Andrea Fulignati (portiere), Davide Monteleone (difensore), Giulio Sanseverino (ala) e Mauro Bollino (centravanti) convocati nella U19 che disputerà i Giochi del Mediterraneo dal 15 al 27 giugno.
Si impone una riflessione, breve e amara: a parte Fulignati gli altri sono tutti palermitani DOC, ma altrettanto lo erano Mazzotta, Terranova e Prestia. Quest'ultimo, che debuttò diciassettenne in Europa League in Svizzera tre anni addietro facendo un partitone di 90 minuti e passa, è a scadenza di contratto e sembra che il Parma voglia tesserarlo. Monteleone è anche lui a rischio di permanenza, richiesto da squadre della Premier League inglese. Mi sono limitato a citare talenti locali, ma potrei aggiungere, ad esempio, Laribi e Mbagoku, regalati a Sassuolo e Juve Stabia.
Ecco, quanto denunciato è lo specchio di cosa è oggi il Palermo, una società che mira al risultato contabile del suo proprietario, piuttosto che a quello non dico sportivo e sociale, ma ugualmente contabile riferito però alla società in senso stretto. Andare in giro per il mondo, spendere due milioni per Sosa, uno che in Primavera era chiuso da Bollino, Zerbo e compagnia bella al punto da dovere fare mestamente ritorno in patria, è probabilmente cosa ancora più grave che fare due campionati da retrocessione consecutivi con 140 milioni di euro di entrate.
Meno male che i soldi stanno finendo...