Autore Topic: Punto 2: la comunicazione  (Letto 1260 volte)

Offline Templare

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Punto 2: la comunicazione
« il: 20 Ottobre 2020, 09:20:38 pm »
Ho appena finito di seguire Mirri rispondere alle domande fatte dalla gente e moderate dai “soci” di Amici Rosanero. Il postulato base è che a Mirri non piace apparire ed era lì e non ad una conferenza stampa con giornalisti, perché comunque credeva fosse diritto dei tifosi avere risposte sul momento attuale. Chapeau.

Le domande scomode ci sono state, roba che Zamparini si sarebbe alzato e, dopo avere dato del cialtrone e del poveraccio all’interlocutore, sarebbe andato via sbattendo la porta. Mirri ha risposto in maniera talvolta convincente, talvolta meno. Per esempio non credo minimamente che lui non metta o abbia mai messo parola sull’acquisto di un giocatore piuttosto che un altro. Credo piuttosto che lo faccia in maniera molto intelligente, certo non andando sulla prima radio a sputtanare DS o allenatore.

Le idee su stadio di proprietà e centro sportivo sono sempre vive e Mirri considera entrambi più importanti di una promozione. Concordo.

Interessante invece la risposta sul perché il Palermo non si allena più al Tenente Onorato: in pratica si sarebbe passati dalla struttura regalata a Zamparini al ministero della Difesa che avrebbe chiesto a Mirri di rifare la pista di atletica per 480000 euro concedendo il campo annualmente, senza alcuna concessione a lungo termine. Inaccettabile fosse così, credibilissimo, ma abbiamo sentito una sola campana.

Sono contento che Mirri abbia parlato, sfatando alcuni miti che circolano in città un po’ per ignoranza, un po’ perché gli strisciati continuano ad esistere. Per esempio i 6 milioni di budget, che era chiaro a chi ha un minimo di sale in zucca fossero stati stanziati per coprire l’intera stagione e la gente un po’ così, un po’ juventina, “pensava” fossero per la sola campagna acquisti... povero mondo...

Bene. Uno dei punti che avevo indicato come carenti è stato dignitosamente, ma non totalmente, coperto. Servirebbe adesso sentire Sagramola e sentire da lui le risposte sull’aspetto tecnico che Mirri, per rispetto delle competenze a suo dire, ha solamente abbozzato o evitato di dare. Nel frattempo vediamo di prenderci i tre punti domani pomeriggio.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re:Punto 2: la comunicazione
« Risposta #1 il: 20 Ottobre 2020, 10:33:19 pm »
Servirebbe adesso sentire Sagramola e sentire da lui le risposte sull’aspetto tecnico che Mirri, per rispetto delle competenze a suo dire, ha solamente abbozzato o evitato di dare. Nel frattempo vediamo di prenderci i tre punti domani pomeriggio.

Io rimango convintissimo della bontà della rosa. Per me i problemi sono tattici, probabilmente il modulo tipo di Boscaglia mal si adatta questa squadra e che un 4-3-3 risolverebbe tanti problemi (che poi è l'unico modulo che ha fruttato un punto). L'altra lacuna, ma ancora è tutta da dimostrare, è che Boscaglia possa essersi fossilizzato sulla scelta dei titolari (ma in questo caso parlerei di NON scelta). Gli impegni ravvicinati e un turn over necessario non schiariranno i dubbi, (oppure li certifichranno se dovessimo assistere all'ennesima esclusione). Certo, al punto in cui siamo, e con due avversari difficilissimi all'orizzonte come Turris e Catanzaro, bisogna assolutamente evitare altri scivoloni, perchè ne verrebbe fuori una polveriera ingestibile (che già comunque comincia ad esserlo).
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO