Autore Topic: risposta ai catastrofisti come u'mastru  (Letto 3280 volte)

Offline Fantadrum

  • Utente
  • *****
  • Post: 2457
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
risposta ai catastrofisti come u'mastru
« il: 05 Maggio 2009, 02:50:57 pm »
caro u'mastru,
meglio aprire un nuovo topic.

Allora ricopio il tuo ultimo post
"Ca certo, un posto in cui le strade sono al buio da mesi, i bilanci si chiudono sottoscrivendo dei falsi è il posto migliore dove vivere, per di più alle ultme elezioni invece di prendere a calci i precedenti amministratori il popolino e non solo quello gli ha premiati.
Le energie positive te le raccomando poi, mi dici quali sono tolto un pò di volontariato? Le industrie? Ma se la zona industriale sta diventando il deserto dei tartari!
Vedi ho l'età per ricordarmi quando si diceva che se una cosa non la trovavi a Catania tanto valeva andare direttamente a Milano. Erano gli anni della Milano del Sud in cui la città cresceva, male ma cresceva, con gli stessi problemi di adesso ma affrontati con uno spirito diverso. Adesso si muore addirittura nelle facoltà universitarie senza che nessuno faccia una piega e prenda provvedimenti.

Poi ti contradici da solo, citi vagamente altre realtà positive ma consideri il Catania una favoletta, ma tu che parli spesso di bilanci economici hai la più pallida idea della montagna di soldi che muove una squadra anche di bassa classifica in Serie A ?
Putroppo oggi come oggi il Catania calcio è una delle maggiori realta economiche (sane) della Sicilia, e fà parte di un gruppo che a quanto mi risulta è uno dei pochi che continui ad investire sull'isola.
Che poi Pulvirenti abbia il suo tornaconto privato, non può che farmi piacere.
"U Mastru"
P.S. Non sò se hai notato come anche nel campo delle pubbliche relazioni ultimamente la società ha fatto notevoli progressi.
P.S.n.02 ma non è che lavori alla regione?
 

mastru, mastru, si vede che non vivi più in Sicilia, si vede proprio.

1) Catania ha un tessito imprenditoriale buono, ti basti pensare che Confindustria Catania ha il doppio di iscritti di Confindustria Palermo (il doppio con la metà di abitanti!!!).

2) Conosci l'ST? Certo, un pò in crisi come molte industrie del mondo, ma è sempre un'industria che ha migliaia di impiegati (catanesi), che produce le memorie dei telefonini di mezzo mondo e che ha creato un legame con l'università forse unico nel panorama italiano. Forse non sai, mastru, che in Sicilia, guarda caso, l'università fa tantissima ricerca legata al privato.
A Bronte c'è un tessuto sartoriale di prim'ordine, figurati che fanno i jeans della Diesel e di molte grandi griffe.
Ci sono imprese della new economy che esportano negli USa e in tutto il mondo.
Ci sono industrie farmaceutiche molto importanti che danno lavoro a centinaia di persone.
C'è il tessuto commerciale migliore della Sicilia, come dimostrano i continui investimenti nei centri commerciali, ossia l'innovazione del settore (pensa che a Palermo ancora sono con i calzolai per le strade...).
A Scordia c' è un imprenditore nel ramo degli agrumi che rifornisce tutte le COOP d'Italia.
C'è il Catania calcio (hai forse un pò confuso la questione della favoletta, ti invito a rileggerti il mio post e magari capisci meglio quello che volevo dire... ;-))che ha raggiunto risultati importanti con ottimi avanzi nel budget.
E ci sono altre decine e decine di casi imprenditoriali che sarebbe lungo esporre qui...

insomma caro mastru, vivi lontano...

certo, come ho detto, problemi ne abbiamo a quintalate,

Una mafia che malgrado i colpi subiti recentemente, detiene un certo controllo del territorio.
Una classe politica troppo dipendente dalle clientele.
Gli imprenditori che guardano all'uovo oggi piuttosto che alla gallina domani (vedi l'appoggio dato a scapagna a discapito di bianco per un paio di parcheggi, ed oggi sono costretti a pagare addizionali regionali e comunali ed a vivere in una città abbastanza depressa)
dissesto finanziario
buche per le strade
clientele voraci
monopolio dell'informazione
una classe dirigente formata da LSU (quindi amici di sindacalisti e politici). E sarà così per i prossimi trent'anni in tutta la sicilia...


