Doverosa premessa.
Il Palermo in queste ore ci sta mettendo del suo nel fare passare l'immagine di una società in preda alla confusione. La gestione dell'affaire De Melo mi sembra indicativa, con un giocatore per cui si sono fatte le battaglie con il Parma per tesserarlo, spendendo qualche milione malgrado fosse a scadenza di contratto, salvo poi rispedirlo al mittente senza nemmeno farlo esordire in campionato.
Potrei aggiungere le solite e ormai perniciose discrepanze fra rosa allestita e tecnico scelto per guidarla, con in più la novita assoluta per quest'anno dell'avere in rosa i due giocatori di maggior talento che possono giocare insieme solo sacrificando a turno le proprie caratteristiche a seconda del modulo adottato. Mi riferisco chiaramente a Liverani, perfetto per il 4-3-3 e Miccoli, che si sposa invece a pennello per il 4-2-3-1 notoriamente più caro a Colantuono.
Esaurita la premessa veniamo al titolo del topic. In questi anni mi é capitato di seguire le discussioni su forum e muri di altre tifoserie, in particolare quelle che rappresentano il virtuale capoluogo della Sicilia Est e la gigliata capitale di Toscana. Va da se che sul pubblico palermitano so praticamente tutto, frequentandolo ed essendone parte io stesso da più di venticinque anni.
Svariando da Est a Ovest, da Sud a Nord, noto tratti comuni, in particolare una tendenza all'autoesaltazione quando le cose vanno appena benino, cui può seguire un'immediata svolta di 180 gradi, verso la depressione, lo sfottò crudele, l'insulto più becero, quando le cose tendono appena appena al male.
In questi giorni post-sconfitta col Ravenna ho avuto modo di leggere forum, muri e blog in cui il rosanero é, almeno formalmente, il punto di riferimento. Ho letto e sto leggendo le cose più incredibili, le accuse più infamanti nei confronti di Zamparini, novello Ferrara (Giovanni, non Giuliano), reo nell'ordine di: 1) fottersi i soldi delle plusvalenze di mercato, 2) prenderci per il c u l o da anni, 3) fare il bello e il cattivo tempo con i soldi dei palermitani, 4) non capire niente di calcio, 5) fare finta di trattare campioni e non portarli mai a Palermo.
Fanno da corollario a queste affermazioni le seguenti funeste previsioni: 1) siamo da retrocessione certa, 2) se va bene ci salviamo all'ultimo, 3) l'unico obiettivo é fare 41 punti.
E' questo poi il momento in cui ciascuno pensa di togliersi il sassolino nei confronti di chi, nel grigiore generale, detesta di più. Detto già di Zamparini ecco nell'ordine: 1) Colantuono, chiamato tignusazzu, lazialotto, "a gamba", incompetente, psudoallenatore, rovina del Palermo; 2) Sabatini, che Foschi ne valeva cento, sa solo fumare, si passa il tempo dal tabacchino invece di comprare giocatori, in due mesi ha solo saputo svendere Caserta; 3) i giocatori, Liverani fa ridere e Corini a 52 anni ne vale dieci, Amelia é scarso e raccomandato da Lippi e Fontana nemmeno lo vede, Carrozzieri vale quanto il mestiere celato (mica tanto poi) nel suo nome, Bovo ha giocato sei partite in tre anni, Raggi non vale sei milioni era meglio Zaccardo, Nocerino faceva tribuna alla Juventus (32 presenze lo scorso anno, per la precisione).
Le conclusioni cui siamo arrivati oggi sono per lo più: 1) il Palermo a me quest'anno non mi vede, 2) domani porto l'abbonamento in viale del Fante e lo spardo davanti a Sagramola, 3) mi vendo l'abbonamento.
Non parliamo poi su cosa sta succedendo stasera dopo la notizia (e che notizia, ma c'era qualcuno che ci credesse veramente?) per cui Suazo non viene a Palermo e va al Benfica. Apriti cielo!
Allora, la domanda che mi pongo, dandomi già da solo la risposta, é: siamo davvero un popolo calcisticamente (e fussi sulu calcisticamente) così frustrato, incompetente, volubile, irriconoscente? Basta essere arrivati undicesimi in serie A lo scorso anno per dimenticare tutto quello che ha fatto questa società negli ultimi sei? Abbiamo fatto tre anni di seguito di coppa Uefa, quando nei trent'anni precedenti militare in serie B era la massima aspirazione che potevamo avere e sembra che la maggior parte dei palermitani lo abbia già rimosso. Abbiamo avuto quattro campioni del mondo, Barzagli, Barone, Grosso e Zaccardo, abbiamo visto a Palermo giocatori del calibro di Toni, Amauri, Grosso, Corini, Zauli, quest'anno abbiamo Amelia e Liverani. Tutto passato in terzo piano, nel dimenticatoio.
Zamparini non é perfetto, probabilmente non é nemmeno il miglior presidente di calcio possibile, ma da quando é a Palermo io non ho più il panico di vedere sparire a luglio il nome della mia squadra dai campionati di calcio, come é già successo nell'estate del 1986. Tutto il resto per me, giocatori, serie di appartenenza, successi, viene in secondo piano, così come non mi interessa se Zamparini compra giocatori a 2, 5 o 10 milioni di euro per valorizzarli e poi rivenderli il doppio, mantenendo la società in perenne attivo. A me basta questa tranquillità, tutto il resto é grasso che cola e non é che nella vita di tutti i giorni sia propriamente un mediocre, uno che si accontenta del minimo indispensabile. Tutt'altro, solo che nel calcio non ho occhi e cervello annebbiati da anni di vittorie altrui, dove per altrui intendo Milan, Juventus ed Inter, per cui non pretendo, ma so accontentarmi e godermi i bei momenti.
Succede a Palermo, ma anche a Firenze, Catania, a Milano, dove la gente lo scorso anno insultava il presidente che ha vinto di più e ha portato il Milan ad essere la squadra più titolata nel mondo. C'é da piangere. Mi chiedo se questa indecenza accada anche nel resto del mondo, se in Germania o in Inghilterra la gente dopo la prima partita ufficiale persa malamente riversi tanto veleno non risparmiando niente della propria squadra del "cuore" o se sia un fatto tipicamente italiano.
Scusate la lunghezza, ma mi schifiavu. Definitivamente.