Autore Topic: La squadra che non c'era adesso c'è.  (Letto 4884 volte)

Offline Aldo

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La squadra che non c'era adesso c'è.
« il: 03 Agosto 2022, 08:30:02 pm »
E' arrivata la conferma ufficiale!

Il Presidente federale ha ammesso il Catania in sovrannumero al prossimo campionato di serie D, adesso occorrerà solo completare l'iscrizione.

Così, 117 giorni dopo, la squadra che non c'è finisce di (non) esistere al suo posto torna in vita il Catania.

Cominceremo dalla serie D, ma questo è secondario, l'importante era tornare ad esistere.

Il futuro sembra essere roseo. In questi primi 50 giorni di esistenza la società mi/ci ha meravigliato non per gli effetti speciali o le dichiarazioni roboanti, ma per la serietà e la professionalità che stanno dimostrando ogni giorno di più.

La strada della risalita non sarà lastricata di petali di rosa, ma sarà dura, impervia e piena di ostacoli, ma noi ce la faremo.

In bocca al lupo Catania, che gli dei del calcio ti siano propizi!
« Ultima modifica: 03 Agosto 2022, 08:33:13 pm da Aldo »
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Offline vasco

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #1 il: 05 Agosto 2022, 02:51:38 pm »

Il Presidente federale ha ammesso il Catania in sovrannumero al prossimo campionato di serie D, adesso occorrerà solo completare l'iscrizione.



La strada della risalita non sarà lastricata di petali di rosa, ma sarà dura, impervia e piena di ostacoli, ma noi ce la faremo.

In bocca al lupo Catania, che gli dei del calcio ti siano propizi!

Grazie Aldo per aver aperto la nuova discussione e naturalmente mi associo al tuo augurio.

Le difficoltà, lo sappiamo, fanno parte dello sport (di qualunque sport) e non c'è santo che tenga.
Quello che fa ben sperare è la composizione della parte dirigenziale e tecnica della società, formate da persone competenti e con grande esperienza nella categoria.
Se sapranno cogliere l'occasione che è stata loro offerta, potranno crescere insieme al Catania.



Offline Aldo

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #2 il: 18 Maggio 2023, 07:17:03 pm »
Il primo ostacolo è stato già messo alle spalle, il secondo è un poco più alto, ma ........... NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA e SIAMO FIGLI DEL VULCANO CON LA LAVA NELLE VENE!

FOZZA CATANIA!
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Offline vasco

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #3 il: 21 Maggio 2023, 09:38:48 pm »
Sembra che sia trascorso un tempo lunghissimo da quel 3 agosto, quando è stata accolta la domanda di iscrizione al campionato di serie D avanzata dalla nuova società. Eppure sono passati poco più di 9 mesi, vissuti calcisticamente con il fiato sospeso.

Prima per capire se sarebbe stata allestita dalla nuova dirigenza una squadra vermente competitiva. Poi per la curiosità di vedere la squadra - composta da giocatori sconosciuti da chi non segue attentamente il calcio "minore" -  in campo contro avversari veri di categoria. Ed infine per l'attesa della promozione matematica.
Altri traguardi non erano all'orizzonte e le partite perse nel mese di maggio nulla tolgono all'annata sportiva del Catania.

Ora altri traguardi attendono il Catania. Altri ostacoli difficili da superare tanto quanto quelli dell'anno appena trascorso, quando presi dall'entusiasmo per le ripetute vittorie, si sono dimenticate le difficoltà di partenza e si è parlato di "dominio" e di superiorità.

Io sono del parere che la superiorità non era scritta da nessuna parte all'inizio della stagione. Quante volte si sono viste squadre composte da giocatori tecnicamente forti fallire miseramente, soccombere di fronte all'agonismo e alla determinazione degli avversari.
Il merito di ciò va dato ai giocatori, ma soprattutto a Giovanni Ferraro, che ha saputo trasmettere l'atteggiamento e la mentalità giusta per uscire, alla fine (e solo alla fine) da dominatori.
A mio parere Ferraro meritava (meriterebbe?) di continuare l'avventura con il Catania anche in serie C. Un tecnico bravo il suo mestiere lo sa fare in qualunque serie.

Comnque, non ci vorrà molto per vedere la squadra che sarà.   