Insomma, la realtà catanese è composita e variegata. Non è l'inferno descritto dai media (e sui quali si forma l'opinione pubblica catastrofista), ovviamente non è il paradiso.

Il Catania, fino ad ora, è una bella realtà (piccola dal punto di vista imprenditoriale, grande da quello mediatico), assieme a molte altre (e non ho parlato in questo topic  delle risorse umani e intellettuali...). Con molti problemi e con delle belle realtà.

ciao.

Offline bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5535
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #1 il: 05 Maggio 2009, 03:54:03 pm »
Le cose che dici sono vere Fantadrum, a cominciare dai tantissimi problemi, alcuni dei quali sono comuni a molte città medio-grandi, altri sono tutti catanesi.
Il fatto di porre l'accento sui problemi non vuol dire essere catastrofisti e poi bisogna distinguere media e media, perché una cosa è, per dire, un servizio tipo controcampo sulle uova al pulmann del Palermo da parte di uno ch e aCatania viene solo uan volta l'anno enon conosce nulal della nostra realtà, altra cosa è un'inchiesta seria e documentata come quella di Report.
Non siamo una Beirut, ma non siamo neanche nella media di vivibilità delle città occidentali.
Non è normale per esempio che i marciapiedi siano usati ocme parcheggi e che di ciò non ci si scandalizzi affatto, a meno che non si viva su una carrozzella o si spinga un passeggino. Una città delle dimensioni e delle risorse di Catania potrebbe vivere di turismo e avere un servizio di trasporti pubblici perfettamente funzionante. Se già adesso le cose ti stanno bene, per esempio, pensa che paradiso sarebbe se non prevalesse sempre la mentalità del proprio orticello, se la gente si difendesse consapevolmente da certi abusi usando bene il diritto al voto, invece di vendersi per un piatto di lenticchie, se non si accettasse il principio dell'abusivismo che invece è spesso una parte vincente del proramma di molti politici.
Non metto in dubbio che molte di queste siano patologie italiane  e non catanesi, per esempio la stessa ST, un'azienda d'eccellenza, dovrebbe fare da volano per molte altre realtà, invece a Catania non c'è concorrenza, ma solo patti strategici con i colossi e l'indotto minimo indispensabile per una realtà del genere.
Però secondo me il monopolio dell'informazione locale pesa parecchio, più di quello nazionale, e contribuisce non poco a rendere l'opinione pubblica meno critica, tanto che si tollerano come quasi naturali certi abusi come quelli che ci hanno sottratto per esempio Piazza Europa e che porteranno, ormai è probabile, alla bancarotta del Comune, con conseguenze sui cittadini.
Poi ho sentito parlare di commercianti che devono ricorrere al politico di turno per ottenere una bottega in un centro commerciale e di persone che per essere assunti a tempo determinato devono rivolgersia  canali non legali.
Ecco, l'unico modo che mi viene in mente per pensare di migliorare la situazione è tentare di promuovere na politica di educazione alla legalità e repressione, entrambe sono necessarie e non sufficienti.
Però è anche vero che la realtà di oggi se non è perfetta espressione di ciò che vuole il popolo, non è ancora nememno abbastanza degradata da sollecitare una svolta dal basso, pertanto non me la sento di inveire contro i  vari magoverni.

Offline Diegos

  • Utente
  • *****
  • Post: 1396
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #2 il: 05 Maggio 2009, 05:21:46 pm »
Fanta si siamo lontani, lontani.....ad ogni modo criticare il marcio che abbiamo in Sicilia non vuol dire essere catastrofisti, perbenisti oppure meglio ancora prevenuti!! NO!

E' vero che dopo tanti anni di lontananza il tuo modo di intendere e fare le cose e' diverso, il tuo modo di pensare cambia cosi' come anche il tuo approccio con la pubblica amministrazione e la vita di tutti i giorni pero' da qui ad essere catastrofisti ne passa, penso che anche i Siciliani che vivono fuori abbiano il sacro santo diritto di dire la loro a modo loro, dopo tutto questo e' affetto che tu ci creda o no!

