Casorezzo (MI), 24 Gennaio 2017
Caro Vasco,
non ti preoccupare, perché leggiamo nelle Scritture che Dio alla fine indurì il cuore del Faraone dopo che era stato egli stesso a indurirlo una prima volta e che è l'albero buono che fa i frutti buoni e non viceversa. Non ci sarà alcuna satisfactio operis in nessun senso, né come risultati sportivi né come dimostrazione di buona volontà da parte del reprobo. Cristianamente però dobbiamo lasciare aperta una porta, anche se gli effetti del male compiuto rimangono e la giustizia sportiva ha dei criteri diversi non solo dalla giustizia ordinaria, ma da quella divina. Amen. Ciao,
Marco Tullio