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LaSiciliaweb => Calcio siciliano => Topic aperto da: Sergio - 10 Settembre 2018, 10:58:25 pm

Titolo: Done Deal
Inserito da: Sergio - 10 Settembre 2018, 10:58:25 pm
Si dice così Oltreoceano quando al termine delle trattative le parti hanno raggiunto l’accordo. Una stretta di mano e poi le firme.
Affare fatto: le stesse due parole ma in italiano, così come deve averle pronunciate Maurizio Zamparini nell’ultimo faccia a faccia con Antonio Ponte, l'imprenditore italo-svizzero già noto al calcio italiano per le esperienze a Siena e a Carrara. Sarebbe infatti positivo l’esito della lunga trattativa con il patron rosanero per entrare con nuovi fondi nel Palermo calcio: la cordata, di cui Ponte è comprimario, rileverà da Zamparini parte delle quote del club iniettando nuova linfa nelle casse societarie. Raggiunto un accordo vicino già da tempo: Ponte era al lavoro già diverse settimane prima che i contatti fossero noti, alla ricerca di fondi da immettere nel Palermo per realizzare un nuovo piano gestionale del club. Il patron rosanero, durante la sua ultima visita in città, aveva lanciato segnali in questa direzione, ammettendo i contatti settimanali con l’ex presidente del Siena, «un collaboratore finanziario che sta facendo un programma di gestione della società - diceva Zamparini negli uffici del “Renzo Barbera” -, lavorerà con me qualora le altre due cordate (Follieri e investitori statunitensi, ndr) non arrivino al risultato».
Non proprio una piccola collaborazione, ma un primo importante passo verso la cessione del Palermo.

 
NUOVI FONDI
L’intesa con Ponte è piuttosto articolata: l’iniezione di nuovi capitali in società - non a Zamparini - sarebbe immediata. Denaro essenziale in primo luogo per riequilibrare il bilancio sofferente, poi per intervenire sull’organico qualora a gennaio fosse una condizione necessaria per tentare la promozione diretta.
Perché no Serie A, no diritti televisivi. E a farne le spese sarebbe l’investimento iniziale che la cordata avrebbe predisposto.
Investimento importante: una cifra vicina ai 50 milioni per rigenerare il club subito e rilevarne l’85% delle quote fra un anno. Percentuale calcolata proiettando il Palermo in Serie A, con ricavi per oltre 40 milioni di euro soltanto dai diritti tv.
Accordo che soddisfa entrambe le parti: Zamparini ha trovato ciò che stava cercando, ossia investitori a cui affidare la gestione finanziaria; la cordata di Ponte prende una società che ha un organico ampio e - sulla carta - competitivo, sulla quale cucire un nuovo modello di gestione sportiva e soprattutto finanziaria, con l’obiettivo di raggiungere la A in poco tempo e da lì ripartire, attirando nuovi sponsor tramite il rilancio del brand rosanero.

 
MULTIPROPRIETA’
Lo scenario che si profila dunque è questo: Zamparini resterebbe inizialmente proprietario del Palermo - la cui gestione sarebbe affidata ad un nuovo management con nuovi fondi - per cedere in un secondo momento la maggior parte delle quote societarie, che per il 25% andrebbero ad Antonio Ponte e per il 60% agli investitori della sua cordata. Disponendo di fatto una comproprietà del Palermo calcio.

 
TEMPI
Non sarà un’attesa estremamente lunga. L’accordo preliminare, raggiunto la scorsa settimana, sarebbe già suggellato dalle firme e Ponte ed un suo collaboratore stanno programmando in queste ore una trasferta in città nei prossimi dieci giorni.