Offline bua

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #4 il: 12 Giugno 2023, 03:09:26 pm »
Cambio denominazione in Catania Football Club, con la scusa di prospettive di internazionalizzazione del marchio.
Capisco, ma è una scelta che non mi entusiasma perché scorrelata dalla nostra tradizione.
Non ho corre tradurre in inglese Club Calcio per avere un marchio spendibile fuori dalle mura cittadine, basti pensare al Napoli...
Comunque è sempre una scelta reversibile, non è la prima volta che cambiamo denominazione.

Offline vasco

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #5 il: 14 Giugno 2023, 12:27:42 pm »
Il nuovo corso del Catania, una volta chiusa la vicenda del Catania 1946, va accettato in toto. Anche in quelle novità che sembrano scollate dalla nostra tradizione. Certamente una prospettiva di "internazionalizzazione" del marchio è strettamente dipendente dai risultati sportivi e quindi dal "progetto" che la proprietà ha in testa.
Direi, a prima vista, che il cambio di denominazione è un buon segno, indice di una visione di futuro. Naturalmente tutto dovrà fare i conti con il campo di gioco e con la forma sferica del pallone.

Offline vasco

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #6 il: 30 Giugno 2023, 01:24:55 pm »
Teoricamente oggi è l’ultimo giorno della stagione 2022-23. Una stagione che ha visto la rinascita del Catania e l’inizio del nuovo corso sportivo.

Da domani inizia la nuova stagione 23-24: si potrà definire la composizione delle squadre col deposito dei contratti dei nuovi giocatori, in attesa che si avviino i ritiri per preparare il prossimo campionato.

Sono molto curioso di capire se il Catania ha tratto vantaggio dalla vittoria anticipata del campionato di serie D. Dopo aver scelto il nuovo allenatore Tabbiani - che non conosco se non per aver letto ciò che si trova in rete su di lui - la dirigenza dovrà dimostrare la sua capacità di programmazione e la sua sapienza tecnica, acquistando fin da subito giocatori idonei al tipo di gioco preferito dal nuovo mister.

Spero che l’incontro di questi giorni fra la dirigenza e Tabbiani non sia stato effettivamente il primo in cui hanno parlato di questioni tecniche, di giocatori, di impostazione del lavoro preparatorio per la prossima stagione sportiva.

Infatti, se è vero quello che si legge in giro circa le squadre messe in campo dal nuovo allenatore, occorrerà prima di tutto un’ottima preparazione atletica, per evitare di ritrovarsi senza condizione dopo gennaio, nel momento decisivo della stagione. E ovviamente anche i giocatori che comporranno la rosa della squadra dovranno essere idonei a tradurre in campo le indicazioni dell’allenatore.

In questi giorni ci siamo arrovellati per capire cosa volesse dire “sostenibilità”. A pensarci bene però il calcio è fatto sempre di elementi semplici ed essenziali, che però vanno curati con grande rigore e serietà. Solo così arrivano i risultati; e solo dopo si possono sviluppare tutte le teorie e le discussioni.

Online Giovanni (Roma)

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #7 il: 28 Luglio 2023, 09:17:25 pm »
Squadra in ritiro precampionato con 17 unità (più ragazzini vari). Sono convinto che questi siano ragazzi che possono dire la loro nel prossimo campionato di serie C... ma ammetto che mi sarei aspettato un organico più completo.
Non capisco se questa è considerata l'ossatura della squadra titolare oppure se la società ritiene che siano necessari inserimenti di alto livello... insomma dei titolari!
Aspettiamo... Fozza Catania

Offline bua

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #8 il: 31 Luglio 2023, 10:12:44 am »
Anche io sono fiducioso ma non si può non sottolineare alcuni errori.
La scelta del ritiro low-cost a Zafferana, a costante contatto con i tifosi e con temperature a tratti altissime.
Intendiamnoci, è chiaro che non significa che non ci sia budget, ma solo che si è scelto di risparmiare lì piuttosto che altrove, tuttavia io avrei fatto un ritiro lontano in altura, anche per poter fare qualche amichevole di livello, ma pare che questa abitudine si sia persa già da diversi anni e non ne capisco il motivo. Poi ci sarebbe stato tempo di entrare in contatto con la tifoseria al rientro in sede.
L'organico inoltre è considerevolemnte incompleto perché sicuramente mancano portiere e attaccante titolare, ma anche almeno due difensori.
Sono comunque certo che faremo un campionato di vertice, ma mi aspetto un ritardo di preparazione e di aoorbimento dei meccanismi di gioco, uno svantaggio che non mi sarei permesso.

