Proviamo a fare mente locale. non è la prima volta che ci troviamo col morale sotto i tacchi, che guardiamo al futuro e vediamo solo l'abisso. Di recente, è già capitato ad Avellino (curiosa coincidenza: anche allora c'erano le elezioni politiche) e si è ripetuto dopo la ridicola "smarronata" di Marruocco a Bari.
Sembrava tutto finito, anche (soprattutto) in virtù delle prestazioni demoralizzanti di squadre che, in quel momento, ci sembravano come svuotate dell'anima: esattamente come il Messina di San Siro con l'Inter.
Ci siamo risollevati, grazie al coraggio, alla fatica ed alla fortuna, in quelle terribili occasioni, voglio credere che riusciremo a farlo per l'ennesima volta.
Ci voglio credere: perchè adesso che ho assaggiato la serie A, il solo pensare ad un Messina-Vicenza di Sabato pomeriggio mi fa venire una forma di orticaria "preventiva" ai glutei. Ci devo credere: perchè la sola idea di Reggio, Palermo e Catania in serie A senza di noi mi provoca un vortice testicolare degno dell'uragano Katrina.
Inoltre, c'è modo e modo di perdere una partita o, peggio, di retrocedere ed io non so che ricordo potrei conservare di quelle tenere bimbette che lasciavano crossare Burdisso perchè, invece di stroncargli l'inutile carriera sbullonandogli una caviglia, pensavano a limarsi le unghie. Sono certo che fungerebbero da ottima carta igienica le foto di quelle dolci signorine che, invece di asfaltare un ex calciatore come Cristiano Zanetti, gli hanno permesso di maramaldeggiare come se fosse il miglior Rivera, perchè erano intente a sistemarsi i reggicalze. Per non parlare della fine che potrebbero fare le magliette di quelle gentili pulzelle che, piuttosto che incaprettarlo, consentivano a Kily Gonzales di fare la figura dell'omonimo topo Speedy.
Mai sentiti, nella mia lunga carriera di appassionato di calcio e tifoso del Messina, commenti tanto sarcastici come quelli riservati ai nostri giocatori durante e dopo la partita di Milano. Mai! Eppure, molti di questi sono gli stessi che, solo un anno fà, lottavano per conquistare, addirittura, la qualificazione UEFA.
Non so cosa sia successoe, francamente, in questo momento non me ne può fregare di meno.
I ragazzi hanno vinto con il Treviso e adesso sono di fronte ad un bivio: tirare fuori le palle (perchè sono convinto che le hanno) ed usarle fino allo stremo, oppure......
"MAI SMETTERE DI LOTTARE, FINO A QUANDO NON E' FINITA", lo disse Elliot Ness ad Al Capone quando, alla fine, riuscì ad inchiodarlo.
E' diventato il mio motto: riuscirei persino ad accettare una retrocessione, ma soltanto se fosse l'epilogo di una lotta feroce e senza risparmio.
FORZA MESSINA.