Da forzapalermo.it
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: turiddu - 11 Settembre 2018, 01:58:36 pm
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 12 Settembre 2018, 07:05:51 pm
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Aspetteremo con ansia di ascoltare il requiem aeternam. E' l'unica soluzione.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Templare - 13 Settembre 2018, 01:08:26 am
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Ciao Turiddu, sei tu che oggi hai scritto su Stadionews sul topic in cui “dialogo” con Monastra?
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: turiddu - 13 Settembre 2018, 12:37:29 pm
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Ciao Turiddu, sei tu che oggi hai scritto su Stadionews sul topic in cui “dialogo” con Monastra?

Ciao, si e immagino che eri tu quel Templare.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Templare - 13 Settembre 2018, 02:47:25 pm
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Ciao Turiddu, sei tu che oggi hai scritto su Stadionews sul topic in cui “dialogo” con Monastra?

Ciao, si e immagino che eri tu quel Templare.

Templare uno ne è rimasto, dai tempi di Filippo il Bello e di Jacques de Molay e scrive, quando ha tempo, per ribattere alle inesattezze di chi dovrebbe fare corretta informazione.

Oggi Monastra mi accusa di negare la verità perché secondo lui Zamparini ha messo soldi suoi nel Palermo per almeno sette anni e i soldi che ha sperperato erano comunque suoi.

Zamparini ai giornalisti palermitani dovrebbe fargli una statua.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: turiddu - 15 Settembre 2018, 02:57:32 pm
Templare, in qualche modo " a statua" ciá fici e continua a fargliela a modo suo....   Non mi do altre spiegazioni.  Il Palermo non c'è più e tu lo sai meglio di me,  e lo sanno anche gli altri solo che fanno finta di non saperlo.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 16 Settembre 2018, 05:13:31 pm
Il Palermo non c'è più e tu lo sai meglio di me, 

Che non è un semplice modo di dire ma, tanto per fare un esempio, ieri ero convinto che il Palermo giocasse alle 15. E dopo che cerco scopro che invece gioca domani (oggi). Nel senso che a questa gara ci sono arrivato sensa quell'aria magica di attesa che precede un evento sportivo della tua squadra del cuore, quando ti conti i giorni, e poi le ore, e poi i minuti. Quindi è vero, il Palermo non c'è più. E' un'amara constatazione.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 12 Ottobre 2018, 09:39:04 pm
Forse ci siamo quasi. Si è riusciti (grazie a loro, non so chi) a metterlo con le spalle al muro. L’effetto Dunning Kruger sembra stia per svanire, si torna coi piedi a terra, nella consapevolezza di essere un comune mortale che se non “pesa” adeguatamente ogni sua mossa rischia di “morire” per davvero. Auguriamoci che non accada come Sansone e i filistei.
Certo è davvero singolare che “Follieri non offriva garanzie” mentre Ponte sta(va) per diventare il nuovo presidente (l’ennesima baccaglianata). Gli saranno apparse in sogno un bel paio di manette?
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 14 Ottobre 2018, 03:30:07 pm
da Repubblica.it del 14/10/2018

Adesso c’è anche un preliminare d’accordo. Un documento sottoscritto da Maurizio Zamparini e Raffaello Follieri con cui le parti ratificano una intesa per l’acquisto della società rosanero da parte del finanziere pugliese. L’accordo è stato firmato la settimana scorsa in un faccia a faccia tra Zamparini e Follieri che erano accompagnati dai rispettivi legali e dai consulenti. Un preliminare con il quale il patron rosanero si impegna ad accettare l’offerta di acquisto presentata da Follieri e, al contempo, sospende tutte le eventuali trattative che poteva avere in corso per la cessione della società. Insomma, un documento che impegna le parti e che è propedeutico alla chiusura vera e propria della trattativa per un prezzo che si aggira sui 50 milioni. Follieri ha quindi spazzato via la concorrenza, a dire il vero mai troppo supportata dai fatti e dagli impegni economici, di Antonio Ponte. Lo stesso Follieri adesso ha la strada spianata verso l’acquisto del cento per cento del Palermo. L’ultimo passaggio è adesso quello relativo alla sottoscrizione del contratto vero e proprio, dopo che Zamparini verificherà le ultime garanzie presentate da Follieri, che sarà poi suggellato dalle firme e dal passaggio delle quote azionarie della società rosanero.