Offline bua

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #9 il: 05 Agosto 2023, 12:04:03 am »
Devo dire che dopo la presentazione di Lodi le perplessità sull'operato della società continuano a crescere, sia sul piano tecnico che, soprattutto, su quello strategico.
A parte che in tre quarti d'ora di conferenza stampa non si è capito il ruolo che ricoprirà Lodi, cioè come figurerà nell'organigramma (forse stagista di Orazio Russo?), ma questa è la cosa meno importante.

La cosa importante sono le contraddizioni che emergono sempre più chiaramente.
Sono ancora fiducioso sul fatto che faremo un campionato di vertice, ma se a un mese dall'inizio del campionato ci sono ancora 6-7 slot della lista di tesserati da riempire, si è lavorato per quasi una settimana a temperature torride per risparmiare sulle spese di ritiro e non si è ancora scesi in campo per un amichevole nemmeno contro i camerieri dell'albergo, forse unico caso fra i professionisti, è logico aspettarsi una partenza ad handicap che, se ci dovesse essere un altro Catanzaro (o un altro Crotone) potrebbe compromettere prima del tempo l'ambizione al primo posto.
Considerato che non ci sono precedenti di doppio salto dalla D alla B nel nostro girone, che mi risulti, non mi scandalizzo se si sta pensando di costruire una squadra da B in due anni, ma andrebbe detto chiaro e tondo, o almeno non andrebbe detto che un eventuale secondo posto sarebbe un fallimento.
Va benissimo aspettare il cadavere della Reggina o di chi  per lei per non pagare inutilmente un cartellino e non farsi prendere per il collo perché si sa che c'è una certa disponibilità economica, ma tutto ciò va conciliato con le esigenze tecniche di una squadra professionistica.

Sul piano strategico vedo invece contraddizioni più gravi.
Mi parli di stadio nuovo (anche se è lapalissiano che non è affatto un progetto a breve termine) e di valorizzazione del "Massimino" e del quartiere che lo ospita e poi mi vieni a dire che non sai se sei in grado di gestire un impianto del genere e devi riflettere se prenderti o meno quest'onere.

Mi parli di centro sportivo a undici campi e poi mi vieni a dire che la prima squadra si allenerà fra stadio e Cibalino (che non è regolamentare).
Improvvisamente scopri che allenarti sul campo dove giochi è un valore aggiunto, peccato che già oltre trent'anni fa si è abbandonata questa strada per non martoriare il manto erboso.
Poi, capisco che non sia semplice individuare una location adatta per il centro sportivo, ma il territorio quello è, nulla si crea e nulla si distrugge, quindi in un anno dovresti avere le idee chiare, perché basta Google Maps per vedere dove c'è spazio e dove no.
Che sia un investimento oneroso è evidente ma il businness plan lo hai fatto tu.

Se Grella non riesce a stare dietro a tutto è bene che valuti di rimpinguare la compagine societaria con gente esperta e capace di aiutarlo.
Già dice che non dorme la notte per il Catania citando, spero inconsapevolmente, Lo Monaco, non vorrei che finisse per riproporre un modello di gestione  anacronistico che non può più funzionare.

Ripeto, sono contraddizioni evidenti, non voglio sentirmi dire che sono una cucca o che rischiamo di farli scappare perché se vogliono fare investimenti per decine di milioni non se ne vanno certo perché io o un giornalista chiede lumi su dichiarazioni non coerenti fra loro e contraddette dai fatti.


Offline garreccio

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #10 il: 20 Agosto 2023, 01:53:27 pm »
È arrivato anche Di Carmine. E con Marsura e Chiricò è un attacco che farebbe gola a squadre di B.
La parola al campo ma, francamente, mi sembra un mercato di ottimo livello

Offline bua

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #11 il: 20 Agosto 2023, 03:01:34 pm »
È arrivato anche Di Carmine. E con Marsura e Chiricò è un attacco che farebbe gola a squadre di B.
La parola al campo ma, francamente, mi sembra un mercato di ottimo livello

Non entro nel merito della scelta dei giocatori perché seguo solo il Catania, quindi conosco solo gli ex rossazzurri e qualche avversario ricorrente.

Ho però delle perplessità sono nei tempi. Capisco la difficoltà nel rifondare una rosa, tuttavia se si dichiara di puntare al primo posto non si può arrivare incompleti in alcuni ruoli chiave a 10 giorni dall'esordio, soprattutto con un allenatore che si dice richieda molto lavoro.
Stesso discorso per il ritiro a temperature elevatissime e prevedibili. Se ci sarù una lepre come negli scorsi anni non potremo starle dietro, temo.

