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Con il senno di poi, Maran è stato allontanato troppo presto la prima volta e troppo tardi la seconda, ma in ogni caso ci voleva qualcuno di polso per sostituirlo. Cordialmente,
Marco Tullio
Il "senno di poi" ce lo possiamo permettere noi tifosi. Non chi deve prendere "decisioni", il quale deve agire col "senno di prima".
I guai del Catania iniziano molto da lontano: non dimentichiamo che abbiamo visto una squadra "sulle ginocchia" nei secondi 45 minuti per buona parte del campionato. La squadra non riusciva a giocare al calcio, ad imbastire una, dico una, azione pericolosa nella metà campo avversaria.
Una cosa impensabile per il professionista che curava la preparazione atletica e per il fatto che la maggior parte dei giocatori aveva già disputato un campionato col Catania, avendo "valori" atletici già perfettamente conosciuti.
Perché è accaduto questo? E' una delle domande alla quale la risposta che il Presidente ha dato in una trasmissione televisiva non soddisfa per niente ("la colpa è di Maran". E allora perché è stato richiamato?).
Maran o è un autolesionista che ha cambiato tutta la preparazione chiedendo a De Bellis di andare contro gli eccellenti risultati dei due anni precedenti, o forse (mia personale congettura......) gli è stato chiesto di puntare anche alla Coppa Italia, facendo affidamento, nella prima parte della stagione, sul maggior presunto tasso tecnico della squadra, per essere poi al "top" della forma nella seconda parte?