Erano gli ultimi, freddi giorni di fine anno, resi ancor più glaciali dagli abissi in cui era sprofondato un Catania, relegato nelle tenebre dell’ultimo posto solitario, vittima di un allenatore senza un passato e senza un presente, da poco esonerato dalla dirigenza etnea (consapevole del triste destino a cui stava per essere dirottato il club rossazzurro)…
Stanco e deluso delle innumerevoli cattiverie scagliate nei miei confronti in questo forum per aver avuto la “colpa” di intuire troppo presto il disastro (supportato da rigorosi studi statistici e non da sbalzi di pressione arteriosa…) a cui stavamo andando incontro con l’ingaggio di Atzori (concomitante con il ringiovanimento di una buona fetta di difesa) mi ero ormai rinchiuso, già da qualche settimana, nel silenzio più assoluto, evitando sterili e lunghe diatribe, per ritrovare nella concentrazione nei miei studi sugli eventi sportivi, chissà, un motivo di speranza, di fiducia per il nostro amatissimo Catania che stava inesorabilmente andando alla deriva.
Per scoprire ed intuire in quella notte fonda dell’ultimo posto in classifica che all’orizzonte, in effetti, era apparsa una stella, una luce che annunciava, forse, qualcosa di importante.
Era il 20 dicembre 2009 ed il Catania, con quel goal di Izco su contropiede a pochi minuti dalla fine vinceva sul campo della Juventus come non accadeva da quarantasei anni. Una vittoria esterna, tre punti, come qualunque vittoria, ma vincere in casa dei bianconeri significò per tutti noi tifosi qualcosa che andava ben oltre i tre punti. Per me personalmente, in particolare. Perché subito ebbi il meraviglioso sospetto che negli ultimi cinquant’anni (periodo in cui ho sempre esteso i miei studi statistici sulla serie A e B) le squadre che avessero sconfitto la Juve a Torino (o l’Inter al Meazza) sarebbero poi rimaste in A, come in una sorta di “esame di maturità” che una volta superato avrebbe spalancato orizzonti di fiducia nei propri mezzi tali da portare punti e vittorie per il resto del campionato (situazione simile a quella dei mondiali di calcio, dove sconfiggere il Brasile, anche se capitasse nel girone eliminatorio, significherebbe arrivare sino alla finale…provare per credere…!!!). E così iniziai l’ennesima ricerca lunga e spasmodica, partendo dal campionato 1959-60, per accorgermi che in cinquant’anni l’unica squadra che aveva battuto la Juve (per l’Inter, mai !!!) in casa sua concludendo il campionato con una retrocessione era il Lanerossi Vicenza nella stagione 1978-79, dilapidando peraltro un vantaggio enorme sulle terzultime facendo due punti nelle ultime otto giornate. Un solo caso su cinquant’anni che comunque costituiva un evento ripetibile, in quanto già accaduto (peraltro senza particolari attenuanti come in altri casi su differenti ricerche). Dunque mezza delusione per me. Ma il Catania, tuttavia, alla XVII giornata, aveva sì perso tante partite ma mai con più di due reti di scarto. A questo punto faccio un’ulteriore indagine, non meno lunga e faticosa, che riprendeva una mia vecchia ricerca di due anni prima (epoca della salvezza all’ultima in casa con la Roma) e che ora la proiettavo limitatamente alle prime diciassette giornate: per scoprire, ahimè, che, dal 1959-60 in poi vi erano state diverse squadre retrocesse in B pur “resistendo” sino alla XVII (e oltre, fino alla XXVII) senza soccombere con oltre due reti di differenza. Ma il grande sollievo, da tifoso rossazzurro appassionato di statistica (per amore, solo per amore del Catania) era dietro l’angolo. Infatti, se le singole serie di eventi bocciavano il Catania, la combinazione di essi invece lo promuovevano a pieni voti: il L.R. Vicenza nel 1979 era sì sceso in B pur battendo la Juve fuori casa, ma alla XVII giornata aveva già perso con più di due reti di scarto. E le squadre retrocesse in B pur perdendo con non più di due reti di differenza sino alla XVII giornata NON AVEVANOMAI BATTUTO LA JUVE a Torino. Dunque una squadra che riunisse entrambe le “virtù” come il Catania 2009-2010 NON ERA MAI RETROCESSA IN B negli ultimi 50 anni. Era questa la piccola stella apparsa nel buio cielo di fine 2009: merito del nuovo allenatore, Sinisa Mihajlovic, che con quella che definisco “l’infinitesimale differenza che trasforma la disfatta in trionfo” (in questo caso l’aver giocato da calciatore a grandi livelli) apporta quel “qualcosa” di indefinito che infonde quelle qualità ai giocatori sinora congelate, portandoli a vincere incredibilmente in casa della Juve. Una piccola stella, che poi, col passare del tempo diventa sempre più luminosa, alimentata sempre più dall’entusiasmo per trasformarsi col passare delle settimane in un meraviglioso bagliore che dona al popolo rossazzurro il più grande Catania di sempre nella frazione temporale corrispondente a questo ultimo girone di ritorno, con fiumi di lacrime di gioia iniziati all’Olimpico di Torino per arrivare alla leggendaria vittoria in casa con l’Inter, a quella commovente con la Fiorentina sino alle stratosferiche prestazioni con il Palermo al Massimino e con il Milan a San Siro ed infine al fischio finale di domenica scorsa che sanciva la permanenza in A.