Se l'obiettivo sono i play-off invece tutto torna. Se il piano è la promozione in due anni ancor di più.

Ma l'obiettivo dichiarato è la promozione diretta, impresa mai riuscita ad una matricola da quando è stata cancellata la C2.

Detto questo non vedo l'ora di rinnovare il mio abbonamento.

Online Giovanni (Roma)

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #12 il: 21 Agosto 2023, 06:34:33 pm »
Tra due settimane inizia il campionato e abbiamo ormai 23 giocatori in organico, secondo me ci saranno ancora degli aggiustamenti fini ma credo che questo sia a grandi linee l'organico per questo campionato, non mi pare un organico che possa certo ammazzare il campionato ma può fare la sua parte e poi ovviamente dipende anche da cosa faranno le altre.
Non conosco le regole (Aldo verrà in aiuto?) sulla composizione delle liste per capire quante slot abbiamo ancora a disposizione considerato che almeno numericamente serve un altro difensore, che sappia fare il terzino destro, e un centrocampista, diciamo una mezzala, un terzo portiere...mentre c'è un certo surplus di giovinastri in attacco e forse sarebbe opportuno pensare di mandarne almeno uno a giocare altrove.
Non conosco questo mister (se qualcuno sa come ha fatto giocare le sue squadre in passato...) e quindi non so bene che squadra vedremo in campo considerato che di fatto non sono state effettuate amichevole significative, l'organico è abbastanza versatile per giocare con diversi moduli, vedremo alla prima partita che per altro è decisamente impegnativa almeno sulla carta, non è certo un inizio in discesa.
Se ricordo bene oggi era prevista la conferenza stampa per la presentazione degli abbonamenti, non ho ancora visto nulla...vedremo cosa hanno pensato!

Da una parte non vedo l'ora che inizii ... dall'altra capisco che il catania ha bisogno di tempo (e questo ammetto mi sorprende un poco) e che il lavoro di queste due settimane sarà molto importante per passare dai singoli ad una squadra.

Fozza Catania

Offline vasco

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #13 il: 22 Agosto 2023, 10:23:25 pm »
Il Catania ha quasi concluso la prima fase di questa stagione sportiva, quella estiva (iscrizione, scelte tecniche, preparazione campagna abbonamenti); dal 1° settembre partirà la seconda fase, quella del girone d’andata del campionato. Quindi è il momento giusto per fare qualche considerazione.

Le scelte tecniche. La società poteva percorrere due strade: confermare il tecnico della promozione e l’ossatura della squadra che aveva vinto il campionato, seguendo il vecchio adagio “squadra che vince non si cambia”, provvedendo a rinforzarla con giocatori di categoria per darle la solidità necessaria per affrontare le battaglie della serie C. Oppure, com’è stato fatto, rivoluzionare tutto, cambiando sostanzialmente tutta la squadra e affidandola ad un nuovo tecnico. E su questo rilevo una notevole, a mio avviso, incoerenza. Il capovolgimento dei criteri di scelta rispetto a quelli dello scorso anno: non più un tecnico esperto, ma uno “sconosciuto” ai più, privo di solide esperienze nella categoria, fautore del “giochismo” di zemaniana memoria. Se questa è stata la strada intrapresa, doveva essere logica conseguenza che la squadra fosse composta per lo più da giovani, anche inesperti, ma bravi tecnicamente, entusiasti, desiderosi di affermarsi e soprattutto disponibili a correre più degli altri. Il “giochismo” infatti, per essere efficace, necessita di continuo movimento senza palla, secondo ben precisi criteri dettati dall’allenatore. Invece ecco un’altra incoerenza: sono stati ingaggiati ottimi (secondo il giudizio di chi conosce i campionati minori e stando alle notizie reperibili on line) giocatori di categoria o anche di categoria superiore, spesso già nel pieno della maturità sportiva e avanti con gli anni, portatori di un bagaglio tecnico e di un modo di stare in campo consolidato. Quanto saranno in grado (o vorranno) adattarsi alle esigenze del “giochismo” di Tabbiani? Lo vedremo presto. Così come vedremo se e come Tabbiani saprà affrontare le inevitabili difficoltà che si presenteranno nel corso della stagione.

