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Calcio siciliano / Terza maglia Palermo: o del trionfo del woke netflixiano
« Ultimo post da Templare il 07 Settembre 2024, 11:51:58 am »"Il kit dello sponsor tecnico Puma celebra la storia millenaria della città come capitale del Mediterraneo, in particolare con una palette multicolor ispirata ai paesi del Maghreb e del Medio Oriente, alla sua storia e all’architettura arabo-normanna che è patrimonio dell’umanità Unesco."
Cosi' scrive il GdS a proposito del corto a supporto (rima non voluta, giuro) del lancio della terza maglia, che col rosanero, stemma a parte, non ha nulla a che vedere, dimenticando di dire che la bellissima marocchina, che in via Crispi arriva via mare, ma per una volta con regolare biglietto, cabina e permesso di soggiorno, trova pure la fidanzata, una biondona che a Ovest definiremmo "pezzo di sticchio" e a Est magari "bellu pacchiuni", nonche' collega di lavoro e tifosa. Classica figura da produzione cinematografica para-hollywoodiana, con donne che sul set si lavorano altre donne, mentre invece nel mondo reale hanno tutte il borsello e sputano per terra. Tornando alla capitale millenaria del Mediterraneo, il lavoro in pasticceria e' duro, ma alla fine esce fuori un capolavoro di cassata. Trionfo, applausi, segna pure il Palermo contro la Samp. Tutti a casa ale'.
Insomma, un misto fra strappastoria lacrime con quote di disagio stile Netflix ed elogio del neoschiavismo illuminato, quello che ti porta a svuotare un continente e saturarne un altro, in nome di una inclusivita' che esiste solo nelle menti degli ingenui, degli ignoranti e degli ingenui ignoranti.
Il corto pecca tuttavia di alcune dimenticanze gravi: nessun riferimento al covidismo e agli esseri umani che stanno distruggendo il pianeta facendo cuocere gli spaghetti in ebollizione piuttosto che in infusione, come la Scienza ultimamente ha sentenziato. Pero' si puo' intravedere una botta al patriarcato tossico nella scena iniziale in cui la bella maghrebina saluta, piangente come un salice, la mamma, in abiti tradizionali, ma truccata come a Trimmutura. Nessuna notizia del papa', ma malgrado il precedente riferimento non voglio pensare male e credo quindi possa trattarsi di un donatore anonimo di spermatozoi.
Nel frattempo c'e' la sosta in campionato, i giocatori continuano a rilasciare interviste surreali con risposte quantomeno vaghe (Quanto e' grave il tuo infortunio? Voglio tornare in campo presto - La gente vuole la serie A, che ne pensi? Il nostro e' un pubblico eccezionale), ma i giochi di luce del nuovo impianto di illuminazione, con 2 Minutes to Midnight dei Maiden in sottofondo, rischiarano la notte e ci ricordano che il nostro futuro e' radioso.
Oltre che inclusivo.
Cosi' scrive il GdS a proposito del corto a supporto (rima non voluta, giuro) del lancio della terza maglia, che col rosanero, stemma a parte, non ha nulla a che vedere, dimenticando di dire che la bellissima marocchina, che in via Crispi arriva via mare, ma per una volta con regolare biglietto, cabina e permesso di soggiorno, trova pure la fidanzata, una biondona che a Ovest definiremmo "pezzo di sticchio" e a Est magari "bellu pacchiuni", nonche' collega di lavoro e tifosa. Classica figura da produzione cinematografica para-hollywoodiana, con donne che sul set si lavorano altre donne, mentre invece nel mondo reale hanno tutte il borsello e sputano per terra. Tornando alla capitale millenaria del Mediterraneo, il lavoro in pasticceria e' duro, ma alla fine esce fuori un capolavoro di cassata. Trionfo, applausi, segna pure il Palermo contro la Samp. Tutti a casa ale'.
Insomma, un misto fra strappastoria lacrime con quote di disagio stile Netflix ed elogio del neoschiavismo illuminato, quello che ti porta a svuotare un continente e saturarne un altro, in nome di una inclusivita' che esiste solo nelle menti degli ingenui, degli ignoranti e degli ingenui ignoranti.
Il corto pecca tuttavia di alcune dimenticanze gravi: nessun riferimento al covidismo e agli esseri umani che stanno distruggendo il pianeta facendo cuocere gli spaghetti in ebollizione piuttosto che in infusione, come la Scienza ultimamente ha sentenziato. Pero' si puo' intravedere una botta al patriarcato tossico nella scena iniziale in cui la bella maghrebina saluta, piangente come un salice, la mamma, in abiti tradizionali, ma truccata come a Trimmutura. Nessuna notizia del papa', ma malgrado il precedente riferimento non voglio pensare male e credo quindi possa trattarsi di un donatore anonimo di spermatozoi.
Nel frattempo c'e' la sosta in campionato, i giocatori continuano a rilasciare interviste surreali con risposte quantomeno vaghe (Quanto e' grave il tuo infortunio? Voglio tornare in campo presto - La gente vuole la serie A, che ne pensi? Il nostro e' un pubblico eccezionale), ma i giochi di luce del nuovo impianto di illuminazione, con 2 Minutes to Midnight dei Maiden in sottofondo, rischiarano la notte e ci ricordano che il nostro futuro e' radioso.
Oltre che inclusivo.