Autore Topic: Centododici anni di calcio a Catania  (Letto 2323 volte)

Offline Marco Tullio

  • Utente
  • *****
  • Post: 3130
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
  • La continuità nella discontinuità
Centododici anni di calcio a Catania
« il: 02 Novembre 2020, 08:10:07 pm »
Certo sono otto anni in meno, ma quando nacque nel 1908 la Pro Patria Catania, in Sicilia il calcio era solo un gioco elitario importato da annoiati Britannici, convinti di essere stati i primi a usare una palla per un gioco di squadra, i quali desideravano mitigare la pena di trovarsi in un'isola popolata da barbari incivili. In quegli otto anni il campionato nazionale comprendeva di fatto solo l'Alta Italia, mentre dalle nostre parti si disputavano dei nobili prototipi delle future sfide tra scapoli e ammogliati. E anche per la Pro Patria Catania l'atto di nascita fu un'amichevole contro non so che squadra di marinai inglesi. Poi a Catania sorsero altre società: l'SS Catania, ad esempio, ebbe una rispettabile vita in serie B a partire dalla fine degli anni Venti per tutti gli anni Trenta e si favoleggia che in un'occasione abbia evitato di vincere una partita ormai acquisita per non dovere sostenere l'onere economico di una promozione. Sì, poi l'ora fatale della storia batté sul quadrante della nostra Patria e in Italia il football fu l'ultimo dei pensieri, checché ne dicesse Winston Churchill. Quando poi venne la disfatta e fu necessario ricostruire le nostre città dalle macerie, il calcio ricoprì un ruolo quasi magico per infondere nelle masse il desiderio di impegnarsi nella ricostruzione, laddove non erano riusciti a far breccia sui più gli ideali politici e lo spirito rigeneratore che li animava. Con la Repubblica nel 1946 il gioco del pallone diventò davvero uno sport popolare, come prima non era mai stato in Italia, malgrado i due mondiali vinti, e significativamente proprio nello stesso anno, peraltro non dal nulla, ma dalla fusione di realtà preesistenti, nacque il Calcio Catania. Non credo che abbiamo nulla di che vergognarci se la società che noi amiamo ha settantaquattro anni di vita, ininterrotta, né certo possiamo provare invidia per centoventi anni accucchiati tenendo conto di non so quante società fallite miseramente. E poi nei centoventi anni dobbiamo annoverare anche il 1986/1987 o quello fu un anno sabbatico?
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline bua

  • Utente
  • *****
  • Post: 5575
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
    • http://cccatania46.altervista.org/
Re:Centododici anni di calcio a Catania
« Risposta #1 il: 03 Novembre 2020, 12:14:48 pm »
Certo sono otto anni in meno, ma quando nacque nel 1908 la Pro Patria Catania, in Sicilia il calcio era solo un gioco elitario importato da annoiati Britannici, convinti di essere stati i primi a usare una palla per un gioco di squadra, i quali desideravano mitigare la pena di trovarsi in un'isola popolata da barbari incivili. In quegli otto anni il campionato nazionale comprendeva di fatto solo l'Alta Italia, mentre dalle nostre parti si disputavano dei nobili prototipi delle future sfide tra scapoli e ammogliati. E anche per la Pro Patria Catania l'atto di nascita fu un'amichevole contro non so che squadra di marinai inglesi. Poi a Catania sorsero altre società: l'SS Catania, ad esempio, ebbe una rispettabile vita in serie B a partire dalla fine degli anni Venti per tutti gli anni Trenta e si favoleggia che in un'occasione abbia evitato di vincere una partita ormai acquisita per non dovere sostenere l'onere economico di una promozione. Sì, poi l'ora fatale della storia batté sul quadrante della nostra Patria e in Italia il football fu l'ultimo dei pensieri, checché ne dicesse Winston Churchill. Quando poi venne la disfatta e fu necessario ricostruire le nostre città dalle macerie, il calcio ricoprì un ruolo quasi magico per infondere nelle masse il desiderio di impegnarsi nella ricostruzione, laddove non erano riusciti a far breccia sui più gli ideali politici e lo spirito rigeneratore che li animava. Con la Repubblica nel 1946 il gioco del pallone diventò davvero uno sport popolare, come prima non era mai stato in Italia, malgrado i due mondiali vinti, e significativamente proprio nello stesso anno, peraltro non dal nulla, ma dalla fusione di realtà preesistenti, nacque il Calcio Catania. Non credo che abbiamo nulla di che vergognarci se la società che noi amiamo ha settantaquattro anni di vita, ininterrotta, né certo possiamo provare invidia per centoventi anni accucchiati tenendo conto di non so quante società fallite miseramente. E poi nei centoventi anni dobbiamo annoverare anche il 1986/1987 o quello fu un anno sabbatico?

Il tema è spinoso, ma tutto sommato credo che si possa affrontare serenamente 'argomento.

C'è una grande differenza fra li albori del calcio a Catania, in cui tante piccole società si barcamenavano insieme ai "Matti di Piazza d'Armi" capitanati dal mitico Ventimiglia che porto il nuovo sport in città, e la prima sociatà calcistica che ha portato il nome di Catania con le strisce rossazzurre, la S.S. Catania 1929.
Quella società, voluta dal regime, come in molte altri capoluoghi di provincia, vedi Roma e Firenze, cambiò poi nome in Associazione Fascista Calcio Catania, e si rese protagonista di storie che fanno parte del nostro DNA; da quelal di Mustapha che giocava a piedi scalzi a quella di Kertesz, futuro eroe, alle avventure del duca di Misterbianco e del bomber Nicolosi, oltre ai giovani Di Bella e Marcoccio. Dopo la guerra, causa anche al caccia al fascista che si scatenò anche contro personaggi che evidentemente non avevano scelto liberamentw di aderire al regimee, non nera facile riproporre subito un nuovo Catania, tanto più che gli stessi protagonisti  dell'avventura precendente eranoo divisi.

Il sentimento comune dei tifosi era comunque di nostalgia per la mancanza di quello che era 'U Catania. Mel 1946, grazie a Gianni Naso, una specie di Pagliara ante-litteram, si ebbe finalmente la rifondazione, con il recupero della stessa maglia e dello stesso logo del Catania 1929, nonché di molti dirigenti ante guerra.

Nulla a che vedere con i paradossi 1993, o con l'avventura della Massiminiana, non ci fu nessuna cessione di titolo sportivo da altre realtà né alcuna usurpazione, né la convivenza tra una versione originale e una nuova.

Per concludere, sappiate che la FiGC include la storia dal 1929 al 1942 come patrimonio storico del Catania, e questa fa punteggio nelle tristemente famose graduatorie di ripescaggio.
Non lo stesso si può dire per la stroria della Pro Patria sezione calcistica 1908, dell'Atletico Catania/Leonzio, della Palestro Libertas o chessò io.


Tutto questo per dire che siamo gli unici fra le maggiori realtà siciliane a non essere mai falliti dalla rifondazione, ma nel 2029 potremo serenamente festeggiare una sorta di centenario de facto senza nessun motivo di polemica.

Offline Aldo

  • Utente
  • *****
  • Post: 3914
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re:Centododici anni di calcio a Catania
« Risposta #2 il: 03 Novembre 2020, 12:52:33 pm »
La questione ha il mio completo disinteresse, ma la di la dell'esattezza della ricostruzione storica di bua, ormai per la maggioranza dei tifosi, ed anche per me, da sempre e non dal 1993, la data di nascita del Catania è il 1946.
Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