Saluti

umastru

  • Visitatore
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #3 il: 05 Maggio 2009, 11:18:40 pm »
Caro Fanta, per una volta tiriamo via le faccine e parliamo di cose serie.
Stare lontano non vuol dire non essere informato.
Io sono abituato a parlare chiaro e fuori dai denti anche se questo mi è costato tantissimo a livello personale, ma sono fatto così e contento di esserlo.
Mi chiamo Rapisarda Antonino ho quarantanove anni, sono guarda caso di Bronte e, tralasciando i casi positivi da te citati nel resto della Sicilia, proprio su Bronte non ti permetto di sparare stupidaggini.
Bronte, solo con le entrate per lo sfruttamento dei giacimenti di metano potrebbe lastricare le strade in oro, altro che balate e ti raccomando anche il famoso polo tessile..
Ti racconto una favoletta: una ragazzina inizia ad lavorare a tredici anni, sì tredici anni ed era una delle più vecchie, in una delle "più grosse aziende di pantaloni" di Bronte, pagata le solite due lire, ma dalle nostre parti c'è una lunga tradizione di sfruttamento minorile travestito da apprendistato; si sà,  il cameriere bambino fà folklore! (capito adesso il mio nick name?)
Non divaghiamo... a quindici anni la mettono a posto con i libretti ma con una particolarità: lo stipendio effettivamente pagato era esattamente la metà di quello segnato in busta paga, e cosi è stato per i successivi anni, con un sabato al mese lavorativo non pagato per le pulizie dell'azienda e con simpatiche abitudini come quella della multa a tutta la linea e non alla sola responsabile dell'errore.
Ma non è finita: a diciott'anni fà la solita fuitina con un paesano che lavorava a Milano, a settembre torna giù e il marito và dal titolare per scusarsi perchè la moglie aveva abbandonato così il posto di lavoro e che, giustamente pagando le logiche penali, gli fosse corrisposta la rimanente cifra della liquidazione; il titolare gli dice che ci penserà e gli darà una risposta l'indomani. Intanto nella notte, guarda caso, prende fuoco la lancia thema nuova nuova del ragazzo, (chiusa in garage, non in strada). L'indomani al ragazzo viene comunicato che non riceverà una lira e che la ragazza si sbrighi a passare in ufficio a firmare tutte le liberatorie del caso.
Potrei anche parlati di saracinesche divelte nel cuore della notte ad emigranti di ritorno che, fottuta nostalgia, erano tornati al paesello, nota bene, prima di chiedegli i soldi, così per fargli capire l'antifona.
Non parlo per sentito dire: In tutti e due i casi si tratta di miei parenti, mentre il titolare dell'azienda, di cui in privato posso anche farti il nome, adesso è diventato un pezzo abbastanza grosso della politica locale.
Non voglio neanche tediarti con le mie esperienze personali, ma ti basti sapere che negli anni della primavera di Bianco mi era venuta la malagurata idea di ritornare giù, di spostare la mia attività lasciando quella qui in Piemonte a mio fratello: era troppa la nostalgia. Ma è bastato che un mio cugino mi spiegasse come funzionava l'assicurazione facendomi anche un preventivo per farmi cambiare idea.
Vedi, io sono forse fatto male, ma sono attaccatissimo alla mia terra, e soffro come un cane a vederla ridotta così; una regione che potrebbe vivere di solo turismo e invece si impegna al massimo per distruggere tutto il ben di Dio avuto in dono.
Forse ormai i siciliani residenti sono midrizzati e per voi è normale avere pochissimo a prezzi altissimi ma io no,anzi sono molto preoccupato perchè negli ultimi quindici anni non si è alzata solo la linea della palma ma anche quella del malaffare mafioso, ormai anche qui al nord ci sono episodi che mi fanno innorridire.
Non parlarmi di supremazia culturale siciliana, qualche libro l'ho letto anch'io, da autodidatta per carità; ho una terza media per sbaglio,ma sò anch'io dove sono nati Quasimodo, Pirandello, Verga, Sciascia, Vittorini solo per citare i grandi della letteratura tacendo dei cosiddetti piccoli come Brancati, o il giovanissimo Camilleri.
Per le scienze un solo nome; Majorana. Ma tutto questo per me non è un merito, anzi è un'aggravante: Come fà una regione con questi uomini a sviluppare una classe dirigente fatta dai Lombardo e da Totò vasavasa, qual'è il maledetto gene difettoso nel nostro DNA?
Noi siamo quelli che lasciamo soli Falcone e Borsellino, che eleggiamo gente come Bonsignore in Europa e Dell'Utri in parlamento, che l'altro giorno si è pure permesso di dire che Mussolini era in fondo una brava persona!
IO a questo andazzo, mi dispiace, non riesco ad abituarmi, e se è giusto citare le cose che vanno bene, che poi sono la normalità in una società civile, continuerò a lottare per le cose che non vanno, in Sicilia come qui in Piemonte, perché spero di lasciare ai miei figli un paese più civile di quello che mio padre ha lasciato a me.
Per ulteriori discussioni però ti pregherei di scrivermi in privato, questo e il mio angolo del ca.zze.g.gi.o e vorrei che rimanesse tale.
Con affetto.
Nino.
P.S.
Anche due cavalli imbizzariti per la città fanno folklore, o e indice di corse clandestine?

