Ammetto di avere sempre snobbato la Coppa Italia, figuriamoci quella di C.
Sia perché sarebbe un ricordo degli anni bui, sia perché la formula non mi piace per nulla, sia perché in situazioni "normali" può sottrare energie per l'obiettivo campionato.
Col tempo tutto è cambiato.
Realizzo adesso che sarebbe bello poter mettere un trofeo in bacheca e che non possiamo ambire ad altri, almeno adesso e, per come è andata la nostra storia, fatta di stenti e di risultati non proporzionati alle dimensioni della città, la logica dice che anche in futuro tirarci fuori dalla mediocrità sarà certamente possibile ma sempre al prezzo di grandi sofferenze.
Quest'anno, alla luce della disastrosa gestione della preparazione a questo campionato, si aggiunge anche la possibilità di guadagnarsi un jolly che potrebbe anche svoltare la stagione, sempre che Lucarelli trovi la quadra in poco tempo, cosa difficilissima quando si cambia così tanto e resta così poco tempo.
Ad ogni modo, mi aspetto un doppio confronto difficilissimo in cui sarà importante rispettare l'avversario e levarsi dalla testa quegli stereotipi che ci portano ad autoattribuirci valori che non abbiamo.
Per quanto fatto in questa stagione dal Club, intreso nella sua interezza, dalla società alla squadra all'ambiente, ci meritiamo di navigare a metà classifica e dobbiamo quindi darci verso per migliorare.
Spero che sia finalmente questa la mentalità che verrà coltivata da qui in poi.
A prescindere da come andrà questa semifinale in due atti.