Finisce un trittico terribile, quattro punti fra Udinese, Inter e Genoa. Però il Palermo ha giocato al calcio anche stasera e non era facile considerato l'avversario che avevamo di fronte ed il giorno in meno di riposo rispetto al Genoa.
Buon primo tempo del Palermo, un gol di Miccoli lanciato a rete lo salva il vecchio Scarpi, un altro probabile di Miccoli su rigore lo salva Brighi di Cesena, nel mezzo altre parate del portiere Genoano, un paio di Sirigu, frazione ai punti al Palermo. Nel secondo tempo inizia meglio il Genoa, il Palermo rifiata per una ventina di minuti, poi una situazione già vista una settimana fa, squadre più lunghe, allenatori che sostituiscono punte e mezzepunte con altri attaccanti, due pugili barcollanti che cercano di darsi il colpo di grazie. Chi segnava prima vinceva , come con l'Udinese dell'antipatico Marino ed invece stavolta é arrivato prima il fischio finale a sancire un pareggio tutto sommato giusto e che ritengo anche utile, perchè se é vero che oggi la squadra ha fatto di tutto per vincere é anche vero che perdere significava lanciare il Genoa a quattro punti di distanza, oltre a mancare nello scontro diretto, per cui va bene così.
Non é male questo Palermo, devo ammettere che non c'entra nulla con la banda dissennata che vagava per il campo vista almeno fino alla trasferta di Roma con la Lazio, ma soprattutto Zenga, che perfetto non é, mi sembra stia iniziando a dare alla squadra una fisionomia più precisa e comunque abbia messo nel dimenticatoio un bel pò di quelle corbellerie con cui si era presentato negli anni precedenti nel campionato italiano. Anche la mentalità mi sembra andare verso la direzione giusta, una squadra che prova sempre ad attaccare per vincere, un allenatore che la asseconda con cambi che vanno quasi sempre nella stessa direzione. E' un mea culpa? Non ancora, aspetto ulteriori conferme, ma spero di essere vicino a quel momento...
Tornando all'aspetto tattico ho sentito dichiarare a Zenga che fino alla mattina di oggi aveva pensato ad un Palermo sbilanciato in avanti come quello che aveva cambiato la storia della partita a Milano, con Pastore in mediana ed Hernandez a completare il tridente, ma di avere poi considerato l'aspetto fatica e di avere preferito un modulo più accorto, il classico rombo, inserendo Nocerino al posto di Goian e tornando alla linea di difesa a quattro, con Bovo eletto vice-Balzaretti. Sono d'accordo con la sua scelta, oggi il Palermo ha rischiato veramente solo quand'era già stanco ed il Genoa ha inserito tre attaccanti freschi come Crespo, Sculli e Palacio. Pur non di meno la squadra le sue buone occasioni le ha avute e con un pizzico di frenesia in meno avrebbe potuto segnare. Poi come sarebbe finita non si sa, magari perdevamo 2-1 o 3-2, i discorsi del se e del ma lasciamoli ai poveri di spirito e di idee. Di certo c'é che il Genoa a Palermo si é chiuso più di quanto sia solito fare normalmente, forse é destino che allenatori solitamente spregiudicati arrivino qui prestando particolarmente attenzione alla fase difensiva, forse non é soltanto casualità, ma una precisa indicazione sul fatto che questo Palermo non fa così schifo come in tanti, in città stessa, credevano alla fine della campagna acquisti. La rosa c'é, magari incompleta in determinati ruoli, ma discuterne nel complesso la qualità non ha senso.
Andiamo alle note stonate sui singoli. Cavani é abbondantemente in fase calante, corre meno del solito e soprattutto corre meno di tanti altri suoi compagni. Poco lucido, troppo egoista (da prendere a boffe oggi dopo quei due tiri assolutamente fuori di senno), in definitiva molto meno utile del solito alla squadra. Magari partire dalla panchina la prossima volta non gli farebbe male.
Non ricordo altri giocatori che hanno fatto male, una nota di merito per Miccoli, che continua nel suo grande momento di forma e, rimanendo in tema di attaccanti, per la coppia Hernandez-Budan, il cui ingresso in campo anche oggi si é fatto sentire. I migliori del Palermo per me sono stati comunque Simplicio e Bovo, il primo ovunque e quasi inarrestabile, il secondo attento come non si vedeva da tempo, ha presidiato alla grande la sua fascia, risultando decisamente in crescendo rispetto a qualche tempo addietro.
E' finito questo miniciclo terribile, ne inizia un altro di quattro giornate spalmate però su cinque domeniche (c'é la sosta a metà novembre) contro squadre di fondo classifica o comunque abbordabili, come il Cagliari. Se vogliamo estendere lo sguardo ancora più oltre, finito questo miniciclo ci saranno altre quattro giornate per chiudere l'andata in cui se é vero che le trasferte saranno contro Milan e Sampdoria é anche vero che gli avversari in casa si chiameranno Siena ed Atalanta. Il terreno minato ideale per sperperare punti preziosi, come purtroppo ci ha insegnato spesso il Palermo. Vediamo invece se siamo così bravi da recuperare qualche punto in media inglese da qui a fine andata a partire da domenica prossima a Bologna. A breve ci saranno i recuperi di Balzaretti e Liverani, fondamentali soprattutto per la manovra d'attacco della squadra e bisognerà provare a dare il massimo per mettere fieno in cascina per l'inverno. Non sarà facile, ma non dovrà esserlo neanche per chi ci incontrerà.