Partita molto temuta alla vigilia perché il Giugliano in casa si era dimostrata un’autentica macchina da guerra vincendo tutte le gare con almeno 3 gol di scarto. Però, a dispetto di quanto asseriscono tecnici e maestranze varie giuglianesi che la loro squadra ha dominato dall’inizio alla fine e che come minimo meritavano il pari, io veramente mi aspettavo una gara più agguerrita da parte loro visto i proclami della vigilia. Invece gli ho visto fare solo un tiro in porta nel primo tempo e per il resto sterile e inutili fraseggi quando avevano loro la palla, magistralmente arginati dalla nostra retroguardia che non è che abbiano dovuto fare chissà che per portare a casa questi 3 punti. Forse loro hanno ragione quando dicono che il Palermo non li ha entusiasmati, ma che ci frega a noi di entusiasmare gli altri, quando in ogni partita ci aspettano col coltello tra i denti, pompano di aspettative e motivazioni fino all’inverosimile, spalti gremiti in ogni ordine di posto ed avversari che quasi sempre (non ieri ma le intenzioni le avevano tutte) si sparano contro di noi la partita della vita. Se noi avessimo dovuto mettere in mostra puro esibizionismo anziché concretezza probabilmente queste 6 trasferte non le avremmo vinte tutte. Certo fa un po’ male che puntualmente i nostri avversari manchino di sportività e pecchino di arroganza non riconoscendo i meriti di una squadra che non è lassù per caso ma semmai per caso si trova in questo cesso di categoria. Il Palermo la gara se l’è giocata, ha fatto quello che doveva fare, voleva i 3 punti e le “carte” che abbiamo calato sul tavolo sono state quelle vincenti. Ci godiamo questi 3 punti, pesantissimi, ma ci godiamo anche la stizza e la delusione dei oplontini che forti della loro gara “facile” a Palmi (che poi facile non lo è stata) e quasi certi che il Palermo sarebbe stato fermato dai giuglianesi, pregustavano l’avvicinamento.