Autore Topic: La festa juventina  (Letto 3280 volte)

Offline Sergio

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La festa juventina
« il: 13 Maggio 2012, 05:38:38 pm »
Uno scudetto vinto (uno, si fa per dire), uno stadio in festa, un capitano da sempre amato e stimato che a testa alta e con passo orgoglioso esce dal campo tra il tripudio generale, un intera tifoseria a lui protesa in doverosa standing ovation e con lacrime che scivolano giù fiere e copiose. Giri di campo e applausi a non finire; ed ancora gioie e lacrime che scorrono fuori in un unico rigurgito. =D>
Chissà quando (e se mai) noi Siciliani, di qua e di la dell’Isola, vivremo simili emozioni? 8-)
« Ultima modifica: 13 Maggio 2012, 06:04:29 pm da Sergio »
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Offline Templare

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Re:La festa juventina
« Risposta #1 il: 13 Maggio 2012, 05:52:38 pm »
Uno scudetto vinto (uno, si fa per dire), uno stadio in festa, un capitano da sempre amato e stimato che a testa alta e con passo orgoglioso esce dal campo tra il tripudio generale, un intera tifoseria a lui protesa in doverosa standing ovation e con lacrime che scivolano giù fiere e copiose. Giri di campo e applausi a non finire; ed ancora gioie e lacrime che scorgono fuori in un unico rigurgito. =D>
Chissà quando (e se mai) noi Siciliani, di qua e di la dell’Isola, vivremo simili emozioni? 8-)

La mia considerazione su questo gioioso momento che dalle Alpi arriva fin sotto gli Erei: sono solo juventini di M.E.R.D.A.
E più a Sud si scende, più aumenta il feto. Sarà il caldo.

p.s. a Termini Imerese non riescono a dormire al pensiero che questa sia stata l'ultima partita di Del Piero.
p.s.2 l'ho capito benissimo il senso del tuo discorso, ma proprio è più forte di me. Io questa razza immonda la voglio vedere (sportivamente) soffrire e piangere.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re:La festa juventina
« Risposta #2 il: 13 Maggio 2012, 06:07:39 pm »
p.s.2 l'ho capito benissimo il senso del tuo discorso, ma proprio è più forte di me. Io questa razza immonda la voglio vedere (sportivamente) soffrire e piangere.

Effettivamente sei andato off topic. ::)
Commentando il tuo intervento posso dire che noi Siciliani avremmo un grande mezzo di rivalsa: non comprare più macchine fiat. Del resto il rapporto qualità prezzo non è certo il top, c’è molto meglio in giro se si guarda alle auto estere. Io sono stato sempre un estimatore delle Ford e posso dire che è tutto un altro pianeta.
Si diceva: potremmo rivalerci non comprando più macchine fiat (immagina che danni nel tempo) ma sicuramente noi Siciliani non siamo capaci di così netta comunione d’intenti.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline cantarutti72

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Re:La festa juventina
« Risposta #3 il: 13 Maggio 2012, 08:10:58 pm »
Uno scudetto vinto (uno, si fa per dire), uno stadio in festa, un capitano da sempre amato e stimato che a testa alta e con passo orgoglioso esce dal campo tra il tripudio generale, un intera tifoseria a lui protesa in doverosa standing ovation e con lacrime che scivolano giù fiere e copiose. Giri di campo e applausi a non finire; ed ancora gioie e lacrime che scorrono fuori in un unico rigurgito. =D>
Chissà quando (e se mai) noi Siciliani, di qua e di la dell’Isola, vivremo simili emozioni? 8-)

caro Sergio, il mondo va così male, perchè si ragiona in termini assoluti e non relativi.
Quanto hanno fatto Palermo e Catania in questi anni, considerando le difficoltà ambientali ed i limiti economici delle rispettive dirigenze, non equivale a cinque scudetti e tre coppe dei campioni della Juventus? 
Ovvero, all'inverso, quanto ha sperperato la Juve in questi anni (e parlo solo di giocatori, non dello Stadium costato 105 milioni, alla faccia della recessione che vale solo per gli operai Fiat >:(...) con cui ha raccolto uno scudettino quest'anno e dei piazzamenti insignificanti, non corrisponde in proporzione ad una retrocessione in lega pro delle nostre squadre isolane?

Non ce l'abbiano a male gli juventini, il mio discorso è rivolto anche alle altre dirigenze "strisciate".