Un contratto che sta preparando l’avvocato Anania che, per conto dello studio Whiters, ha avuto mandato da parte di Zamparini di chiudere la trattativa. Sarà lo stesso Anania a inviare la copia a Zamparini e a Follieri per le firme in calce al documento che a questo punto diventa storico per la vita del Palermo e che, a meno di clamorose novità dell’ultima ora, dopo sedici anni di gestione Zamparini segnerà il passaggio della società dall’imprenditore friulano al finanziere pugliese. Proprio Follieri, negli ultimi giorni è stato impegnato nella lettura dei documenti contabili che Zamparini, immediatamente dopo la firma dell’accordo preliminare, ha messo a disposizione del finanziere e dei suoi più stretti collaboratori. Una lettura dei conti della società rosanero che in un primo momento sembra avere ”spaventato” Follieri che poi, prima di tornare a New York venerdì pomeriggio, ha deciso di andare avanti e ha dato mandato ai suoi collaboratori di chiudere la trattativa.

I tempi adesso sono molto ridotti: Follieri e Zamparini si sarebbero dati come scadenza ultima per la chiusura dell’affare il 24 ottobre prossimo. Giusto il tempo per arrivare al completamento della trattativa alla vigilia del cda fissato per il 26. Quel cda che avrebbe dovuto portare Ponte alla presidenza del Palermo e che invece segnerà l’inizio dell’era Follieri. Manca poco anche se la prudenza in questi casi non è mai troppa. L’affare Baccaglini, in questo senso, docet. Ma questa volta sembra che tutto sia già definito e l’accordo firmato a Vergiate la settimana scorsa è vincolante per le parti. Al punto che, se una delle due dovesse fare marcia indietro, lo potrebbe fare solo con un bagno di sangue a livello economico per la penali che ci sarebbero da pagare. Ma ormai i giochi sono fatti.


Massimo Norrito
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 24 Ottobre 2018, 03:24:01 pm
Cessione Palermo, Follieri si ritira. "Non è tollerabile il comportamento di Zamparini"

In più occasioni, peraltro, il lobbysta americano ANTHONY PODESTA è venuto personalmente a testimoniare la disponibilità della FOLLIERI CAPITAL LIMITED all’acquisizione del Palermo Calcio ed il suo personale coinvolgimento nel progetto di risanamento ed internazionalizzazione del brand, che avrebbe garantito alla compagine sportiva una visibilità rafforzata ed un respiro transnazionale. Tutto ciò è stato ripetutamente ignorato da Zamparini e dai suoi rappresentanti, il cui mortificante comportamento ha finito per allontanare dal tavolo della trattativa ogni positiva intenzione.

A parte qualche tifoso che vorrebbe spacciare la sua insipienza per attaccamento alla maglia finendo anche per perdere razionalità e senso del discernimento al punto da farsi patrocinatore di un poco probabile ritorno in massa dei tifosi allo stadio per la gara di venerdì prossimo contro il Venezia (che di fatto significherebbe sorreggere il "gioco" ignobile di zampa), tutti gli altri hanno ormai preso coscienza che solo un accidente (a sto punto augurato) potrà portare l'avvicendamento di una nuova proprietà per la società di via del Fante.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 06 Novembre 2018, 12:52:44 am
Zamparini avrebbe proposto a Marotta, ex DS della Juve, un incarico dirigenziale di alto spessore nel club rosanero, con una significativa quota azionaria che gli spetterebbe al fianco dei nuovi soci pronti ad investire nella società siciliana.

Quindi abbiamo dei "nuovi soci" che investirebbero soldi nella società, lasciando a Zampa una "significativa quota azionaria", talmente significativa che gli consentirà di affidare a terze persone, e di elevatissimo rango, ruoli non certo marginali ma, visto lo spessore della persona interpellata, di primissimo piano.

