Fatto il primo passo, la scelta del gruppo, c'è ancora tutto da fare. L'amministrazione comunale ha avuto tutti gli elementi per valutare le offerte e scegliere la proposta migliore. E fino a prova contraria, sono certo che abbia fatto così.
Ciò non toglie che anche in questo momento (a foglio completamente bianco o meglio col solo titolo) possiamo esprimere alcune convinzioni personali.
Il gruppo Pelligra ha certamente i mezzi economici per portare avanti un progetto sportivo che nei primi anni (fino alla serie B) sarà in perdita. Ciò ci rassicura rispetto ad una possibile situazione di ripetuti fallimenti, che si verificherebbe allorché il proprietario non avesse sufficienti risorse per sopportare investimenti ed imprevisti che nello sport sono la regola. Questo è un punto di forza.
Altro punto di forza è la mentalità progettuale con la quale si muove un gruppo che ha il suo centro d'affari nel settore dell'edilizia: un settore in cui se non sai progettare bene - nei mercati competitivi non distorti dai favori della politica - chiudi i battenti o non cresci come ha fatto invece il gruppo Pelligra. Quindi mi aspetto che portino una cultura della progettualità che da noi manca quasi del tutto. Altro punto di forza.
Al gruppo Pelligra non mancano le competenze e la capacità per rilevare e gestire proficuamente il Centro sportivo di Torre del Grifo, visto da tanti come un peso ma che, per un gruppo che lavora proprio nelle costruzioni e nella gestione di immobili, rappresenta il focus del proprio mestiere. Recuperare alla causa del Catania Torre del Grifo è un grande punto di forza.
Il gruppo Pelligra darà a Catania la concreta opportunità di farsi conoscere in un continente nuovo. In Australia ci sono tantissimi emigranti siciliani. Il calcio, con un Catania protagonista nelle serie maggiori, potrà rappresentare un formidabile veicolo di promozione del territorio e della nostra città, a partire proprio dalla comunità di siciliani per allargarsi al resto della popolazione. Si potrebbe anche dire che attirerà interesse su tutto il calcio italiano. Non conosco francamente quanta audience abbia il calcio italiano in Australia, pertanto questa è una considerazione che faccio in modo astratto ed in linea di principio. Ma potrebbe essere un altro punto di forza.
Il gruppo Pelligra solo da pochi anni è entrato nel settore sportivo (ha rilevato squadre di baseball e di basket della città di Adelaide) e quindi non ha molta esperienza nel mondo dello sport europeo ed italiano in particolare. E' lodevole che vogliano partire da una serie inferiore, senza presunzione, ma ciò non toglie che anche in quella serie ci vogliono competenze e conoscenza approfondita. Questo potrebbe essere un punto di debolezza.
Scibilia ha esperienza nel calcio italiano a buoni livelli ma, stando a quanto dichiarato, non vuole avere ruoli operativi. Mentre, sempre stando a quanto emerso qua e là nelle interviste, potrebbero avere dei ruoli chiave gli ex calciatori Grella e Bresciano. Sono indubbiamente uomini di calcio, ma l'esser stati calciatori di ottimo livello, non li qualifica automaticametne come manager sportivi. E' questa a mio parere la figura chiave per gestire un progetto fatto bene a tavolino.
Fra poco forse ne sapremo di più dalla conferenza stampa, ma credo che i temi del rilancio del Catania siano essenzialmente questi. Attendiamo con curiosità di vedere come saranno affrontati.