Credo che andrà proprio come dice Bua considerati i rapporti di forza fra le parti contrapposte, che sono emersi in tutta la loro potente mediocrità.
Rimane pur sempre una gravissima ferita al diritto ed ai suoi principi su cui si basa non soltanto il "fatto sportivo" ma la stessa convivenza civile fra le persone. Attendiamo la giudice del TAR, tale dott.ssa Germana Panzironi, "romana de roma", imparentata con i dirigenti della FIGC: ma questo non è un reato, anzi è una qualità visto che il conflitto di interesse, le parentele, l'appartenenza alle consorterie non più massoniche sono sfacciatamente esibite alla luce del sole come se fossero la giusta REGOLA, universalmente accettata da chi è titolare di pubblici poteri.
Se la giudice, nel giudizio di merito, dovesse confermare l'esclusione di Catania e Novara dalla Serie B e il mantenimento del format a 19 squadre, si affermerebbe un precedente giurisdizionale innovativo per la vita di tutti giorni: per cui ciascuno di noi potrebbe essere chiamato a pagare nuovamente le multe per eccesso di velocità prese negli ultimi 10 anni. E a coronamento della portata "innovativa" del proninciamento, chi si appresta a partecipare ad un concorso, potrebbe vedersi escluso perchè, metre è in viaggio in treno per raggiungere la sede del concorso, 5 minuti prima dell'inizio della prova, l'ente banditore potrebbe escludere tutti quelli che hanno viaggiato in treno a vantaggio di quelli che hanno preso altri mezzi..... E che ve pareva, poveri illusi.
Per me il calcio rimane il gioco più bello del mondo, quello che con un pallone si può giocare in una piazza mettendo i giubotti a terra a segnare l'ampiezza della porta. Credo che vada distinto sempre lo sport, qualunque esso sia, che vuol dire benessere e felicità per chi lo pratica e per chi lo guarda, dalla sua organizzazione, dai suoi organismi diriganziali. E' qui il marciume e quel fetore nauseante che emana la sua classe dirigenziale, pari ad una fogna a cielo aperto.