Assere contenti (accontentarsi) per un pareggio non si può, ma poichè è la realta ed è ormai passata, si deve.
Si tifa per la propria squadra per vederla vincere, sempre e non per altro. Il Catania non vince da tre partite, sta attraversando un periodo negativo a causa di infortuni e di un "mal di squadra" le cui motivazioni sono difficili da capire. Il pareggio non è un risultato di cui esserer soddisfatti, anche se c'è qualcosa di peggio che è stato evitato.
Allora si deve buttare via tutto? Secondo me no. Sempre, quando le cose non vanno ci si rifugia nelle frasi consolatorie tipo " la squadra mi é piaciuta" oppure "ha giocato bene". Ecco, nulla di tutto questo.
La nota positiva a mio parere é che si é rivisto il Catania di Lucarelli di due anni fa, una squadra "solida" ben impostata dietro il pallone, incapace di esprimere con il gioco una superiorità schiacciante, ma che al tempo stesso raramente o mai, va in balia dell'avversario. Una squadra dipendente dalla giocata del singolo buon giocatore che, quando non c'è o quando per sfortuna non riesce, ti va a pareggiare in casa anche le partite decisive,
Ma quello è stato il Catania che in serie C ha ottenuto i risultati migliori .Anche queste due partite in casa sarebbero potute andare diversamente e farci parlare di "rinascita"; forse è mglio che siano andate cosī, forse é meglio per non esaltarsi e per non sognare, per mantenere il senso della realtà. A fine ottobre il Catania é questo. Il Campionato é lunghissimo e finirà a giugno. Ora è importante recuperare i giocatori infortunati fisicamente e mentalmente.
Lucarelli ha appena iniziato il suo lavoro, sta impostando una squadra solida che deve pensare "breve", una cosa alla volta; e questo é il modo di giocare più adatto probabilmente alle caratteristiche ed ai limiti dei giocatori.. Per il Catania che fa gioco e lo impone agli avversari aspetteremo, sarà per un'altra volta.