Offline marco-69

  • Utente
  • *****
  • Post: 2541
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #4 il: 06 Maggio 2009, 12:14:38 am »
Fanta, U' mastru ti ha parlato di Bronte.

Io Potrei parlarti di ST e della mitica Etna Valley.
Da cosa vuoi cominciare?
Dai 400 dipendenti NUMONIX (ex ST) che sono in Cassa integrazione?
Sono quelli che facevano le memorie flash..

Memorie che sono state cedute da ST a NUMONIX, una barzelletta che mai nessun quotidiano, meno che mai quello locale, si e' peritata di scrivere per informare la pubblica opinione, se non a babbo morto quando era evidente che il FAB M6, quello a 12 pollici, il futuro dello stabilmento Catanese, era diventato una scatola vuota irrealizzabile. Per la cronaca quei 400 sono "dead men walking". Ma ho fiducia nell'uomo del ponte.

Ci sarebbero altre cosucce su ST, ma finirei per annoiarvi.

Mastru sostiene che a Bronte nelle manifatture pagano la meta' della busta reale....
Non ho esperienza in merito. Ma conosco il variopinto mondo della scuola privata Catanese..
Li la busta devi solo firmarla. E ringraziare il Preside (il Gestore, scusate) che ti fa prendere punteggio.
"...ca ppoi lei non ciavi u maritu ca travagghia...Cchi bbisogno avi re soddi?"
Questa sarebbe una delle amabili battute che circolano in queste simpatiche istituzioni culturali.

Tralascio la descrizione dei discenti..

Fanta tu pensi che la scuola pubblica sia migliore?
Si. Li ti pagano. Ma in compenso ti capita di assistere a retate antidroga all'interno del plesso scolatico..
O di avere come discepoli figli e rampolli "illustri".
Catania. Mastru io non sono Mitridizzato.. Ma non posso cambiare da solo. Posso evitare ai miei figli questo destino mandandoli altrove..E questo faro'.
Puo' bastare. Torniamo pure a cazzeggiare di pallone!

Offline Catanisazzu

  • Utente
  • *****
  • Post: 1243
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #5 il: 06 Maggio 2009, 01:34:19 am »
Caro Fanta,
vedi, ciò che scrive Umastru, rispecchia ciò che, chi ha avuto il coraggio di andare via, ha notato.
Umastru ti dice una cosa estremamente vera, che i Catanesi si ostinano a non vedere "... e se è giusto citare le cose che vanno bene, che poi sono la normalità in una società civile..." ecco, vedi, è proprio questo lo scandalo...  il catanese non si rende assolutamente conto che ciò che a Catania va bene, in altri posti civili, è la normalità.... e questo è un concetto estensibile a tutta la Sicilia.
Ma cosa credi che abbiano più di noi, non in Italia, ma negli altri paesi europei? Nulla... te lo dico io... e con cognizione di causa... loro non hanno nulla in più di noi, anzi, noi abbiamo tutto e loro nulla, ma... hanno una sola cosa che noi italiani, e siciliani soprattutto, non abbiamo... l' educazione verso la propria terra, il proprio popolo, il proprio stato... e hai voglia di dirmi che il paragone non calza... nel momento in cui lo dici, non fai altro che dimostrarmi il nostro disinteresse... potremmo stare ore a parlare.. noi siamo abituati, dalla notte dei tempi, a considerare i nostri diritti, dei doni da parte di magnanimi... politica docet!
Con stima
Catanisazzu
#STAMUAVVULANNU!

