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LaSiciliaweb => Calcio siciliano => Topic aperto da: Marco Tullio - 01 Dicembre 2019, 09:44:35 pm
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Ci siamo: suoniamo loro la serenata a domicilio!
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Chiudete a chiave le vostre vacche, perché stanno arrivando i tori acitani e ciò inciderà sul tasso di natalità della Sicilia occidentale
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Tra tutti i Catanesi gli Acitani forse non saranno i più svegli o i più dinamici, ma senz'altro sono i più determinati; infatti la loro testa è notoriamente molto dura. A Palermo si va per fare conquiste: state attenti colà, perché, se agli Acitani viene l'uzzolo, sono capaci di abbattere i quattro canti per vedere l'effetto. Forza Acireale di Catania, siamo tutti con te.
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Il mio è più bello e col fischio che leggo il tuo, mi cascasse la m.
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"Vi romperemo il..." (Canto eseguito sulla melodia di "Quel mazzolin di fiori").
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Mi spiace, ma non ho alcuna intenzione di leggerti, o testa di crucifera della Val di Noto; l'unica cosa che posso fare per te è dirti: S..A!
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Mancano quattro giorni all'espugnazione del Barbera: vincere e vinceremo, romperemo le reni... No, meglio di no, non vorrei finire a testa in giù.
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romperemo le reni... No, meglio di no, non vorrei finire a testa in giù.
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Ma no dai!, al massimo qualche spernacchiata. E comunque nemmeno quella perchè dall'alto della nostra serie D 8| non possiamo permetterci di spernacchiare "alcunchì"(cit).
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Benvenuto, Sergio, che vinca il migliore, ed entrambi sappiamo chi lo sia.
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Non leggo, non leggo, non leggo, non leggo, non leggo.
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Si è offeso per l'allusione? Sic semper tyrannis.
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Cruciferino, non lo capisci che tu e il tuo pervicace filotto di messaggi inutili NON ESISTETE?
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Nino, perché perdi tempo leggendo cose che non interessano pressoché a nessuno? Gli Acesi perbene sono Catanesi leali.
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Gli Acesi perbene sono Catanesi leali.
Davvero? 8| E i mille che saranno domani a Palermo cosa sono? Avessero la camicia rossa penserei a dei nostalgici garibaldini, ma costoro avranno la sciarpa granata. E saranno qua mentre il Catania, quasi in contemporanea, si esibisce al Massimino. E non credo che sia il fascino del Barbera ad attrarli da questa parte. No! Per me gli acesi sono acesi.
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Goooooollllll!!!! De Felice Catanese purosangue!!!!
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Gooooollllllllllllll!!!!!!!!! Savonarola!!!!!!!
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Mannaggia!!! Hanno accorciato! Autorete nostra.
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E sono tre!!!
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Rizzo e Paleimmo in dieci.
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È finita!!! La gastronomia palermitana così è più gustosa.
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Troppo gusto...
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Ci godo per il testa di crucifera zerbino degli occidentali e per il maggiordomo della perfida Albione.
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Complimenti per la sportività. Saranno i cinque punti dal Savoia che mettono ansia.
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Bisogna anche saper perdere.
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L'Acireale di Catania ha espugnato La Favorita, imponendo il suo gioco d'autorità. Messi nella nassa i puddicini.
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Ribadisco: gli Acesi perbene si sentono Catanesi. I mille di ieri a Palermo hanno scelto di assistere a una partita con un certo richiamo a distanza non imponente, a dispetto delle inefficienze dei collegamenti ferroviari in Sicilia: nessuno può biasimarli di non essere andati al Massimino contro il Rende, anche perché non sono del tutto sicuro che in generale sia un bene per il Catania in questo periodo che vi siano spettatori sugli spalti, perché pulvirenti e compagnia devono avere chiara la percezione che qui non li vuole più nessuno. A proposito, quindicimila alla Favorita sono pochi rispetto alle attese: è già passato l'entusiasmo? Con appena cinque punti di vantaggio dalla seconda, qualcuno comincerà anche a mugugnare laggiù nella capitale del Regno.
