ALT!
Io continuo a dire che Guidolin abbia commesso degli errori, ma ciò non vuol dire che la società ne sia esente.
Mi spiego.
Nel girone d'andata, il Palermo ha conquistato la bellezza di 38 punti, ha conquistato anche il primo posto in classifica (terzo alla fine del girone d'andata), già si parlava di testa a testa addirittura con l'Inter, era diventata una squadra simpatica a tutta l'Italia, sì, anche se con Amauri in campo; ma chi era l'allenatore? Guidolin!
Lo stesso allenatore del girone di ritorno.
Il problema sai qual'è stato?
Conoscendo Guidolin, sapendo che egli si fossilizzava su di un gioco e volendo mantenere a tutti i costi un piazzamento in Champions, la società aveva il dovere di sostituire degnamente Amauri che si era infortunato a dicembre, quindi, prima che iniziasse il mercato di riparazione.
E come lo sostituisci? Con Matusiak e Cavani?
Scusami Templare, ma con quei soldi spesi per Matusiak, Cavani, Ciaramitaro e Giacomazzi, avrei preso una punta vera e di peso, in grado si sostituire l'infortunato Amauri.
Adesso, non mi venire a dire che Lucarelli costava troppo, Bianchi non veniva ceduto ecc., per favore.
Che il Palermo stava andando allo sbando lo aveva capito in tempi non sospetti un certo Occasionale Rosanero, che mise tutti in guardia dal pericolo di abbandonare volutamente le coppe per i seguenti motivi:
1) Guidolin gioca con tredici soli giocatori.
2) Sei-sette senza coppa Italia e coppa Uefa il campo non lo avrebbero più visto.
Si verificò esattamente quanto aveva predetto.
In tempi altrettanto non sospetti Occasionale bollò come nefastissima la scelta di tenere Di Michele in panchina nell'unica partita cui forse teneva di più, quella con la Roma.
Anche in questo caso mai previsione si rivelò più azzeccata. Da quel momento Di Michele iniziò a giocare da solo, a dribblare pure le linee del campo, ad ignorare i compagni smarcati liberi in area a porta vuota.
Adesso o abbiamo tutti l'onestà di ammettere che per quanto Amauri fosse importante per il gioco del Palermo, é praticamente inconcepibile che undici giocatori smettano di colpo di correre, di passarsi la palla, di giocarsi le partite dal primo al novantesimo minuto, oppure stiamo a parlare di aria fritta.
Ai tempi del mercato invernale la situazione era già abbondantemente compromessa a livello di gruppo. Guidolin ha inferto gli ennesimi colpi di grazia ignorando scientificamente i nuovi acquisti, Cavani compreso, continuando a schierare i soliti noti, scoglionati e sfiancati e, ciliegina sulla torta, insistendo con un modulo che di sicuro non rendeva più. Non avremo mai la prova di cosa sarebbe stato il Palermo con Matusiak e Cavani in campo e Di Michele segregato a Boccadifalco dal sabato al lunedì mattina.
I grandi errori di Zamparini sono stati quello di non avere cacciato a pedate nel c u l o Guidolin quando ancora c'era la speranza di rimettere a galla la barca e la silenziosa assenza negli ultimi tre mesi di campionato. Per quanto riguarda il mercato invernale qualunque allenatore equilibrato avrebbe provato soluzioni diverse, salvo poi arrendersi, piuttosto che boicottare intenzionalmente qualunque possibile alternativa tecnica e tattica.
Per quanto riguarda Lucarelli e Bianchi non ho nulla da aggiungere. La realtà é un conto, la fantasia un altro. Rimane comunque sempre valido il detto: tutti finocchi col c u l o degli altri.
Ecco perchè Zamparini & Co. si sentono in diritto di fare tutto ciò che vogliono: tanto gli abbonati li avranno sempre, per il semplice fatto di aver portato il Palermo in serie A.
Questa é da leggenda. Partiamo dal fatto che per 33 anni non solo non era semplice portare il Palermo in serie A, ma addirittura mantenerlo in vita. Chi ha mangiato pane duro una vita non può che essere felice di ritrovarsi in pianta stabile in serie A, in pianta stabile in zona Uefa, con un Palermo che ormai può vincere a Milano o Torino, a Londra o a Francoforte, senza che faccia più notizia.
Non c'é vergogna nel ricordare le proprie origini, ma solo tanta umiltà, a meno che queste origini non si siano vissute e si sia seguito il Palermo soltanto negli ultimi anni, quando era potabile tifare Palermo e non correvi il rischio di sentirti dire: "Miii chi si tasciu", oppure: "Sì, ma per che squadra tifi: Milan, Inter, Juventus?".
Chi ha pianto per una sconfitta a Battipaglia o per un pareggio in casa con l'Avellino, chi ha tifato per Valerio Leto e Luca Lugnan, per Hubert Pircher o Gabriele Messina, chi si ricorda il gol in rovesciata di Testa contro il Foggia, oggi ha l'umiltà di sapere apprezzare il Palermo che gira l'Europa e non farcisce i suoi discorsi con l'arroganza di un Galliani qualunque.
Questi sono i tipici discorsi del "tifoso auricolare-dotato", ca si taliava a partita pi sparrari i iucatura e appena signava a giuventus o u milan facieva: "goooooooooooool".
Ahi, ahi, povera Italia...
Basta, mi fermo qua. Non dire ancora una volta che non scrivi più (sarebbe la terza), altrimenti poi ritorni e fai proprio come a tuo compare Zamparini...
Have a great day!