Catania-Modena è una partita che introduce molti argomenti, soprattutto per l'esordio del nuovo allenatore, Beppe Sannino, che ha già sulle spalle il peso di moltissime aspettative.
Direi di andarci piano con le attese, perché è ragionevole da parte sua evitare rivoluzioni. Ovviamente, la curiosità sul sistema di gioco è legittima, ma credo che l'unica certezza cui possa affidarsi il nuovo mister sia puntare su giocatori che possano garantirgli una buona tenuta atletica nell'arco dei novanta minuti.
Il Modena è tra le squadre migliori della serie B, guidata da un allenatore che ha esperienza e mestiere, il nostro ex Walter Novellino. Gli altri ex della partita saranno Calapai, Salifu e Nardini da una parte, Edgar Cani dall'altra.
Novellino ha lavorato per molti anni con il 4-4-2, ma si affida anche a un 4-3-3, in cui gli esterni d'attacco fanno veramente gli esterni. L'età media dei calciatori che utilizza di più è di quasi 25 anni, mentre i calciatori utilizzati fin ora dal Catania hanno un'età media di quasi 27 anni.
E ora passiamo a Sannino. Ha lavorato sia con il 4-4-2 sia con il 5-3-2 (3-5-2).
Prima di azzardare una formazione, è necessario sapere quali siano i convocati, ma proverò ugualmente a farmi un'idea e a porre delle curiosità, ma solo per il piacere di parlarne.
Innanzitutto, prima di parlare di sistema di gioco, bisogna chiedersi quali siano le caratteristiche dei giocatori che sceglierà in base alla condizione e se ci sarà l'effettivo recupero di Rinaudo, cui questa squadra non può prescindere, né tatticamente né agonisticamente.
Inoltre, qualsiasi sistema di gioco vorremo considerare, ci saranno degli interrogativi e dei dubbi da superare. Sannino dice, giustamente, che i moduli sono solo numeri. Ma questo lo dicono in tanti, forse tutti, e lo diceva anche Maurizio Pellegrino. Di fatto, a noi aiutano a capire quali giocatori vanno in campo ed è per questo che parliamo di 4-3-3, 5-3-2, ecc.. Tuttavia, se parliamo di giocare con la difesa a tre o a quattro, non si parla solo di numeri, ma di una effettiva differenza nella tattica e nelle strategie della squadra.
Ipotesi 3-5-2 (5-3-2):
facile a dirsi. A dirsi.
Per fare questo sistema di gioco dovrà mettere fuori un po' di giocatori. Supponiamo che la coppia d'attacco sia affidata ai due calciatori che ha allenato in passato, Rosina e Calaiò, altri giocatori dovrebbero sedersi in panchina, mi riferisco a Castro e Leto. Ma non è questo il problema, perché forse sarebbe difficile da collocare perfino Martinho.
Le ipotesi alernative sarebbero inserire Martinho a centrocampo o sulla trequarti. Ma attenzione, stiamo parlando di un modulo che è parente del 3-4-1-2 o 3-4-3. Che ben venga, ma attenzione agli equilibri e al filtro a centrocampo, che è uno dei problemi emersi in queste poche partite.
Oppure, si può immaginare Martinho sulla fascia, ma potrebbe essere sprecato. Inoltre, sarebbe un sistema di gioco che non ha nulla a che vedere con quelli molto coperti che hanno fatto la fortuna di alcuni allenatori. Insomma, l'ipotesi di questo 3-5-2 non ha nulla a che vedere con il Palermo di Iachini che stravinse la categoria lo scorso anno.
Ipotesi del classico 4-3-3:
Ammesso che ci sia Rinaudo e ammesso che schieri tre centrocampisti che possano garantire pressing e interdizione. In quel caso il tridente sarebbe composto da Martinho, Rosina e Calaiò, che sono una garanzia. In mediana tre centrocampisti e solita difesa a quattro, in attesa che il tecnico possa lavorare sui singoli, sul concetto di squadra e su tutto quello di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi.
Ipotesi molto credibile, varianti del 4-4-2:
Io credo che Sannino possa fare questa scelta. Quando parlo di varianti del 4-4-2 mi riferisco a un modulo che potrebbe essere parente del 4-3-1-2. L'unica perplessità è che Sannino in passato disse che non predilige giocare con il trequartista.
A questo punto, si tratterebbe di un 4-4-2 a rombo in cui il centrocampista più avanzato potrebbe essere Martinho. Attenzione, non facciamoci ingannare dai numeri, perché si tratta di un sistema di gioco molto abbottonato, in cui i tre centrocampisti – con spiccata predisposizione difensiva – retrocedono per supportare i due centrali della difesa a 4. Mentre il gioco potrebbe svilupparsi sulle fasce con la spinta dei terzini, ai quali è richiesto un lavoro fondamentale per lo sviluppo della manovra.
Per l'ipotesi formazione, aspettiamo la lista dei convocati e faremo delle ipotesi.