Autore Topic: dolce e amaro  (Letto 4049 volte)

Offline turiddu

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dolce e amaro
« il: 30 Aprile 2006, 06:52:08 pm »
Palermo da incubo per Toni che stordito dai fischi finisce per naufragare insieme alla sua Fiorentina, che per fortuna non è riuscita a conretizzare nessuna delle occasioni avute; per la verità un paio di volte ho temuto il peggio.
Io ritengo esagerato questo atteggiamento, lo dissi già in passato e lo ripeto adesso a maggior ragione che Zamparini ne ha ammesso ogni responsabilità.
Messina retrocesso nel modo più amaro ed atroce.
Sfuma per il prossimo anno un tri tutto siciliano in A.
A presto.
salutamu.

Offline Templare

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Re: dolce e amaro
« Risposta #1 il: 30 Aprile 2006, 08:36:24 pm »
Citazione da: "turiddu"
Palermo da incubo per Toni che stordito dai fischi finisce per naufragare insieme alla sua Fiorentina, che per fortuna non è riuscita a conretizzare nessuna delle occasioni avute; per la verità un paio di volte ho temuto il peggio.
Io ritengo esagerato questo atteggiamento, lo dissi già in passato e lo ripeto adesso a maggior ragione che Zamparini ne ha ammesso ogni responsabilità.
Messina retrocesso nel modo più amaro ed atroce.
Sfuma per il prossimo anno un tri tutto siciliano in A.
A presto.
salutamu.


Su Toni, una precisazione e la mia idea. La precisazione é che non é esatto dire che Zamparini ha ammesso ogni responsabilità. Ha ammesso le sue responsabilità e la differenza é sostanziale.

Ne parliamo da un anno, ma Toni é andato a bussare a soldi perchè stimolato dalle sirene viola, Zamparini ha detto no ed ha preso la decisione di venderlo e di cambiare registro, dando un certo tipo di segnale. Col senno di poi ha sbagliato, ma nessuno si aspettava che Toni e Caracciolo-Makinwa meno di quindici in due. Se fosse successo esattamente il contrario l'operazione Toni sarebbe stata indolore.

Capitolo fischi. Lo striscione più azzeccato esposto in curva nord nel secondo tempo recitava più o meno così: "Ti abbiamo accolto, cresciuto, osannato e come un porco te ne sei andato". E' quello che é successo.

Toni era il simbolo del nuovo Palermo, quello vincente, che strapazzava gli avversari, dalla B all'Uefa in dodici mesi, un simbolo forse superiore allo stesso Corini. E' andato via per soldi e per la fama, quella che solo Firenze a centro d'Italia non solo geograficamente, la Firenze di Della Valle non solo ricco, ma potente ed amico di potenti, a differenza di Zamparini che é un cane sciolto, poteva dargli. E così ora Toni va a Sanremo, pubblicizza abbigliamento e patatine, é diventato titolare fisso ed inamovibile in nazionale. Ma é andato via male, senza pensarci un attimo, lo ricordo sulle tribune di un torneo di tennis ripreso da Sky nel giorno dell'annuncio, quando era ancora, anche se solo formalmente, rosanero, dichiarare il proprio fastidio per non avere ancora firmato, senza celare minimamente la gioia di sentirsi già viola.

Ma non ci eravamo lasciati felici in coppa Uefa? Tutto all'improvviso, due anni cancellati in un niente. Se Zamparini avesse ammesso ogni responsabilità, come dici tu caro Turiddu, a Toni sarebbe bastato dichiarare sui giornali, in quei giorni, qualcosa del tipo: "Non voglio lasciare Palermo, ma la società vuole vendermi. Io voglio restare." Non lo ha fatto e non poteva farlo, semplicemente perchè lui non voleva restare.

Ci siamo trovati con un simbolo improvvisamente sparito, senza che forse lui se ne sia mai reso conto. Non é un caso se da quel giorno la curva nord ha deciso di non dedicare mai più un coro al singolo giocatore.

Eppure Toni ha avuto l'occasione per rimediare, magari in ritardo, ma dare un gesto di buona volontà: in nazionale, quando uscì dal sottopassaggio, la gente rimase un attimo disorientata, avrebbe dovuto cogliere l'occasione per fare un mezzo giro di campo, un saluto, un cenno di riconoscenza. Io dico che gli applausi avrebbero sommerso i fischi ed oggi sarebbe stata una storia diversa. Non l'ha fatto. Ed ha perso l'ultimo autobus.

Oggi ero lì ed ho fischiato ed accanto a me mio figlio di nove anni che aspettava questa partita da nove mesi, perchè anche lui aveva perso un simbolo. E stavolta i fischi hanno sommerso i pochissimi applausi. Come era giusto che fosse.

Ciao!