Tradotto in termini semplici: mettiamoci il cuore in pace, chistu un si nni va!!
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 21 Novembre 2018, 05:19:35 pm
Niente.
Non vende e quel che è peggio.... campa.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 04 Dicembre 2018, 10:14:42 pm
L'intero pacchetto azionario del Palermo venduto per 10 € a una società che ha un capitale sociale di 224 €. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 14 Febbraio 2019, 04:23:12 pm
Sicuramente sarò tacciato di essere un visionario. E nella mia visione della situazione noto che la tanta agognata serie A, da molti ritenuta la panacea di tutti i mali, in realtà non risolverebbe nulla. Ad oggi c’è un solo compratore che vorrebbe (ri)avere le quote del Palermo: Zamparini. Tutti gli altri personaggi che si sono presentati al “capezzale” della squadra, non sono altro che ignobili speculatori. Nessuno di loro ha a cuore le sorti della squadra e, molto probabilmente, nessuno di loro ha “radici” nel mondo del calcio, sono solo affaristi nella migliore delle ipotesi, o figuranti per incarico di qualcuno (i fantasmagorici colpi di teatro che qualche secolo fa avrebbero sicuramente dato ispirazione anche a Pirandello). In questo momento, addì 14 febbraio 2019 ore 15 circa, sappiamo solo che c’è un gruppo che chiede solo 1.2 mln di € per uscire definitivamente di scena (e non sappiamo fino a che punto questo gruppo sia capace di insistere nella sua richiesta (della serie muoia Sansone con tutti i filistei)) e un “vecchio” proprietario che tenta di riprendersi ciò che “spiritualmente” è ancora suo. Immaginare che ci sia qualcuno ora, adesso, che cacci fuori mln di € e risolvesse di colpo tutti i problemi è solo illusione di ingenui. Non so se Zampa riuscirà a riprendersi la squadra, non sono esperto della materia. Ma so quanto basta per risolvere che se anche si andasse in serie A, le eventuali “entrate” non serviranno per fini sportivi, all’allestimento di una rosa competitiva (e se anche volesse, non potrà visto l’enormità dei debiti), ma solo per spremere la pecora ancor peggio di quanto non sia già spremuta. Quindi se il Zampa riuscisse a reggere ancora le fila della squadra rimanendo ben nascosto dietro questo giochetto di scatole cinesi (e se non riuscirà è perchè saremo già morti), stiamo più che tranquilli che non venderà a nessuno, ci sarà il suo rappresentante di facciata che ci riempirà delle solite chiacchiere e promesse ma la squadra che ne verrà fuori possiamo immaginare bene di che caratura possa essere, come ben già s’immagina l’eventuale futuro obiettivo della squadra: un altro paracadute.
La gara di domani: può avere un valore simbolico, fine a se stesso, la cui eventuale vittoria produrrà solo benefici effimeri alla tifoseria, ma sappiamo bene che la vera finale, quella che vale il futuro della squadra, si gioca in ben altro campo, lontano dal Barbera.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 21 Febbraio 2019, 12:26:33 am
C’è tanta confusione in giro, un susseguirsi frenetico di eventi, spesso contrastanti, proclami disattesi, certezze smentite in meno di 24 ore. Non va di scrivere nulla perché quella di avere le idee chiare è una pretesa che ognuno si guarda bene dal dichiarare. Così ci si contenta di leggere un po’ in giro, nella vana ricerca che dopo già anni di illusioni e disillusioni quanto meno possa apparire la fine del tunnel. Ma niente, ancora buio fitto per me che il campionato che sto ad osservare non si disputa sul terreno di gioco ma in qualche studio notarile.
Così, chi per mestiere non può esimersi dal dire qualcosa, cerca quanto meno di immaginare.
Ho trovato quest’articolo che contiene tante piccole parti di verità (la verità tutta intera forse non la sanno nemmeno a Vergiate). Però tante cose collimano con le mie preoccupazioni, sia quelle di ieri che quelle di oggi.

