Domenica 25 settembre 2011, Stadio Massimino ore 14.50, tribuna B, prime file di posti, accanto la "gabbia".
Caldo umido, attesa snervante prima di una gara determinante con i blasonati a strisce bianco-nere capofila deòl campionato.
Io seduto con un amico e due bambini, loro di un' altra provincia siciliana, juventini i bambini, l' amico neutrale, solo accompagnatore dei pargoli. Premessa dovuta, la città di residenza dei ragazzini sconosce, strano ma vero, la violenza, pur essendo in Sicilia.
Prima fila, accanto la ringhiera, occupata un tifoso "storico" catanese e dalla sua famiglia, in totale 4 persone. Nelle file dietro, tanti juventini infiltrati, ma doverosamente corretti ed educati. Quando gli atleti rientrano negli spogliatoi, dopo il riscaldamento, il tifoso "storico", così si è definito, annuncia agli spettatori dietro di lui, che lui e la sua famiglia avrebbero visto, così come da trentanni, la partita in piedi, perchè ,lì, in quel settore della tribuna B, lui ha sempre fatto così e, conseguentemente, non accettava lamentele, anzi, chi voleva vedere la partita doveva vederla in piedi.
Inizia l' incontro, iniziano le lamentele, di chi, dopo aver pagato il biglietto, doveva rimanere in piedi... unica zona della tribuna a rimanere in piedi.
Dalle lamentele, si passa alle parole.
Due tifosi catanesi si lamentano con il servizio di sicurezza, schierato a ridosso della barriera con la "gabbia", invitando gli addetti a far accomodare il tifoso "storico" sulla seggiola ed ad evitare di impedire di far vedere agli altri spettatori paganti la partita.
A quel punto, un uomo della sicurezza, risponde a chi si lamentava, di provare lui a farlo sedere. Da lì a poco, volano le parole, grosse. L' addetto alla sicurezza si avvicina ai due che si lamentavano... arrivano quasi alle mani, dietro di noi.
Colgo lo sguardo terrorizzato dei ragazzini e del padre, che, pur tranquillizzando i ragazzi, è terrorizzato anch' egli. Il tutto davanti gli occhi del tifoso "storico" che con sorrisi sprezzanti ironizzava acuendo la rabbia degli altri... in qualche secondo le persone coinvolte sono circa venti. Passano dieci minuti, i soggetti in prima fila non si siedono e, non curanti, continuano a vedere la partita... loro, gli altri ad affannarsi, evitando le teste di chi sta davanti. Dopo un buon quarto d' ora, arrivano 2 uomini in abito grigio, con le stemma del Catania Calcio ed altri 5 uomini della sicurezza, vanno dal tifoso "storico" e lo invitano a sedersi, con netto ed ovvio rifiuto dello stesso. Volano le parole grosse. Gli uomini della sicurezza chiedono i documenti al tifoso. Questi si rifiuta ed li invita ad andare via, aspettandolo all' uscita, anzi, meglio non farsi vedere all' uscita, perchè in quel momento c' era la partita e doveva vederla... gli altri, che stavano dietro, essendo tutti juventini camuffati, se volevano, dovevano vedere la partita in piedi, dietro lui, sennò a casa... e così invitava a fare agli addetti alla sicurezza, evitando di farsi vedere fuori dallo stadio, perchè lì, a quel punto, era disposto a discutere... ma non con le buone...
Nello stupore di tutti... gli uomini della sicurezza vanno via, girandosi verso gli spettatori in piedi e dicendo "...cchi ama a fari?... amuinni, va..." ed il tifoso storico "bravi, itavinni e mannatimi a Puvvirenti e lo Monaco, ca ciù ricu ju, chi je c' ana affari... anzi, appena nesciu i va cceccu ju"....
Erano già passati circa 20 minuti... ovviamente, la partita vista col contagocce...
Lo sguardo dei ragazzi è rimasto impaurito, il mio amico teso come una corda di violino ed io imbarazzato, ricordandomi di avere detto, prima di acquistare i biglietti " tranquilli, ormai le cose sono cambiate"...
E' inutile dire che il tizio, il tifoso della vergogna "storica" è rimasto in piedi con moglie e marmocchi al seguito.... per tutto il resto della partita, pioggia compresa!