Mi associo ai complimenti per il Real Aci, che nemmeno ai tempi di Pippetto Fichera e dei duelli con il Giarre aveva raggiunto questo traguardo.
Quanto all'Acireale, caro Trunz, prima di esultare troppo cercherei di capire se e quanto questa dirigenza sia legata al carro pulvirentiano.
Di Pulvirenti di Belpasso ne abbiamo già avuto uno e ci è bastato per l'eternità. Avevamo anche avvisato i catanesi sulle caratteristiche del soggetto, ma loro lo hanno invece gradito, e dopo un momentaneo distacco (e vorrei vedere) hanno ripreso a gradirlo tuttora e nonostante tutto (per di più insieme a Lo Monaco). In qualsiasi parte del mondo sarebbe stato mandato a spigolare con vergogna, là se lo tengono ben volentieri. Se mi consenti, qui si vede la profonda e radicale differenza tra il carattere acese e quello catanista.
Mi dicono che Rino Pulvirenti non abbia niente a che fare con l'altro, e che non siano nemmeno parenti. Ormai vivo quasi sempre all'estero, e da lontano ho poche possibilità di controllare, e spero che qualcuno lo faccia.
Non escludo che l'omonimia sia facilitata dalla diffusione del cognome in quel di Belpasso, ma io mi chiedo comunque perché debbano essere presidenti dei personaggi che con Acireale non hanno niente a che fare. Certo, si sa bene che ormai solo personaggi opachi sono disposti ad acquistare squadre di calcio (cfr caso Leonzio, ma anche Palermo, Entella, ecc, ecc.), e di tale risma di gente l'area misterbianchese/belpassese è piena, ma ciò non mi tranquillizza per nulla, come non mi avevano tranquillizzato, anzi, mi avevano profondamente inquietato, il momentaneo avvento di Stracuzzi e l'interessato interessamento di Proto (scusate l'allitterazione).
In ogni caso, campiamo alla giornata.
E' chiaro che sulla carta la squadra non è stata costruita per una risicata salvezza e che potrebbe facilmente - complice il basso livello medio della categoria - arrivare ai primi posti della serie D, se non al primo. Ma fino quando non si avrà una solida proprietà da parte di gente acese, nata e cresciuta a pane e sciarpetta granata, non torneremo durevolmente ai fasti di un tempo. In ogni caso mille persone a Zafferana contro l'Aci S.Antonio, con un caldo africano e l'isola ecologica a fianco, non li farebbe nessun altro, e tantomeno i vicini senza vergogna.
Sappiamo di essere unici, questo è certo. Ed è per quello che non sono riusciti a sopraffarci e mai ne saranno capaci.
Forza Acireale