Conferenza stampa di Inzaghi. Si e' commosso arrivando quasi a piangere quando ha parlato di Pisa e poi dell'accoglienza di ieri alla Favorita. Cedere all'emozione puo' starci, ricordo quando successe a me guardando Pompe Funebri, il film postumo di Moana Pozzi e la cosa non e' quindi indice di debolezza. Rimane il fatto che il capitanino Brunori e Segre, che guardavano insieme in streaming la conferenza stampa, si taliaru na facci esclamando all'unisono: "Cumpa', semu a cavaddu puri st'annu". Chissa' cosa volevano dire.
Inzaghi, lacrime a parte, mi ha ricordato tale Dionisi Alessio da Abbadia San Salvatore, in particolare quando ha detto:
1) Il Palermo gia' ora e' una squadra forte.
2) Dobbiamo mettere il noi davanti all'io.
3) Chi non corre con me e' fuori.
A quest'ultima affermazione Brunori si e' rivolto a Segre che lo squadrava gelandolo con un perentorio: "Azzo guardi?".
Ricordatevi: se per caso il capitanino dovesse fare pena nelle prime partite e poi iniziare a frequentare la panchina piu' del rettangolo di gioco, sara' tutta colpa di Dionisi e De Sanctis.
p.s. seriamente: conferenza inutile, ormai sono tutte uguali. Riguardo i miei due famosi indicatori posso dire di avere purtroppo azzeccato le previsioni: si ritorna a parlare di squadra forte con elementi da rivitalizzare con la cura Inzaghi e l'obiettivo rimane vago con la parola promozione solito tabu' di sempre. Non ho sensazioni positive, se tutto va come deve andare adesso i rinforzi quasi "firmati" dovrebbero iniziare ad accasarsi altrove, a Venezia, ad Empoli, a La Spezia, a Monza. Poi sara' l'ora dei giocatori capaci di adattarsi alla bisogna ovvero di fare schifo nel loro ruolo primario come in quello d'emergenza.
Un film gia' visto. Vi prego, smentitemi!