Solo loro sanno di cosa stanno parlando, infatti il direttore ha detto di aver capito benissimo a cosa si riferisse il presidente.
Un teatrino che copre di ridicolo, a mio avviso, i due protagonisti, che non si parlano da mesi e fanno quello che vogliono nell'ambito delle proprie competenze (LM non deve chiedere il permesso di fare conferenze stampa). Per Lo Monaco, del quale ho sempre criticato il modo di parlare, vale la metafora della trave nell'occhio che non gli impedisce di vedere la pagliuzza in quella dell'interlocutore. In soldoni: ne ha dette di tutti i colori a chiunque (vado a memoria "solo un celebroleso potrebbe pensare che Izco interessi alla Roma", "Il presidente deve stare zitto", "finora ho fatto anche il presidente") e ora se la prende per qualche frecciatina che capisce solo lui? Non mi stupirebbe se, alla faccia del "gli voglio bene", la guerra fra loro continuasse anche dopo che le loro strade si divideranno.
Io chiuderei qui, perché la cosa è poco interessante. Invece sottolineo che da diversi anni si sente dire in TV e si legge sui giornali dai nostri dirigenti, dai giornalisti e dagli osservatori che si sta costruendo qualcosa di solido che durerà a prescindere dagli uomini e ora ci si scatena con previsioni catastrofiche per un cambio che nelle altre società avviene anche più volte a stagione? Per me se arrivano un direttore generale, un ad e un ds la società si struttura ancora megio e si migliora.
Sinceramente io non ho paura che le cose precipitino, e se anche dovesse succedere nessun problema a ricominciare da un progetto nuovo.
Per lo stadio comunque concordo con il direttore.