Offline tano 49

  • Utente
  • ***
  • Post: 256
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #6 il: 06 Maggio 2009, 04:19:36 am »
Amici Catanesi sono Palermitano e vivo in America da molti anni . Nei miemi 6o anni ho vissuto la meta'di questo viaggio fuori dalla mia amata Isola non per gusto ma sopratutto per necessita.Sono conforme con tutto quello che dice U'MASTRU e come Lui vivo di una nostalgia interna ma nulla mi spince al ritorno. Non solo Catania o Palermo otutta la Sicilia ma penzo che adesso buona parte dell' Italia. Pultroppo una pera marcia contaggia tutta una cassa.Prima si andava a scuola per ampliare la propia cultura ed aspirare ad un posto di lavoro oggi si aspira soltanto ad imparare com diventare deputato oper le ragazze " Veline' che e' la taduzione Siciliana di " pu....."Questa gente sono quelli che da sempre hanno trattato e tattono di distruggere una Nazione che ancora e' considerata tra le piu importanti dell'Europa.Mastro sono d'accordo con te che bisogna lasciare ai nostri figli quello che i nostri padri non hanno fatto con noi; ma poveretti forse non ne hanno avuto il tempo o la forma di esprimersi. Erano altri trmpi..... Con tutti i problemi che conosciamo ti posso assicurare che son ancora orgoglioso di essere Siciliano  VIVA LA NOSTRA SICilIA.....LA MIA LA TUA E QUELLA DEI VERI SICILIANI

Offline Diegos

  • Utente
  • *****
  • Post: 1396
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #7 il: 06 Maggio 2009, 08:34:27 am »
Ciao U Mastru,

Io tornai a Catania 5 anni fa', dopo sei mesi me ne andai di nuovo, non ce la facevo non era questione di lavoro, quello lo ho sempre avuto a qualunque latitudine, per fartela breve quando lasciai Catania per seconda volta provai a farmene una ragione....cosa potevo fare da SOLO come facevo a cambiare quello che nemmeno i nostri conterranei che vivono in Sicilia possono cambiare?  Amo l'Italia e come Tano e penso tutti i Siciliani fuori vivo di ricordi e SPERANZE di cambiamento....per adesso mi e' difficile pensarmi li' permanentemente...penso alla vecchiaia forse quello sara' il momento giusto....vedremo di certo non commettero' lo sbaglio di 5 anni fa' di nuovo, adesso ho delle responsabilita'.

Catanisazzu dici bene non hanno niente in piu' anzi...pero' rispettano la loro terra gli altri noi (non tutti naturalmente) non ce la facciamo.

Saluti

Offline Fantadrum

  • Utente
  • *****
  • Post: 2457
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #8 il: 06 Maggio 2009, 01:23:44 pm »
Io credo che nel merito diciamo quasi tutti la stessa cosa...

ci sono tantissimi problemi di vario genere, ci sono delel cose che vanno bene.

Per inciso, anch'io ho vissuto qualche annetto fuori, e non nel terzo mondo, ma in Francia, in Irlanda e in Inghilterra. Quindi qualcosina di paesi molto civilizzati capisco...

ciò non toglie che malgrado, IN SICILIA, siamo anni luce dalla civiltà nordica, abbiamo delle cose bellissime che spesso non vediamo, perchè é sempre meglio lamentarsi delle cose che non vanno. Anche perché, i media, battono spesso su quello che non funziona (quante volte l'avete sottolineato riguardo al Catania? Perchè la sessa cosa non la dite riguardo Catania?), e altre volte amplificano in maniera positiva chi paga la pubblicità. Quindi, spessissimo, le belle raltà inmprenditoriali, o di buongoverno, vengono lasciate nel dimenticatoio. E' così.

Offline Fantadrum

  • Utente
  • *****
  • Post: 2457
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #9 il: 06 Maggio 2009, 06:11:57 pm »
Fanta, U' mastru ti ha parlato di Bronte.

Io Potrei parlarti di ST e della mitica Etna Valley.


Vedi, la cosa positiva é che ci sono. Sì Marco, in crisi quanto vuoi, come il polo tessile di Bronte, come molto altro, però a Catania, DIVERSAMENTE da altre realtà siciliane e non, esiste un tessuto imprenditoriale, esiste un tessuto commerciale attivo e innovatore, insomma, accanto agli imprenditori che lavorano in nero, che cercano solamente le commesse pubbliche e i favori dal politico di turno (e ce ne sono tantissimi, anche potenti), esiste una realtà economica vera, a Catania. DIVERSAMENTE da altri posti, ad es. qui a Palermo mi sembra veramente di stare in un deserto con pochissime (piccole) oasi.
L'esserci comunque, é POSITIVO per Catania, perché, in questo modo, le imprese catanesi possono anche chiudere ma se il tessuto esiste, ne cresceranno di nuove. Se invece, COME IN ALTRI LUOGHI, non c'è nulla, è difficile che il nulla partorisca qualcosa.

Quindi, per tornare alla società calcio Catania, non è vero che é nata dal nulla (intendo come impresa), ma è in parte figlia di quello che c'è di buono a Catania. D'altronde é figlia di Pulvirenti che non mi sembra venga da Treviso! E questo NON SMINUISCE il lavoro fatto da Pulvirenti e Lo Monaco. Ma francamente non si può dire che é  l'unica cosa di buono che c'è a Catania, perchè non è vero.

Certo, la storia del volano dell'economia cittadina é bella, ma é appunto una favoletta. Diverso é il discorso per il settore sportivo che può ricevere grande giovamento dall'affermarsi ad alti livelli della squadra di calcio.

Poi per la politica, per la cultura, per il comune, per... si possono fare altri e diversi discorsi. Ma il mio topic era incentrato sulla Catania economica, e la mia visione é appunto NON CATASTROFISTA.

ciao.

umastru

  • Visitatore
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #10 il: 06 Maggio 2009, 10:58:15 pm »
Fanta, U' mastru ti ha parlato di Bronte.

Io Potrei parlarti di ST e della mitica Etna Valley.


Vedi, la cosa positiva é che ci sono. Sì Marco, in crisi quanto vuoi, come il polo tessile di Bronte, come molto altro, però a Catania, DIVERSAMENTE da altre realtà siciliane e non, esiste un tessuto imprenditoriale, esiste un tessuto commerciale attivo e innovatore, insomma, accanto agli imprenditori che lavorano in nero, che cercano solamente le commesse pubbliche e i favori dal politico di turno (e ce ne sono tantissimi, anche potenti), esiste una realtà economica vera, a Catania. DIVERSAMENTE da altri posti, ad es. qui a Palermo mi sembra veramente di stare in un deserto con pochissime (piccole) oasi.
L'esserci comunque, é POSITIVO per Catania, perché, in questo modo, le imprese catanesi possono anche chiudere ma se il tessuto esiste, ne cresceranno di nuove. Se invece, COME IN ALTRI LUOGHI, non c'è nulla, è difficile che il nulla partorisca qualcosa.

Quindi, per tornare alla società calcio Catania, non è vero che é nata dal nulla (intendo come impresa), ma è in parte figlia di quello che c'è di buono a Catania. D'altronde é figlia di Pulvirenti che non mi sembra venga da Treviso! E questo NON SMINUISCE il lavoro fatto da Pulvirenti e Lo Monaco. Ma francamente non si può dire che é  l'unica cosa di buono che c'è a Catania, perchè non è vero.

Certo, la storia del volano dell'economia cittadina é bella, ma é appunto una favoletta. Diverso é il discorso per il settore sportivo che può ricevere grande giovamento dall'affermarsi ad alti livelli della squadra di calcio.

Poi per la politica, per la cultura, per il comune, per... si possono fare altri e diversi discorsi. Ma il mio topic era incentrato sulla Catania economica, e la mia visione é appunto NON CATASTROFISTA.

ciao.
Mi faccio forza e mi costringo a risponderti, ma temo che non ci sia peggior sordo di chi non vuole sentire.
Mi paragoni Catania con Palermo, che vive solo di sottogoverno, Agrigento, dove non hanno neanche l'acqua tutti giorni,  sei contento di essere il primo degli ultimi? Affari tuoi e di quelli che la pensano come te.
Io per forma mentis preferisco essere l'ultimo dei primi e lottare per migliorami; socialmente, culturalmente, e se capita, economicamente.
Io preferisco paragonare Catania con altre città neanche europee, ma italiane con stesso numero di abitanti o inferiore del centro o del nord.
E paragonarle non per numero di partite iva, che se non te lo a detto nessuno te lo dico io; sono la nuova forma di sfruttamento italico. Ma per reddito procapite, qualita della vita, che include Servizi, verde pubblico ma non la granita di gelsi, o il seltz limone e sale.
Io amo vivere in una regione, dove chi ruba va in galera, vedi alla voce premio grinzane, e dove la genta ancora si indigna, che in una dove per farti un'operazione chirurgica e considerato normale portare il sangue dei parenti o comprarlo.( Donarlo? e chi sugnu fissa!)
Mi parli di polo tessile di Bronte e non sai neanche di cosa parli. Sai cose un distretto industriale? ma serio come quelli nati nelle Marche, dove trent'anni fà facevano i gruppi di acquisto, razionalizzavano e mettevano in comune i servizi, e li vuoi paragonare a quella accozzaglia di filibustieri brontesi pronti ad accoltellarsi per un paio di pantaloni o una regalia pubblica?
Poi chi ha parlato del Catania calcio come volano solo per l'economia? Certo le cifre che muove sono importanti, ma mai come la crescita di una cultura sportiva seria, di una crescita civile.
Erede poi di chi? di Gaucci? ma scherzi o parli sul serio?
Ti posso passare Massimino, ma era solo passione e avventura.
Non mi reputo neanche catastrofista, ma solo uno che non volta la testa dall'altra parte, e dice le cose come stanno, per migliorare.
Con affetto.
"U Mastru"