La preparazione. La scelta di rimanere in Sicilia, al caldo, sembrerebbe contraria a quei vecchi principi della preparazione atletica che prevedeva allenarsi in luoghi freschi situati in altura. Oggi, però, sembra che i criteri della preparazione siano cambiati e anche i grandi club preparano la stagione nei loro centri sportivi a livello del mare e al caldo o, peggio ancora, affrontando tournée e viaggi in altri continenti. Vedremo come correrà la squadra del Catania nel corso del campionato, specie nel girone di ritorno, quando, secondo tradizione, si decideranno le sorti della stagione.

La campagna abbonamenti. A mio giudizio ben impostata quanto ai prezzi, con un inevitabile malcontento di chi non ha lo stesso posto dello scorso anno; ma con il restyling dello stadio era inevitabile. Comunque, a prescindere da ciò i 7.500 abbonamenti sottoscritti dalle 09:00 alle 19:00 di oggi testimoniano lo sconfinato amore che hanno i tifosi per la squadra del Catania.

Lascio per ultimo quello che è stato il primo atto della nuova stagione: l’iscrizione al campionato di serie C. Avvenuta senza alcun patema d’animo dopo 8 anni di incertezze e di sofferenze. Merito del presidente Pelligra. Ora anche quell’oscuro concetto della “sostenibilità” su cui si è discusso tanto a giugno, sembra acquisire maggiore chiarezza: spendere i soldi senza buttarli al vento, in modo da non compromettere il futuro. Bene quindi, a mio parere, i segnali che ha dato il Presidente di non essere disposto a fare la parte dell’entusiasta (e un poco tonto) “zio d’America” da spennare: a partire dal Bando per lo Stadio per continuare con gli investimenti immobiliari nelle nuove strutture sportive.

Auguriamoci, per noi tifosi, le migliori cose. Sempre e comunque...

FORZA CATANIA


Offline bua

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Re:La squadra che non c'era adesso c'è.
« Risposta #14 il: 23 Agosto 2023, 09:17:56 am »
Vasco, concordo con te, eccetto per i prezzi della campagna abbonamenti: sono spropositati, specie per le tribune, e maggiori di quelli di molte altre piazze. Tutto al netto delle due partite in più. Inoltre Carra aveva detto che non sarebbero stati ritoccati di molto.
Si è un po' sfruttata la nostra passione, e questo non fa onore alla società che ha una grande disponibilità economica. Non basta promettere "un omaggio" da ricevere chissà quando.
Inoltre la società è reponsabile dei terzi cui affida certi servizi e i bachi segnalati per alcune operazioni come l'acquisto multiplo da parte dello stesso utente o la mappa che non corrispondeva al settore prescelto sono gravi. Per un informatico sarebbe stato facile anche aggiungere una modalità per permettere anche a chi ha figli under  12 di fare l'abbonamento online, invece di costringere ad andare ai botteghini, per di più con solo due sportelli operativi.

Inoltre ci sono altre scelte poco opportune anche se leggittime.
La prima è di tenere in organigramma una persona che è prossima ad una condanna penale per le vicende di Pulvirenti, e la seconda è ostentare i rapporti di sponsorizzazione con chi aveva assunto un certo Impellizzeri.

Sul piano tecnico non metto bocca, ma mi pare evidente che manchino alcune alternative e ribadisco che la strategia sembra da piano biennale e non da "il secondo posto sarebbe un fallimento".
L'errore sulla preparazione a temperature per una settimana oltre i 30 gradi anche di notte è figlio della scelta di risparmiare.
Il campionato è lungo, quindi sarà un rischio calcolato, ma mi aspettavo qualcosa di diverso.

Suggerirei infine di far disputare anche gli allenamenti congiunti con la maglia ufficiale (a proposito, complimenti al markettaro che ha scelto di farla presentare prima che fosse disponibile  per la vendita, Rinasccente compresa, nonostante gli addobbi in vetrina) in modo che i giocatori si ricordino che certe malacumpasse senza precedenti, anche se non rimangono negli almanacchi, non possono permettersele.

Sono contentto di avere una società solida, ma lo stile non è solo vestirsi bene quando si incontrano i giornalisti.
Vedo che molti reagiscono male quando si pone l'accento su queste evidenti contraddizioni e questo è preoccupante in ottica di una crescita generale.

Faremo comunque un campionato di vertice, anche se penso che soffriremo nella prima parte di stagione.
« Ultima modifica: 23 Agosto 2023, 09:21:50 am da bua »