Autore Topic: La pagella  (Letto 903 volte)

Offline Templare

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La pagella
« il: 27 Marzo 2022, 06:01:18 pm »
Baldini: 0. Riesce ad insultare i giocatori sette giorni prima, dopo averla menata ancora una volta tirando fuori la triste e personale (almeno così dovrebbe essere) vicenda della disabilità in famiglia e a proporre oggi in campo i più impresentabili degli impresentabili, Pelagotti e Somma, che a Pagani ancora ringraziano. Non contento riesce a fare i cambi peggiori possibili inserendo Crivello (dopo aver perso palla ho capito subito che sarebbe stato rigore), fa uscire Soleri per il pigmeo, rimettendo fantasma Luperini in avanti per poi, dopo il 2-2 rimangiarsi tutto e fare entrare fantasma Fella al posto dello stesso Luperini e quindi, ciliegina sulla torta, fantasma Dall’Oglio. Insiste nel tenere fuori Silipo, che non potrà mai essere peggio di Fella o Dall’Oglio, insiste nel non schierare Buttaro al centro, dove invece ha fatto vedere le cose migliori, insiste nel dimenticare che Accardi può giocare benissimo in questa squadra a sinistra, al centro e a destra se i suoi competitors si chiamano Lancini, Somma, Giron e lo stesso Buttaro fuori ruolo. Se Baldini è stato dieci anni senza allenare ci sarà un perché.

Oggi il Palermo ha giocato contro una squadra di serie D, non ancora per classifica, ma sicuramente per tecnica individuale e qualità di schemi (inesistenti) ed è riuscito nell’impresa di prendere due gol. Anche i giocatori più tecnici, come Brunori e Valente, sembrano giocare più per sé stessi e per fare la giocata che al servizio della squadra.

In tre anni, mi sento di azzardare, forse l’unico allenatore che metteva la logica prima di tutto, pur con i suoi limiti, è stato Rosario Pergolizzi. Il resto tutti chiacchiere ed arroganza spicciola, talvolta camuffate da un velo di filosofia di basso livello.

La società, che non giudico per i limiti economici (che poi Mirri ci ha messo quasi dieci milioni di suo per un campionato di D e due di C, compreso un milione di pizzo alla FIGC per la nuova affiliazione), manca sicuramente a livello gestionale. Giusto che il presidente faccia il presidente e non scriva la formazione all’allenatore come si faceva prima, ma un minimo di presenza ci vuole.

Il mio chef ad ottobre voleva fare la carbonara con la panna, “perché agli Scozzesi piace così, se vuoi fare i soldi devi fare come dico io”. Io, Mirri della situazione, gli ho detto che i soldi non sono tutto nella vita e la carbonara lui la fa con l’uovo. Ecco, vorrei vedere Mirri che dice all’allenatore di turno: Silipo me lo devi valorizzare, perché ha le potenzialità per diventare un buon giocatore e dare veramente una mano al Palermo e se dico Silipo dico pure Buttaro, Soleri e qualche altro. Non credo che vada così, purtroppo.

Avanti con la prossima schifezza, galleggiando in una tinozza colma di rassegnazione.
« Ultima modifica: 27 Marzo 2022, 06:02:53 pm da Templare »
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re:La pagella
« Risposta #1 il: 27 Marzo 2022, 06:55:25 pm »
Da un po’ di tempo è uscito fuori una specie di sofisma (lo so, sto abusando di un termine forse un po’ troppo azzardato per applicarlo al calcio, sport di tecnica, forza fisica e agonismo che lasciano pochissimo spazio alla razionalità), inventato forse da qualche giornalista che si era ritrovato alla disperata ricerca di un perché, ragionevole e sensato, sul fatto che Silipo sia stato letteralmente tagliato fuori da questa squadra e, probabilmente, dopo ore di riflessioni e di ricerche andate a vuoto, si è inventato questa trovata: se quattro allenatori non lo hanno tenuto in conto, un motivo dovrà pur esserci. Il bello è che questo “sofisma”
 è piaciuto così tanto alla comunità social rosanero che parecchi tifosi l’hanno fatto loro e lo ripetono a mantra sebbene siano assolutamente incapaci di argomentare e non abbiano la più pallida idea di quali possano essere questi perché.
“Se quattro allenatori l’hanno bocciato ci sarà un perché!” Potrebbe sembrare logico come ragionamento ma poiché siamo teste pensanti e non miserevoli caproni, sarebbe opportuno indagare su quale sia questo perché, partendo però dall’irrinunciabile presupposto che Silipo è pagato per fare gli interessi del Palermo, è pagato per fare gol, è pagato per dribblare gli avversari , è pagato per mettere palle in area, pagato per calciare punizioni ed anche i corner. Di tutto il resto, a cominciare se al di fuori del momento in cui vige la competizione agonistica stia con le mani in tasca o si beve mezza birra, a noi tifosi, ma anche alla società, non ce ne può fregar de meno. Silipo non deve piacere, non deve apparire, non deve fare il filantropo, Silipo deve solo fare il suo dovere di calciatore e va messo nelle condizioni di farglielo fare!
Qui, nei gruppi social, strisciati compresi, siamo tutti tifosi rosanero e quando si parla di Silipo grosso modo sappiamo cosa può fare ed anche cosa non sa fare quando scende in campo. Poi le gare le vediamo tutti e notiamo che non soltanto Baldini ma anche chi l’ha preceduto, hanno dato ad ogni giocatore del Palermo  occasioni a iosa non soltanto per far vedere di cosa siano capaci ma sono state date anche occasioni per riscattare prestazioni precedenti non solo opache ma ai limiti dello scandalo. Dall’Oglio, Felici, Damiani e Fella di recente, Luperini e Floriano fino a poco tempo fa ma degne di menzione sono anche prestazioni opache di Odjer, di Crivello, di Accardi. Non parliamo poi del resto della difesa dove c’è da mettersi le mani nei capelli. Prestazioni non insufficienti ma dannose proprio, dove il Palermo ci ha rimesso punti e partite. Tutti, dalla difesa all’attacco e financo in porta, hanno avuto occasioni per rifarsi. E allora partendo da questi presupposti chiedo a tutti: cosa ha fatto Silipo di così dannoso per la squadra e la società da non meritare nemmeno uno sguardo? Quante risultati ha fatto compromettere? Quanti gol si è mangiato davanti la porta? Quante espulsioni immotivate si è beccato? Quanti rigori ha sbagliato? Quanti pali ha preso? (sbagli anche quelli?) Insomma sarebbe ora che qualcuno ci desse delle spiegazioni. Io ancora ricordo un Palermo Potenza finita 1-0 con gol di Luperini nel finale su cross di Silipo che entrò nella ripresa al posto di kanoutè e cambiò la partita, fu una spina nel fianco per tutto il resto della gara, fino al cross vincente. Un giocatore di quel livello oggi, in questo Palermo, ci vorrebbe come il pane. L’abbiamo, ma misteriosamente langue in panchina. Ed allora forza a chiederci il perché questo ragazzo non giochi. Forse soffre di diarrea cronica e nessuno ne sa nulla? 

8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO