Autore Topic: Palermo - Reggiana  (Letto 66 volte)

Offline turiddu

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Palermo - Reggiana
« il: 27 Aprile 2024, 07:21:04 pm »
Templare, ci sono due tuoi leitmotiv sempre ,purtroppo, tremendamente attuali: " non è cambiato niente" e " ne maca una in meno" .
Ecco, non c'è altro da dire. Spero solo che il tuo timore di avere sbagliato allenatore anche per il prossimo anno, con le conseguenze del caso, non siamo fondate.

Offline Templare

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Re:Palermo - Reggiana
« Risposta #1 il: 28 Aprile 2024, 01:34:02 am »
Turiddu, io spero di sbagliarmi su Mignani, ha tutte le attenuanti del caso, perche' ha ereditato una squadra morta ed in avanzato stato di decomposizione, ma la gestione di queste partite non mi ha convinto per nulla.

Devo invece purtroppo confermare che, a mio parere, l'esonero fuori tempo massimo di Corini e la'rrivo di un nuovo tecnico e' stato un altro gravissimo errore. Gia' si sono formati tre partiti: le vedove immancabili, i Corini out ad oltranza ed i dubbiosi. Che Mignani abbia tutte le carte in regola per bruciarsi in questo scellerato finale di una scellerata stagione ce lo dicono i rifiuti degli altri allenatori contattati. Comunque vada Mignani il prossimo anno rappresentera' un elemento di continuita' con questo campionato balordo e sara' il primo a salire sul banco degli imputati al secondo pareggio di fila.

Oggi si e' visto il Palermo che abbiamo visto quasi sempre in questi ultimi due anni. Una squadra dilaniata da due anni di corinaccio, con giocatori ormai dissociati dal presente, che sembrano andare in campo con lo stesso spirito di un condannato a morte che si avvia verso la forca. Purtroppo ci sono solo tre partite e le squadre dietro fanno schifo piu' o meno quanto noi, altrimenti uscire fuori dalla griglia play-off non sarebbe tanto utopistico. Spero solo che in un modo o nell'altro ci si arrivi da settimi od ottavi, cosi' da essere eliminati in trasferta e risparmiare al pubblico di casa l'ottava umiliazione stagionale.

Il prossimo anno, fra inevitabile repulisti e pezzi pregiati che vorranno andare via (alla fine il solo Brunori, Gomes lo crede pregiato solo il suo manager maumau) bisognera' Gugno 2025? Che si fa se fallisce anche lui, si ricomincia di nuovo da zero?

Boh...
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Templare

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Re:Palermo - Reggiana
« Risposta #2 il: Oggi alle 12:20:48 am »
Considerazione supplementare.

Riporto un parere di Alessandro Amato che faccio mio e, possibilmente, amplio: possibile che da due anni la proprieta' non lesini interventi non solo su strutture, marketing e macchina organizzativa, ma anche sul parco giocatori e poi si perda all'ultimo nella scelta dell'allenatore? Corini e' stata una scelta totalmente sbagliata, giocatori arrivati con grandi speranze e/o campionati vinti a ripetizione o anni di serie A a discreti livelli e da lui ridotti a vecchi scarponi incapaci di dare un contributo decente in campo, ma non e' che Mignani abbia un curriculum di assoluto valore...

Mignani ha vinto la C con il Bari, ottimo campionato, ma niente squadra schiacciasassi come furono Ternana e Catanzaro o lo e' stato il Cesena quest'anno. Poi ha perso la A per pochi secondi. Stop. Il Cagliari, che con Liverani lo scorso anno viveva una situazione simile alla nostra, ha preso Ranieri. Ecco, se il prossimo anno vuoi fare lo squadrone ancora piu' squadrone di quello di adesso (che squadrone e' stato solo sulla carta), affidarsi a Mignani e' un'ulteriore, rischiosa scommessa.

Amato avanzava pure una teoria: nessuno sano di mente sarebbe venuto a Palermo per 3 mesi, il secondo anno di contratto era la condizione per accettare questa follia, per cui non si stupirebbe se il prossimo anno l'allenatore fosse un altro.

Onestamente lo spero anche io, anche se sono molto meno ottimista di Amato in questo senso.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline turiddu

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Re:Palermo - Reggiana
« Risposta #3 il: Oggi alle 05:31:44 pm »
Templare io credo che al Palermo manchi una figura societaria che stia sul posto, che faccia sentire la propria presenza , il proprio polso e si sappia imporre. Ho l'impressione che tutto questo sia fatto in modo blando e di conseguenza i giocatori e l'ambirete tutto sia a volte troppo rilassato.
Questa è solo la mia idea naturalmente, non credo che i problemi nascano solo dalla scelta sbagliata dell'allenatore.
Sono perfettamente d'accordo sul fatto che se prendi Ranieri il discorso cambia, soprattutto se tu , CG , intendi questa figura come una sorta di manager cui affidare una gestione più ampia e non solo dell'aspetto squisitamente tecnico.
Quindi a mio parere le maggiori responsabilità sono della società perchè pecca nella mancanza di due figure basilari che sappiano mettere ordine e imporre la disciplina.
Su Mignani ho poco da dire, nel senso che ancora è presto per dare un giudizio, certamente a primo acchitto non  mi sembra abbia fatto una rivoluzione, anzi poco o nulla è cambiato. Quest'anno, playoff o meno, è andato, il prossimo vedremo.
P.S. Oggi guardo le dimissioni di Baldini con un occhio diverso, forse lui aveva capito che le idee ed il modo di proporsi del CFG era questo, cioè non giocare per vincere non subito almeno, ma per "consolidare" o se preferisci vivacchiare per due-tre -quattro anni. Questo tipo di progetto  non sò se va bene a Ranieri o allenatotri di un certo tipo e temperamento, Eccoti allora Corini e , speriamo di no, Mignani.
« Ultima modifica: Oggi alle 05:36:49 pm da turiddu »

Offline Templare

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Re:Palermo - Reggiana
« Risposta #4 il: Oggi alle 06:50:50 pm »
D'accordissimo Turiddu. Mancano Sabatini e Delio Rossi ovvero Foschi e Guidolin. Non so pero' se i Sabatini/Foschi siano compatibili con la visione marwoodiana del calcio. Nell'UK la figura dello Sport Director e' prevista, ma la sua consistenza a livello mediatico e di rapporti con la squadra e' quasi inesistente, e' risaputo che fa quasi tutto il manager, che richiede espressamente i giocatori e talvolta li tratta in prima persona. Ranieri con Prati, per dirne una, e' stato un episodio come se ne vedono o sentono tantissimi qui dalle mie parti.

Che l'organigramma tecnico sia impostato in maniera "inglese" e' confermato dalla presenza di Bovo come tattico della fase difensiva. Quando frequentavo Villa Park c'era in squadra John Terry per l'ultimo contratto biennale da giocatore. Appese le scarpette al chiodo ha preso subito posto nello staff tecnico con le stesse mansioni del nostro Bovo. E' chiaro che quando il CFG dice che hanno un solo modo di fare calcio, che da Manchester a Mumbai e' sempre lo stesso, non mente. Rimane da capire se questo modello sia attuabile in Italia con gli Italiani, che, parafrasando quella merda di Churchill, rimangono un popolo mutevole ed anarchico, poco affine alle regole, piu' avvezzo all'improvvisazione, spesso geniale.

Un cosa credo sia scontata: il prossimo anno bisognera' ricostruire quasi da zero a livello di organico e, probabilmente, di staff tecnico. I due anni buttati via, cosa che temevo fin dal primo giorno in cui Corini ha messo piede a Palermo, si sono purtroppo concretizzati. Non sara' facile, soprattutto, conservare l'entusiasmo della gente se, come temo, specialmente gli inizi non saranno una passeggiata.

p.s. su Ranieri e altri allenatori che vorrebbero una squadra pronta da subito: hai ragione anche qui. Probabilmente per eta' e lignaggio gente come Ranieri non e' disposta a fare "scuola calcio" e a dovere aspettare per raccogliere gli eventuali frutti. Ma fra Ranieri e Corini o Mignani esiste un oceano di allenatori o manager che dir si voglia, che potevano e potrebbero fare al caso del Palermo modello marwoodiano. Perche' non provare ad alzare sto cazzo di asticella proprio a partire dalla scelta del tecnico?
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.