"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline tomsriver

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Re: dolce e amaro
« Risposta #2 il: 01 Maggio 2006, 08:51:42 am »
Premetto che non voglio affatto giustificare Toni ed il suo operato;  però non condivido questo atteggiamento dei tifosi riguardo ai giocatori che per "il vil denaro" abbandonano la squadra che li ha allevati e lanciati.
 Si tratta di un professionista ormai trentenne, con pochissimi anni ancora davanti: cosa avrebbe dovuto fare ?  Per puro attaccamento rimanere legato al Palermo, la cui gestione societaria approssimativa (per non dire dilettantistica) gli avrebbe garantito si e no un paio di anni di successi nazionali, e non approdare invece in una società storicamente carica di tradizioni calcistiche nonchè rispettata e tutelata a livello federale, che gli avrebbe assicurato un futuro anche quando Toni appenderà le scarpe al chiodo ?
 Con un professionista non si possono impostare discorsi di mero attaccamento alla squadra.  I calciatori sono professionisti che vendono al miglior offerente la merce di cui dispongono: i propri piedi !!!
Se così fosse, se per puro attaccamento un professionista dovesse rimanere legato alla società che lo ha lanciato (e non solo in campo calcistico), sicuramente molti campioni sarebbero rimasti nell'ombra a concludere la propria carriera in un campetto di periferia !!!
Esempi simili ne posso citare a centinaia.  Prendi l'esempio più eclatante: Maradona ai tempi di Ferlaino !!!

Offline Templare

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Re: dolce e amaro
« Risposta #3 il: 01 Maggio 2006, 11:25:39 am »
Citazione da: tomsriver
...Per puro attaccamento rimanere legato al Palermo, la cui gestione societaria approssimativa (per non dire dilettantistica)...
Citazione


Così mandi all'aria un ragionamento su cui si può anche discutere. Vabbene che fra qualche mese ci sarà il derby, ma parlare di gestione dilettantistica per il Palermo ce ne vuole. Sicuramente tutto é perfettibile, ma certe considerazioni da chi tiene in società il padrino Lo Monaco, please...

Per il resto del tuo messaggio posso risponderti con le parole di ieri pomeriggio di Toni nell'intervista poi andata alla DS. Il giornalista, non palermitano, gli chiede se lui non sente di avere almeno un 5% di responsabilità nella faccenda del trasferimento e Luha risponde seccamente di no. A Toni non passa minimamente per la testa che se diventi l'idolo della gente, al punto che si fanno i cori solo per te, se te ne vai come un ladro, in quella maniera, più di uno può restarci maluccio. Quei fischi di ieri sono stati la cosa più vera in una giornata di calcio in cui si sono viste e sentite cose squallide, Siena-Juventus su tutto.

Al di là di Toni vorrei ogni domenica un pubblico come quello di ieri. Se il Palermo ha vinto é stato soltanto perchè la gente ha fatto diventare importante una partita inutile, almeno per la nostra classifica, altrimenti sai che spettacolino. Abbiamo stonato Toni e tutta la Fiorentina, il prossimo anno facciamolo ogni domenica con Juventus, Ascoli, Roma, Atalanta, Milan e compagnia bella.




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Offline Sergio

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dolce e amaro
« Risposta #4 il: 01 Maggio 2006, 03:36:33 pm »
Citazione
non condivido questo atteggiamento dei tifosi riguardo ai giocatori che per "il vil denaro" abbandonano la squadra che li ha allevati e lanciati.
.
Toni non è l'unico ex che cala alla Favorita. La maggior parte degli ex rosanero che tornano a Palermo ricevono solamente applausi. Tutti gli altri, spallucce! Solo Toni però riceve caterve di fischi e pernacchie da un pubblico che ha saputo riserbare indifferenza persino a Mascara in casacca rossazzurra. Toni è l'unico ex rosanero che la folla si sente in diritto di fischiare. Fischi che provengono dal profondo del cuore, non per una scelta irriconoscente del giocatore ma per un oltraggio subito. E' come se tua ragazza, preferendoti ad un altro, ti mollasse sputandoti direttamente in faccia, pittosto che spiegarti chiaramente e serenamente le sue ragioni. Tutti possono andar via da Palermo se in altri luoghi si troveranno meglio. Ma almeno che si saluti educatamente e che non si lasci intendere all'opinione nazionale che qui a Palermo c'era la malaria ed un popolo di appestati.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline turiddu

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troppa importanza
« Risposta #5 il: 01 Maggio 2006, 05:06:35 pm »
Se ne stà dando troppa di importanza a Toni e a questa situazione, è questo quello che penso Templare.
Anche io ci sono rimasto male per l'atteggiamento e l'ambiguità mostrata da Toni in tutta la vicenda che ne ha accompagnato il suo passaggio alla Fiorentina: quello che dici tu è tutto vero.
E' vero anche che Zamparini ha ammesso le sue e non tutte le responsabilità, ma certamente anche lui ha delle colpe, se non altro nel non aver più creduto ad un Toni prossimo ai 30 anni in grado di continuare a fare la differenza. In fondo anche lui ha dato il suo benestare alla cessione per una questione di interessi, non ritenendo conveniente spendere altri soldi per Toni.
Ripeto a scanso di equivoci che concordo sul fatto che Toni voleva andare per tutti i motivi da te citati, ma rimane il fatto che queste cose si fanno in due.
L'unica cosa che rimprovero a Toni è quella di non aver detto una parola... e questo è dispiaciuto molto anche a me.
Detto questo, rimando dell'idea che tutto questo accanimento, assolutamente leggittimo sia chiaro,a me sembra eccessivo anche perchè mi sembra di dover dare importanza oltre misura a Toni: "io stà soddisfazioni un cià vuogghiu rari".
Concordo infine che i fischi vadano distribuiti equamente a tutti, e qualche fischio lo meriterebbe pure la società.
salutamu.