Si direbbe che questa stupenda salvezza è arrivata grazie a Maxi Lopez.Io dico che il ragazzo è stato di grandissimo aiuto, ma il Catania aveva innestato la marcia vincente già qualche settimana prima del suo arrivo.
Siamo al record di punti che va ben oltre una salvezza che sarebbe arrivata, secondo i miei studi, anche senza di lui. Con i soli Martinez e LLama “sani” sino all’ultima giornata ( lo erano alla XVII) avremmo lo stesso portato a compimento l’opera. Maxi Lopez non è roba da semplice salvezza: è l’uomo che ci può portare in Europa, dunque più che bastare avanza, e di tanto, per approdare a traguardi fantastici per la nostra città.
Naturalmente per scaramanzia non ho voluto mettere in chiaro il risultato dei miei studi che avevo opportunamente criptato in un messaggio cifrato che stava in calce ai miei auguri di Capodanno scritti su questo forum.
Ho semplicemente associato un numero progressivo da 1 a 26 ad ogni lettera dell’alfabeto come segue:
01=A 02=B 03=C 04=D 05=E 06=F 07=G 08=H 09=I 10=J 11=K 12=L 13=M 14=N 15=O 16=P 17=Q 18=R 19=S 20=T 21=U 22=V 23=W 24=X 25=Y 26=Z
Per poi scrivere il seguente messaggio criptato….
02 05 09 18 05 19 14 09 01 19 19 05 03 15 18 20 05 18 09 01 13 05 15 20 18 01 03 19 09 04
09 20 05 18 05 21 04 09 04 21 09 16 14 15 03 01 20 09 20 18 01 16 01 14 21 03 12 01
15 19 18 05 16 01 08 14 15 14 01 20 01 14 18 15 09 07 01 13 09 19 05 20 20 05 19 19 01 09 03 09 04 01 12 12 01 05 08 03 05 01 19 01 03 09 18 15 21 06 19 21 20 14 05 22 21 10 01 12 15 20 21 20 20 01 02 01 08 05 08 03 01 18 04 01 21 17 19 01 14 21 09 19 19 05 14
09 14 14 01 50 09 13 09 20 12 21
09 12 07 05 14 05 08 03 18 05 16 01 18 05 22 12 01 19 09 19 01 09 14 01 20 01 03 12 09[/color]
…che riconvertito in lettere diventa così:
B EIRES NI ASSECORTER IAM ‘E, OTRACS ID ITER EUD ID ‘UIP NOC ATITRAP ANUCLA OSREP AH NON ATANROIG AMISETTESSAICID ALLA EHC E ASAC IORUF SUTNEVUJ AL OTUTTAB AH EHC ADRAUQS ANUSSEN INNA 50 IMITLU ILGEN ‘EHCREP ‘AREVLAS IS AINATAC LI
…l’ultimo passo da compiere per la “decrittazione” è semplicemente leggere al contrario, dall’ultima alla prima lettera, il messaggio che ora apparirà come segue…
IL CATANIA SI SALVERA’ PERCHE’ NEGLI ULTIMI 50 ANNI NESSUNA SQUADRA CHE HA BATTUTO LA JUVENTUS FUORI CASA E CHE ALLA DICIASSETTESIMA GIORNATA NON HA PERSO ALCUNA PARTITA CON PIU’ DI DUE RETI DI SCARTO E’ MAI RETROCESSA IN SERIE B.
Per amore, solo per amore del Catania
Un grandissimo abbraccio a tutti
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