secondo mè la colpa di tutto questo sono stati i fischi "esagerati" del pubblico durante la partita di Coppa Italia, perchè se è vero che uno paga il biglietto e può contestare se qualcosa non và, è pur vero che chiunque mastichi pò di calcio deve capire che da una squadra nuova ti puoi aspettare sconfitte che serviranno da esperienza per il futuro.
Interessante passaggio. Probabilmente la maggior parte del pubblico capisce solo di calcio vincente, quello a strisce. Inutile girarci attorno. Avevi ragione tu qualche giorno addietro quando dicevi che queta sconfitta si sta rivelando più dolorosa di quanto sia realmente, é come se un bel pò di gente non aspettasse altro per uscirsene al naturale...
Calma picciotti! Si fa presto a chiedere comprensione, quando la stessa non la si dà per il verso opposto. Mi chiedo come sorprendersi (parlo della società e di Zamparini in particolare) se nell’immaginario collettivo del pubblico pagante al Barbera, questa sconfitta è come se avesse detto: “Signori, abbiamo cambiato tutto ma come vedete non è cambiato assolutamente nulla”. Sono già 2 anni pieni che squadrette poco dotate calano al Barbera facendo fessi e gabbati i più quotati avversari e portandosi via, a volte anche immeritatamente, l’intera posta in palio. Per quanto ancora dovremo assistere spettacoli così avvilenti e mortificanti, perdere senza lottare, giocando con approssimazione e sufficienza? Come si può pretendere che passi inosservato essere sotto di due gol dal Ravenna in casa dopo mezz’ora con soli due tiri in porta? Ma di cosa ci si stupisce? Di cosa? Ci vuole molto a capire che dev’essere la squadra a farsi da traino per il pubblico che, specie quello di domenica scorsa era composto più da sportivi che da tifosi, che ha già esaurito i bonus della pazienza e della fiducia (malripagata) a lungo termine? I fischi, dopo una gara del genere che, non dimentichiamolo, era la gara di presentazione della squadra ed era la prima di coppa Italia, una competizione che serviva come il pane non tanto per raggiungere il trofeo ma per tenere a bada uno spogliatoio che adesso diventerà ancor più rovente, i fischi, dicevamo, sono l’unico effetto sortibile in un contesto del genere. Aspettarsi cose diverse mi sembra quanto mai assurdo, visto che la prima sensazione palpabile è che questa squadra continua a mantenere i vizi di sempre, da cui sembra che sia impossibilitata a venirne fuori.
L’anno scorso buttati fuori dal Mlada (come caz si scrive..) al primo turno. Ancora stiamo a chiederci come sia stato possibile ma se ci fate caso col Ravenna è la fotocopia di una gara tenuta in pugno ma mai portata a proprio vantaggio.
Si va in Coppa Italia e subiamo lo stesso medesimo beffardo destino coi ragazzini dell’Udinese. Un anno è passato ma continuiamo a soffrire del medesimo virus. Accucchiamo figuracce in casa e pretendiamo che il tutto passi inosservato. Sembra che sia un destino ineluttabile con cui dobbiamo conviverci per l'eternità! Pensino piuttosto ad invertire la tendenza perché non è certo il pubblico quello ch’è venuto a mancare.
Il paragone col Napoli mi sembra quanto mai assurdo. Una squadra nata per salvarsi, armatasi di coraggio e voglia di emergere, di stupire, vittoria dopo vittoria, è riuscita a creare un entusiasmo che qui adesso possiamo solo sognarcelo, visto che negli ultimi due anni abbiamo percorso il cammino inverso, sconfitta su sconfitta, una dietro l’altra col parrino protagonista e il suo catenaccio alla Nereo Rocco con tutta l’Italia che ci ride ancora alle spalle. Questo è in sintesi quanto propinato dal Palermo ai suoi tifosi negli ultimi due anni. Qui l'entusiasmo è a pezzi! Un patrimonio di tifosi, chi avvicinatosi per l'occasione, chi sottratto alle strisciate, è stato frantumato a colpi di prestazioni indecenti ed impossibili da digerire. I suoi strali perciò Zamparini li diriga ai suoi stipendiati piuttosto che ai suoi tifosi che bocconi amarissimi in questi due anni ne han dovuti digerire già abbastanza. Un conto è perdere ad Udine, ci può anche stare (e già sembra una gara da ultima spiaggia nel senso che un eventuale sconfitta porterà chissà quali scompensi) e un conto è farsi buttare fuori dalla coppa Italia in casa dal Ravenna con due tiri in porta. A Palermo ti becchi qualche fischio; a Roma, a Milano, a Bergamo e da qualche altra parte, i giocatori li vanno a cercare fin dentro gli spogliatoi per averne conto e ragione.
Chiudiamo in fretta questo trend di sconfitte assurde, di prestazioni indegne perchè la fiducia a termine può solo dartela il tifoso, quello, per intenderci, che c'era anche ai tempi di Matta e Schillaci e del pastaio Ferrara. Ma il pubblico, nel senso più ampio del termine, ha esaurito la sua scorta di generosità già da tempo! Adesso tocca a loro!