Palermo, c’è ancora aria di mandrakata
È comprensibile che la buona notizia dello scampato pericolo abbia notevolmente abbassato le difese immunitarie di chi ha osservato in questi mesi le tristi vicissitudini del Palermo con la ragionevole consapevolezza di essere davanti ad una mandrakata di pessima qualità.
Scongiurata la penalizzazione, almeno per questo giro di giostra, è come se la mente di ciascun tifoso che ha i ventricoli uno rosa e l’altro nero abbia selettivamente rimosso tutti gli indizi che portano alla più semplice delle conclusioni: questo ammasso di bugie utili a dribblare debiti e responsabilità, non è ancora giunto al termine.
Riavvolgiamo il nastro. C’è Zamparini che deve disfarsi del Palermo, per necessità più che per scelta. Ormai la giustizia ordinaria – oltre che quella sportiva certamente meno minacciosa – è sulle sue tracce e non sembra disponibile a mollare l’osso. La buona stella sembra averlo abbandonato, e anche qualche buona amicizia che in passato l’ha tenuto lontano dai guai.
Il vecchio Zampa s’inventa la più incredibile delle cessioni che si conoscano nella storia recente del calcio italiano, persino più bizzarra di quella del Parma e tutti ricordiamo come finì. Eppure mezza città abbocca nonostante più di un sospetto destato sin dalla prima uscita. Mai giudicare dalle apparenze, ma in un mondo che vive di sano provincialismo e ostenta dai calzini griffati alle cuffiette degli smartphone, questa allegra comitiva made in England vestita con gli scarti di magazzino dell’Upim anni ’70 e che pasteggia dall’equivalente marinaro di un all you can eat, cosa c’azzecca con un affare che porta in dote almeno una trentina di milioni di euro di debiti?
Non lacrima Zamparini quando sottolinea che quello era l’ultimo regalo fatto alla città di Palermo, cela piuttosto un sorriso beffardo di chi sa di avere ripagato con eguale moneta chi ha osato non genuflettersi davanti all’arroganza. Come si sono permessi questi straccioni, calcisticamente parlando, di frantumare i cabbasisi a chi ha regalato momenti di effimera gloria? Questo il ragionamento semplice semplice di uno spregiudicato imprenditore che non ha un bidone al posto del cuore ma un ritratto del proprio ego in maxi formato.
E nel calderone ci sono anche i magistrati delle Procure siciliane per nulla propensi a mandare in archivio i loro sospetti. La ribellione di Zampa è totale, gli inglesi sono lo strumento più efficace per sfilarsi dalla scomodissima posizione dello schiaffo del soldato. Basta scappellotti, se li prenda qualcun altro, la sua partita deve dichiararsi finita e che la gentaglia di Palermo pensi ciò che vuole.
Solo che i venditori porta a porta di sua maestà britannica si sfilano uno a uno, non si sa se complici o gabbati, come sottilmente ha fatto sottintendere mr Richardson, il primo capo dei manichini di una governance assai sgualcita.
Bugie su bugie, finché l’italianissimo Emanuele Facile è rimasto solo a fare l’incantatore di serpenti. Solo che al suono del suo piffero non s’alzava più alcun cobra ma viscidissime bisce simboli di cattivi presagi. Ad un passo dalla penalizzazione e dall’intervento degli organi sportivi (un giorno ci diranno che loro avevano capito tutto da tempo…) che forse avrebbe scoperchiato verità imbarazzanti, ecco che arriva l’altro colpo di scena: via Facile e dentro la coppia Foschi – De Angeli. Che a cercare due più fedeli a Zamparini di costoro si fa veramente fatica. Hanno i denari per sostenere l’operazione? Neanche a parlarne. Ma tant’è, a questa versione della cacciata degli unni e di arrivano i nostri Palermo tributa altri inchini.