"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline Sergio

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Re:La festa juventina
« Risposta #4 il: 13 Maggio 2012, 09:17:25 pm »
Caro Cantarutti: Il ragionamento è sano ma parte dal presupposto che noi dovremmo godere in proporzione dei nostri limiti. Uno scudetto strisciato equivale alla nostra salvezza. Un posticino per noi in Europa, è l’equivalente della coppa con le orecchie da mettere in bacheca a Torino o a Milano.
Io però oggi mi sono lasciato trascinare dalle lacrime dei tifosi, messe in primo piano da sky. Sono lacrime irrazionali, lacrime di passioni, lacrime di tifosi che hanno i nostri stessi sentimenti che è l’attaccamento alla maglia, povera o gloriosa che sia: sporca di illeciti e intrallazzi vari, come quella della juve, oppure misera e disonorata come lo sono state le nostre ma questi sono aspetti su cui il tifoso si mostra assolutamente refrattario.
Per tornare ai fatti d’oggi, magari il Catania ha fatto un campionato migliore del nostro e sotto il vulcano, pur con la dipartita di Lo Monaco e l’altra probabilissima di Montella, si guarda in maniera più serena al prossimo futuro. A Palermo, a parte l’illusoria vittoria contro l’Inter ad inizio torneo, tutto il resto del campionato è stato vissuto con un profondo senso d’impotenza. Milan, Juve, Napoli, Roma, Catania, chi più chi meno, con noi hanno maramaldeggiato. Novara, Cesena, da tempo retrocesse, con noi sono apparse dei giganti. Insomma, un campionato deprimente, avarissimo di soddisfazioni.
Le facce piangenti dei tifosi juventini ripresi oggi da sky, sono in perfetta antitesi con le facce dei tifosi rosanero se fossero state riprese anch’esse in quei particolari momenti testè descritti. Ecco perché mi hanno particolarmente colpito ed ho voluto esprimere le sensazioni provate. Probabilmente il 29 maggio 2004 è stato l’apice più alto raggiunto dal tifoso rosanero in termini di emozioni vissute. Una volta nella vita e bisognerà pure accontentarsi.  8-)
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Offline GASPARE

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Re:La festa juventina
« Risposta #5 il: 14 Maggio 2012, 09:12:20 am »
La mia considerazione su questo gioioso momento che dalle Alpi arriva fin sotto gli Erei: sono solo juventini di M.E.R.D.A.
E più a Sud si scende, più aumenta il feto. Sarà il caldo.

p.s. a Termini Imerese non riescono a dormire al pensiero che questa sia stata l'ultima partita di Del Piero.
p.s.2 l'ho capito benissimo il senso del tuo discorso, ma proprio è più forte di me. Io questa razza immonda la voglio vedere (sportivamente) soffrire e piangere.

 =D> =D> ...quoto e straquoto...  =D> =D>

La cosa migliore l'ha detta il grande Zeman...30 scudetti!?...forse non sono nemmeno 28!!

Vergognosi...altro che lacrime commoventi!
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline marco-69

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Re:La festa juventina
« Risposta #6 il: 14 Maggio 2012, 02:56:35 pm »
La mia considerazione su questo gioioso momento che dalle Alpi arriva fin sotto gli Erei: sono solo juventini di M.E.R.D.A.
E più a Sud si scende, più aumenta il feto. Sarà il caldo.

p.s. a Termini Imerese non riescono a dormire al pensiero che questa sia stata l'ultima partita di Del Piero.
p.s.2 l'ho capito benissimo il senso del tuo discorso, ma proprio è più forte di me. Io questa razza immonda la voglio vedere (sportivamente) soffrire e piangere.


Amen

 =D>

Offline GASPARE

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Re:La festa juventina
« Risposta #7 il: 14 Maggio 2012, 04:53:30 pm »
Quanti sono gli scudetti della Juventus? Io ne conto 22 o 23…“. Zdenek Zeman, allenatore del Pescara, interpellato in conferenza stampa, fa ironia sulla vicenda delle tre stelle bianconere. “Ognuno si può mettere quello che vuole, anch’io potrei mettermi due stelline. Gli juventini si sentono così, io di scudetti ne scriverei magari ventidue, ventitre“.

Grande Zdenek!!! ...come lo vorrei al posto dell'aereoplanino...di carta!
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline Sergio

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Re:La festa juventina
« Risposta #8 il: 14 Maggio 2012, 05:16:48 pm »
Rimane sempre il fatto che se fosse stata la nostra squadra a vincere un campionato con qualche intrallazzo, saremmo scesi ugualmente in piazza a festeggiare. Come pure ci teniamo ben stretta un vittoria quando l'arbitro in campo prende lucciole per lanterne e finisce poi per incidere in positivo sul risultato finale. Vorrei capire cosa c'entrano in tutto questo i tifosi. E nemmeno gli si può imputare di non provare orrore per i passati misfatti juventini, visto che gli scudetti che gli sono stati revocati, sono stati assegnati d'ufficio ad altri "ladri" di professione. Comunque non era questo il tempo (nè il topic) per indignarsi sui bari del calcio. La mia attenzione era stata destata da un evenienza in cui Moggi non c'entra nulla: PIANGERE DI GIOIA PER LA PROPRIA SQUADRA (un emozione probabilmente superiore al gol stesso) QUANDO TOCCHERà NUOVAMENTE A NOI?
Vabbè, na cosa difficile, u capivu! :^(
« Ultima modifica: 14 Maggio 2012, 05:18:41 pm da Sergio »
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Offline Templare

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Re:La festa juventina
« Risposta #9 il: 14 Maggio 2012, 08:05:24 pm »
Vorrei capire cosa c'entrano in tutto questo i tifosi.

Sergio, ma tu allo stadio quest'anno contro la juventus ci sei stato? Ma tu per la città o su FB li senti i tifosi di questa squadra? Il livore che hanno verso Palermo e il Palermo e l'arroganza con cui rivendicano 3 stelle, titoli revocati, giustizia vera, etc?

Lo ripeto, io gli juventini li voglio vedere piangere, possibilmente per una CL sfumata al 95esimo su gol in fuorigioco di sei metri.

Poi, per provare a rientrare in topic, mi tengo le lacrime dei 41000 di Roma il maggio scorso, una città colorata di rosanero. Noi oltre alla coppa Italia di serie C, abbiamo solo finali di coppa maggiore da ricordare, sempre con rammarico, ma non abbiamo mai rubato un titolo. E questo ci differenzia dai ladri in bianconero.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.