parte mia, tanto che ho sempre criticato le posizioni oltranziste di Testa Dura. Non mi piace l'equazione Acireale contro Catania né quella Acireale con Catania. Preferisco quella Acireale senza Catania. Poi, se mi consenti i tempi e i modi dell'addio di Pulvirenti sono stati sostanziali. Lui ci ha preso in crisi finanzairia, è vero, ma ha esordito retrocedendo vergognosamente (senza Lomonaco non capisce nulla di calcio, ed è qiuesto l'odierno forse decisivo problema del Catania).

Nessun problema, comunque, se avesse abbandonato dopo averci portato in B con i conti a posto. Non ha però fatto così. Ha rallentato l'Acireale quando era quasi sicuro promosso, e questo mai nessun tifoso di qualsiasi parte del mondo lo potrà mai accettare. Poi ci ha abbandonato con milioni di Euro di debiti in mano a due prestanome destinati a durare due anni prima del programmato fallimento. E così è stato.

perdonami trunz ma permettimi di dissentire su alcuni tuoi pensieri.
la crisi dell'acireale calcio non  è dovuta ai successi rossoazzurri che,
a parte togliere qualche sponsor e qualche tifoso non incide più di tanto
sulle sorti dell'acireale calcio.
 
ma il tira e molla a livello locale dei vari marino e company che avevano
costituito una cordata per rilevare l'acireale in serie c1 per poi ripensarci
te la sei dimenticata o non ne vuoi parlare ?
l'epilogo del 6 (o forse era 8) luglio 2006 te lo ricordi ?

in fin dei conti, pulvirenti ti ha preso in serie c1 sull'orlo del fallimento e ti ha
lasciato in serie c1 nello stesso modo.
ti ha fatto divertire qualche hanno, me compreso che sono stato uno di quelli
che ci ha creduto in quel di catanzaro con tutti i rischi di incolumità del caso.
quindi finiamola con la storiella di pulvirenti.

IL VERO MOTIVO DELLA MEDIOCRITA' IN CUI E' SCADUTO IL CALCIO AD
ACIREALE HA UNA COMPONENTE ESCLUSIVAMENTE POLITICA.
i sei campionati di serie c (quella vera) tra il 69 e il 75 sono stati frutto dell'allora
onorevole grassi bertazzi, la scalata dall'interregionale fino alla c1 fu opera di
peppino aleppo e poi fu completata da rino nicolosi.
DOPODICHE' IL NULLA A TUTTI I LIVELLI.

concludendo dove tu trovi i mali all'esterno (catania) io li trovo all'interno (classe politica).
troppo facile far ricadere sugli altri i problemi quando a livello locale ci sono delle
persone che con le loro decisioni segnano i nostri destini e quelli dei nostri figli
(e non parlo solo di calcio naturalmente).

se tu e tutti i testa dura di acireale non prenderete coscienza di questa problematica
sarà dura migliorarsi e sopravvivere in questo contesto (a meno che non arrivi lo sceicco
di turno che ci salverebbe tutti quanti).

naturalmente è solo il mio pensiero e va preso in quanto tale.
ciao.

[Trunz]

Scusa, Luis, ma mi sembra che cadi in troppi luoghi comuni e in discorsi non troppo pertinenti.

Se restiamo nel campo calcistico è evidente che il caso Pulvirenti c'entra e come, nella nostra attuale mediocrità. La cordata Marino che tu ti ricordi si ritirò appena vide che avrebbe dovuto coprire cinque milioni di Euro di buco ed era decisamente una cifra che non poteva permettersi. Chi può dare loro torto? Io me la prendo con chi il buco lo ha lascito ai posteri. Bastava che se ne fosse andato lasciandoci in B con i conti a posto e nessuno gli avrebbe dato contro. Senza dubbio saremmo presto retrocessi presto e magari saremmo falliti lo stesso ma l'avremo fatto da soli. Ripeto il grande tradimento è stato quello di bloccare una squadra ormai sicura promossa e di lasciarci con il culo per terra in modo da non poterci risollevare. Che in questo abbia contribuito la reazione rabbiosa della tifoseria acese verso la sua persona è probabile, ma poteva aspettarselo e per quel che mi raccontano Lomonaco aveva in quel momento idee più chiare e lo aveva consigliato di non farsi vedere allo stadio per Acireale Viterbese dopo aver ufficializzato l'acquisto del Catania.   

Che poi vi siano fattori interni che hanno contribuito alla più generale decadenza di Acireale nessuno e in primo luogo io lo ha mai messo in dubbio, tranne forse qualche volte Testa, ma tutto sommato mi sembra che l'odierna classe politica di Acireale non sia certo peggiore di quell'Aleppo che invece tu porti addirittura a esempio positivo. In questo sono più vicino a quello che dice Bua, che cade però in uno svarione perché Drago tra l'altro grande nemico di Nicolosi non c'è mai entrato per nulla con l'Acireale. Poi non credo di avere detto corbellerie e sarei più che contento di una tranquilla serie C come nella normalità della storia dell'Acireale, ma certo non posso essere contento di una serie D stentata, con l'Acireale dietro all'Adrano, anche se, è vero il gioco espresso se adeguatamente concretizzato ci avrebbe potuto portare ben più in alto! D'altronde, se proprio dobbiamo dire cattiverie anche la serie A non è nella normalità del Catania, anche perché non mi pare che il Ct abbia mai avuto un personaggio come Lomonaco, di indubbia competenza e altrettanto pelo sullo stomaco. Se ce lo prendiamo noi, a me va più che bene anche se come persona non mi piace per nulla.

Comunque oggi vedremo come andrà a finire. Per il futuro chi lo sa.