Offline Fantadrum

  • Utente
  • *****
  • Post: 2457
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #11 il: 07 Maggio 2009, 01:06:51 am »
Mastru, parli dei brontesi come dei filibustieri e degli industriali del nord come degli svedesi! Difatti Berlusconi viene da Catania, con tutto il rispetto delle regole che lo contraddistingue...così come per tangentopoli che ovviamente é stata solo un'illusione, perchè al Nord tangenti non ne pagano...così come per il favoloso Nord-Est, che ora voglio vedere senza l'aiuto della svalutazione dove andrà, e se solo ci fosse un pochetto di controllo fiscale..certo, perchè là le tasse le pagano tutti.

In ogni caso le realtà vano comparate omogeneamente, Catania la devo confrontare con Palermo, Messina, Reggio Calabria, Napoli, Bari, Siracusa...Milano con Torino, Venezia, Genova....Bonn con Berlino, Copenaghen con Goteborg. Io credo che bisogna ragionare in questo modo...confrontare Algeri con New York non porta a niente. Ma tu liberissimo di pensarla in altro modo.

Appunto, sostieni di dire le cose come stanno, allora vedere la Sicilia come una sorta di inferno e il Nord come il paradiso non mi sembra che aiuti a migliorare...anzi...se negli ultimi cinquant'anni, invece di ragionare come ragioni tu (e molti altri) si fossero presi i "best  practices" del mezzoggiorno, quindi prendendo dei modelli di sviluppo che nel Sud hanno funzionato (perchè, te lo ripeto per la milionesima volta, ci sono e ci sono stati), a quest'ora non avremmo avuto le cattedrali del deserto "and so on". Questo catastrofismo che ci impone sempre e comunque, nei fatti, di ricominciare tutti da zero, non ci porterà lontano, anzi, ci farà sprofondare sempre di più. Già che la situazione é critica...ci manca solo questo.

Ciao ;-)

Offline tano 49

  • Utente
  • ***
  • Post: 256
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #12 il: 07 Maggio 2009, 07:40:42 am »
Caro Fanta questa situazione non l'habbiamo cambiata noi 50 anni fa e non la cambierete voi nei prossimi 100. La Sicilia e' e sara' sempre terra oppressa e fruttata dai vari Don. Coloro i quali siamo andati via ,e come me molti non penzano ,forse abbiamo tante storie negative come quella raccontata dal Mastro . Io potrei raccontorti la mia ma non e' il caso perche sarei monotono eti farebbe arrizzari i carni . Mi fa ridere il premier( cosi lo chiamate ) Berlusconi quando parla del ponte ,acambio di verificare quante citta' e non dico piccoli paesi della Sicilia patiscono l' assenza di acqua potabile ,non ha mai viaggiato in treno se no si accorgerebbe che da Palermo a Messina occorrono 4 ore di viaggio (questo era il tempoche si impiegava 50 anni fa ed e' quello che si impiega tuttora, per sentito dire )e tante altre cose che tu sai meglio di me prche tu ci vivi e ci sollazzi in questo lercio .Se tu e tanti altri cavalli di battaglia sieti cosi bravi alzatevi le maniche e fatecci vedere con i fatti non con le chiacchere quello che siete capaci, noi non ci siamo riusciti e siamo andati via . MANO A LA OVRA ...... Disse CHAVES in Venezzuela dopo essere stato eletto  TI SALUTU

Offline GASPARE

  • Utente
  • *****
  • Post: 4455
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #13 il: 07 Maggio 2009, 11:42:28 am »
Hugo Chavez  =D>

 ::)


Ragazzi...io riporterei la discussione in topic...ossia, rapportata alle condizioni in cui il Calcio Catania 1946 deve operare nel nostro territorio...del resto, ok...lo sappiamo tutti che tessuto enomico-imprenditoriale abbiamo nell'Etna Valley...e non è questo il problema...

