Onestamente non mi aspetto molto dagli spareggi, anche se tutto può succedere.
Mi preme solo che stiano comunque programmando la prossima stagione, considerando i due possibili scenari, soprattutto quello più verosimile.
Certo, sentire dire a Grella che rifarebbe la rivoluzione di gennaio perché, ad esempio, Sturaro è il perno del futuro centrocampo, quando a me pare un ex giocatore, non mi lascia tranquillo.
Che pensi ad organizzare un ritiro degno di una squadra professionistica, tanto per cominciare, poi scelga dei collaboratori veri, non degli yes men o dei prestanome, e deleghi la gestione tecnica, il mercato e la logistica ad almeno due persone diverse limitandosi a gestire il budget e a coordinare, se non vuole che i vari progetti di cui hanno finora solo fumosamente parlato non restino in standby un altro anno per star dietro a più urgenti questioni di sopravvivenza.
Senza la società non ci può essere successo a lungo termine, dovremmo averlo imparato negli anni di Serie A, per chi se lo ricorrda, quando ci mettevamo dientro i ricchi scemi che spendevano per i nomi trascurando di mettere insieme gli ingranaggi giusti al posto giusto, a prescindere dalla qualità.
Concordo pienamente su tutto. A gioco fermo, in attesa disincantata dei play off, si può certamente affermare che l'artefice di questa stagione disastrosa è stato Grella, il quale in virtù di un rapporto ferreo con il Presidente Pelligra, ha fatto e disfatto a suo piacimento.
Grella è uno di quegli ex calciatori che non sanno trovare la loro strada nel mondo del calcio. Non ha qualità da talent scout, non conosce i calciatori, non sa stare al suo posto in un gruppo di lavoro.
Con lui possono andare daccordo solo gli yes man. Un professionista di lungo corso come Laneri (il quale ha certamente le sue responsabilità nella stagione), appena le cose non sono andate come previsto
(da loro) ed ha provato a distinguere le sue responsabilità da quelle di Grella, è stato messo alla porta senza tanti complimenti. Il merito dei successi dell'anno prima però sono stati di tutti. L'apice il nostro plenipotenziario lo ha toccato con la vicenda Lucarelli, prima incensato e poche settimane dopo licenziato.
Ora cosa può accadere in questa coda di stagione? Solo che si riesca a cementare, affiatare e mettere in perfetta forma atletica la squadra. Solo questo può dare qualche possibilità al Catania. Altrimenti il Catania di Grella continuerà ad essere ad immagine e somiglianza del suo vice-presidente: tutte parole e speranze vane.