Il Catania ha ufficializzato le tariffe della campagna abbonamenti per il campionato 2009-2010.
Si pagheranno 295 euro (ridotto 245) per un posto in curva, 475 euro (410) in tribuna B, 1.035 in tribuna A (900) e 1850 in tribuna vip. La riduzione è riservata a donne, under 14 e over 65.
Per quel che riguarda le singole gare, la società etnea, come gli scorsi anni, ha diviso gli incontri in programma in due fasce, in base all'importanza dell'avversario.
I prezzi di fascia A: 30 euro in curva, 50 in tribuna B, 100 in tribuna A, 180 in tribuna vip. Fascia B: 24 euro in curva, 40 in tribuna B, 75 in tribuna A, 140 in tribuna elite.
I vecchi abbonati potranno esercitare diritto di prelazione dal 20 al 31 luglio, chi vuole invece cambiare posto o settore potrà farlo il 3 agosto. Dal 4 agosto, vendita libera. Eliminata la giornata rossazzurra, che negli anni passati aveva provocato molti malumori tra i tifosi.
Queste le tariffe dello scorso anno (che coprivano 18 partite e non 19 proprio a causa della giornata rossazzurra): 1.675 euro in tribuna elite, 935 euro in tribuna A (ridotto 820), 425 euro in tribuna B (355) e 265 euro in curva (215). Singole partite, fascia A: 180 euro in tribuna elite, 100 euro tribuna A, 50 euro in tribuna B e 30 euro in curva. Fascia B: 140 euro in tribuna elite, 75 euro in tribuna A, 40 euro in tribuna B e 24 euro in curva.
Stavolta mi pare l'aumento sia abbastanza onesto: addio alla giornata rossazzurra (non ne potevo più) e aggravio del costo di una partita. Il singolo incontro costerà dunque all'abbonato 15,5 euro, secondo me un prezzo accettabile per gare di serie A (sperando di non saltarne nessuna).
Non dubito che al terzo anello di San Siro si paghi di meno, ma da li non è che si vede benissimo, e poi da noi non ci sono 80 mila posti.
Una nota a margine: alcuni messaggi allarmistici giravano nei vari muri da tempo, si gridava allo scandalo in previsione di un aumento dal 30 al 50%. E' evidente che c'è qualcuno che vuole spargere benzina sul fuoco dell'entusiasmo, segno dell'atavico problema dell'autolesionismo tutto siciliano che ci contraddistingue.