Il problema è il rapporto che una Società come quella di Pulvirenti ha con la pubblica amministrazione...e dunque con la politica...
Perchè questo è il vero nocciolo della questione...

Abbiamo letto e sentito dei problemi che hanno creato al Calcio Catania i consiglieri comunali di Mascalucia per la ratifica del Centro Sportivo di Massannunziata....che non vuol dire solo sviluppo di progetti calcistici....ma ha la sua valenza come centro di aggregazione giovanile e soprattutto nuove opportunità di lavoro, crescita e sviluppo notevole dell'indotto del luogo...

Insomma un investimento...tralatro regolarmente correlato di tutte le autorizzazioni burocratiche del caso...che una classe politica minimamente dotata di senso civico...avrebbe ratificato in un nano-secondo...e invece abbiamo assistito per settimane ad uno squallido teatrino di basso avanspettacolo..che il presidente Pulvirenti ha chiamato...giustamente..."tentativo di cogghiri aranci nterra!!"

Definizione che usava pure la buonanima di mio nonno...agricoltore...per indicare gli atti di miseria umana....

Vogliamo parlare della convenzione per lo stadio Massimino?...Apriamo un altro libro di miseria umana...in cui la "raccolta degli aranci a terra" è travestita da presidio di legalità...

Puntualmente...come un orologio svizzero...appena Amministrazione Comunale e Calcio Catania trovano l'accordo per la gestione dello stadio...ecco che il Consiglio Comunale si mette di traverso...

I sigg. Consiglieri ( e non c'è colore politico!) non ci vedono mai chiaro...in questa convenzione...ma sarebbe bene che dicessero chiaramente e con coraggio cos'è che non vedono chiaro (abbonamenti e biglietti omaggio...gestione della ristorazione e della pubblicità etc.!)...invece di nascondersi dietro cavilli di legge...regolamenti vari...o richiami alla legalità (che detto da certuni di loro...è come se Nerone fosse il comandante dei Vigili del Fuoco!)...

Insomma stiamo parlando di una Città e del suo hinterland...dove il senso civico, la gestione e la salvagurdia della cosa pubblica è sentita solo da una minoranza...infondo questi politicanti non vengono mica da Marte!
Vengono dal nostro tessuto sociale...prima di essere consiglieri comunali, provinciali o regionali...sindaci o presidenti di provincia e regione...sono stati e sono cittadini come noi...respirano la nostra stessa aria e mangiano le nostre stesse cose...

E forse tra i loro elettori ci sono gli stessi che ancora oggi...alla luce di un simile quadro sociale...nonstante la terza salvezza consecutiva...questa volta in largo anticipo...dunque il quarto campionato consecutivo in serie A...
Davanti a progetti tecnici e loggistici (il Centro Sportivo, appunto!) di crescita...si rivolgono a Pulvirenti e Lo Monaco con frasi tipo "vergognosi" "speculatori"...."porteranno l'ennesimo carico di spazzatura Argentina" ... 8-)

Del resto ancora non trovo la definizione...nessuno che abbia anche un briciolo di sano e salvifico pudore la trova...
Ma come si può definire una città come la nostra...che rielegge a maggioranza quasi bulgara...la stessa coalizione che l'ha disintegrata economicamente e moralmente!?...Come!!?

E' catastrofismo pure questo!?

 
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline Caprarupens

  • Utente
  • *****
  • Post: 2016
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: risposta ai catastrofisti come u'mastru
« Risposta #14 il: 07 Maggio 2009, 04:11:31 pm »
...e non è un affare di colore politico!
anche se non a sproposito viene definito il governo di Bianco come la primavera catanese (qualcuno ha pure l'ardire di dire che ha messo solo 4 fioriere.....  8|).
é una cosa che ancora non sono riuscito a spiegarmi come mai 500.000 abitanti che rimarranno presto al buio hanno rivotato al 65% la stessa amministrazione che li ha messi al buio!
Un mistero tutto catanese che non si può spiegare nè con la propaganda del "nano pelato....e divorziato" e del suo compare che lo vuol rendere immortale e che per questo adesso è "senatore", nè con un attaccamento all'ideologia di destra di cui Catania è stata sempre foriera....