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Trecento visite in più dell'altro analogo filone. La classe non è zummù.
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Se ridessero all'A. Catania i tre punti di Messina, immeritatamente sottratti, potremmo ancora dire la nostra. Un'ingiustizia che brucia ancora.
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anche perché non sono del tutto sicuro che in generale sia un bene per il Catania in questo periodo che vi siano spettatori sugli spalti, perché pulvirenti e compagnia devono avere chiara la percezione che qui non li vuole più nessuno.
Mettiti il cuore in pace, sta cosa non funziona. Non funziona perché ci saranno sempre coloro che hanno difficoltà notevoli a scegliere il male minore, che è quello che stuzzica le tue aspettative. Purtroppo, dietro le solite frasi fatte, "solo la maglia", "i presidenti passano la squadra resta", "io tifo per la squadra e non per il presidente", ecc. ecc. frasi assolutamente vuote di contenuto utile alla causa, si finisce per fare il gioco di chi vuole il male della tua squadra. E’ stato così a Palermo: mentre la stragrande maggioranza evitava il Barbera, perchè non si conosceva più vergogna, c’erano sempre quei 4 -5 mila cristiani che servivano alla dirigenza per mantenere nascosta la polvere sotto il tappetino, per lasciare intendere che l’assenteismo era un problema di risultati scadenti e non di onore calpestato.
Una cosa c’è da dire però: se questa cosa aveva una sua logica a Palermo, dove togliere il “giocattolo” in maglia rosa al furfante friulano era l’unica strada percorribile per riappropriarsi della propria dignità, a Catania, SECONDO ME, le cose stanno diversamente. Lì il tifoso non ha tutte le ragioni per disertare lo stadio.
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Sì, è vero, le cose sono diverse, ma ciò che accomuna le due situazione è il sentimento di impotenza dei tifosi, cui non resta che attendere nella speranza del danno minore.
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Ribadisco: gli Acesi perbene si sentono Catanesi. I mille di ieri a Palermo hanno scelto di assistere a una partita con un certo richiamo a distanza non imponente, a dispetto delle inefficienze dei collegamenti ferroviari in Sicilia: nessuno può biasimarli di non essere andati al Massimino contro il Rende, anche perché non sono del tutto sicuro che in generale sia un bene per il Catania in questo periodo che vi siano spettatori sugli spalti, perché pulvirenti e compagnia devono avere chiara la percezione che qui non li vuole più nessuno. A proposito, quindicimila alla Favorita sono pochi rispetto alle attese: è già passato l'entusiasmo? Con appena cinque punti di vantaggio dalla seconda, qualcuno comincerà anche a mugugnare laggiù nella capitale del Regno.
Ma erano poi mille?
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Boh! Se erano mille, i locali erano quattordicimila.
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Ribadisco: gli Acesi perbene si sentono Catanesi. I mille di ieri a Palermo hanno scelto di assistere a una partita con un certo richiamo a distanza non imponente, a dispetto delle inefficienze dei collegamenti ferroviari in Sicilia: nessuno può biasimarli di non essere andati al Massimino contro il Rende, anche perché non sono del tutto sicuro che in generale sia un bene per il Catania in questo periodo che vi siano spettatori sugli spalti, perché pulvirenti e compagnia devono avere chiara la percezione che qui non li vuole più nessuno. A proposito, quindicimila alla Favorita sono pochi rispetto alle attese: è già passato l'entusiasmo? Con appena cinque punti di vantaggio dalla seconda, qualcuno comincerà anche a mugugnare laggiù nella capitale del Regno.
Ma erano poi mille?
Si narra sui 700, dai tabellini e dalle immagini, ottima prestazione, in effetti, anche sugli spalti. =D> =D> =D>
D'altra parte dopo anni era un evento.