Autore Topic: A Silvi...o  (Letto 972 volte)

Offline Sergio

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A Silvi...o
« il: 30 Luglio 2022, 10:49:56 pm »
Dovevi solo condurre questa squadra alla salvezza e preparare il terreno per l’anno prossimo, quando si sarebbe tentato l’assalto alla serie A.
Ma per il tuo egoismo, per il tuo smisurato super-ego, per la tua smania di protagonismo assoluto, hai abbandonato tutti: uno stadio che ti ha glorificato, la squadra in toto, i tuoi ragazzi che vedevano in te un faro e a cui hai insegnato il calcio oltre ad essere uomini, la città che dicevi di amare, un intera tifoseria che ti aveva eretto a proprio idolo incontrastabile e che era prostrata ai tuoi piedi, pronta a sostenerti in tutte le battaglie e contro tutte le avversità. Sei andato via come un coniglio che fiuta il pericolo, come se ti mancasse il coraggio di lottare. Sei stato la delusione più grande dopo i fratelli tuttolomondo. Perchè ci eravamo illusi di aver trovato un nobile e impavido condottiero ma te la sei filata alle prime ventilate difficoltà, lasciando a noi l’onere e le conseguenze dell’irrazionalità di alcuni tuoi suggerimenti per la costruzione della nuova squadra.
Il Palermo ne ha superate tante, supererà anche questa (cit.) Buona fortuna!
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Templare

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Re:A Silvi...o
« Risposta #1 il: 31 Luglio 2022, 11:44:06 am »
Dovevi solo condurre questa squadra alla salvezza e preparare il terreno per l’anno prossimo, quando si sarebbe tentato l’assalto alla serie A.

Esattamente. Baldini ha il potere di riuscire a farsi amare e detestare nel giro di cinque minuti. Se voleva essere veramente “indimenticabile” avrebbe forse dovuto dimettersi il giorno dopo la promozione, un po’ come Guidolin, che dopo la qualificazione UEFA andò via e con una dichiarazione di sole sette parole (“Più di così non si può fare”), anticipò e descrisse i successivi anni di gestione societaria.

Baldini, che ha ottenuto una promozione in maniera quasi mistica, molla tutto da perfetto paraculo.

Passato anche lui, attendiamo il futuro prossimo venturo per capire qualcosa di più sulla prossima stagione.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re:A Silvi...o
« Risposta #2 il: 23 Agosto 2022, 06:33:08 pm »
Dal giorno in cui Baldini ha dato le dimissioni, sino ad oggi, il Palermo è stato letteralmente rivoltato come un calzino. I nomi dei nuovi arrivati li sapete tutti, è inutile elencarli. Nella nuova rosa dei probabili titolari, tra già arrivati e in arrivo, gli unici superstiti rimasti della felice cavalcata vincente dei playoff sono Buttaro e Brunori. E non so se prima di giorno 31 rimarrà la sola punta come unico baluardo rimasto del vecchio gruppo.
Vero è che il giudice supremo della bontà del lavoro svolto da questa dirigenza sarà il campo e non ci saranno appelli. Però, ancora una volta mi sto chiedendo quale sia stato il senso dell’abbandono di Baldini. Qualsiasi allenatore, qualsiasi direttore sportivo, qualsiasi tecnico del settore ma anche qualsiasi addetto ai lavori o anche semplice tifoso che mastica un po’ di pallone non avrebbe difficoltà a certificare che per cifra tecnica tra il Palermo di Baldini e il Palermo di oggi ci sia un abisso. E qualsiasi allenatore, esperto o meno esperto che sia, se gli si chiedesse di vincere la B e scegliere tra la rosa di Baldini e la rosa attuale non avrebbe alcun dubbio a scegliere quella nuova. Tutti tranne uno evidentemente perché Baldini voleva stupire il mondo, con qualche correttivo naturalmente, ma mantenendo il vecchio gruppo. Ora io non so fino a che punto lui possa essere convinto che la B la si può vincere anche trattenendo i Giron, i Dall’Oglio, i Lancini, i De Rose, ecc. ma voleva essere al centro del progetto, voleva cioè avocarsi tutti i meriti dell’eventuale riuscita dell’impresa, mentre un eventuale Palermo vincente seguendo il modello City (cioè: ciurma nuova) non avrebbe creato il giusto risalto al suo lavoro. 
A più riprese, durante i playoff ma anche durante le gare di campionato, Baldini disse di amare profondamente Palermo e i palermitani. Ma questa cosa non mi pare sia molto in sintonia con la sua sortita di abbandonare la nave mentre era in alto mare. I successi e le ambizioni della proprietà, che poi sono quelli della nostra squadra, avviluppate in un atto di narcisismo incomprensibile dove a lui e solamente a lui sarebbero dovuti andare tutti gli eventuali meriti dell’impresa.
Convinto che Corini si stia stropicciando le mani per la dabbenaggine del suo collega che ha mollato una panchina invidiata da non so quanti suoi colleghi (anche allenatori affermatissimi di serie A avrebbero fatto carte false per venire a Palermo), io ringrazio Baldini per il lavoro svolto fino a pochi mesi fa, tanti saluti, buona fortuna,  inutile aggiungere che mi aspettavo un po’ più di equilibrio mentale e chiudo dicendo che l’atto di presentare le proprie dimissioni sia stata l’ultima cosa buona che hai fatto, la ciliegina sulla torta, l’ultimo tuo regalo alla città di Palermo.
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