Foschi dice di aver letteralmente strappato le azioni a Facile e compagnia bella, in automatico anche la montagna di debiti che neanche lui riesce ad oggi a quantificare. Ma questo non lo dice in quella conferenza stampa in cui sembrava di sentire parlare uno Zamparini riuscito male. Foschi è credibile come proprietario del Palermo? No, ma che importa. Intanto sino al prossimo mese di marzo siamo salvi. Perché intanto il direttore, che non vuole essere chiamato presidente, svende qualche pezzo dell’argenteria di famiglia e trova nella cassaforte della famiglia Mirri la liquidità che serve a pagare gli stipendi di novembre e dicembre. In attesa di una cessione stavolta reale.
A occhio sembra che l’intervento della coppia Foschi – De Angeli abbia sollevato Zamparini dall’incombenza di vedersi ritornare indietro il Palermo e che i suoi due ex dipendenti abbiano l’unico compito di capire se c’è qualcuno in giro disponibile a rilevare quella che oggi è una fragile baracca ma che dopodomani potrebbe diventare un bellissimo attico con vista sul golfo di Mondello. Una trasformazione consentita solo dalla promozione in serie A, certamente possibile nonostante tutto. Esclusivamente in quel caso l’affare potrebbe diventare appetibile. Dopo san Rino Foschi, accanto alla santuzza Palermo adesso fa sedere Dario Mirri, l’unico che ha tirato i soldi di tasca e bisogna dargliene atto, come bisogna accogliere come fatto positivo il gesto di Confindustria di acquistare biglietti dello stadio.
Conosco Mirri, non è uno stupido e neanche un giocatore d’azzardo, se ha firmato un assegno di quasi 3 milioni vuol dire che ha qualche certezza che non rivela. Si può essere tifosi e nipoti di Renzo Barbera quanto si vuole, ma nessuno brucia il patrimonio di famiglia perché colpito dalle parole di Bellusci. E infatti, tra il detto e il non detto, sempre a cavallo tra mezze verità e amabili omissioni, sembra che qualcosa sotto sotto si muova tanto che Mirri ha pregato l’amico Rinaldo Sagramola (ah, quanto è difficile liberarsi del passato) di dare uno sguardo ai conti per capire come presentarsi davanti ad eventuali acquirenti. Perché adesso Mirri è consapevole che il suo business, fatto di vendita di pubblicità allo stadio, funziona finché il Palermo è vivo e in buone mani. Altrimenti correrà il rischio di essere l’ultimo a cui hanno dato la muffa.
Quindi, lasciando stare le santificazioni assolutamente fuori luogo, per Foschi o chiunque altro, se da un lato l’intervento di Mirri è un ottimo auspicio, dall’altro il solo sentire parlare di cordata di imprenditori locali evoca tristissimi pensieri. Mirri, Sagramola, Foschi o chi per loro, cerchino oltre lo Stretto. E stiano ben attenti, perché i primi a correre al capezzale dell’ammalato difficilmente sono i medici, molti più spesso i carnefici. E questi ultimi mesi l’hanno ancora una volta dimostrato.
Il resto, che si chiami sottoscrizione o azionariato popolare, è catalogabile sotto la voce sogno romantico. L’unica cosa positiva di questa vicenda? Si è risvegliato finalmente lo spirito di appartenenza. E non è un caso che più si allontana l’ombra che da Vergiate si allunga in via del Fante e più forte si senta palpitare il vecchio cuore rosanero. Che Palermo si riappropri del Barbera, questo sì. E, se ci sono le condizioni, che si riapra la campagna abbonamenti, che l’aria che si respira è quella dei giorni migliori. Non fosse altro che per una questione di scaramanzia. Nel 2004, unica volta a nostra memoria, a gennaio si fece il pieno di tifosi e alla fine Toni e Corini ci riportarono in serie A.
Ecco, siamo stanchi di questa infinita sequela di palle e desiderosi di tornare a parlare di pallone, sogniamo il giorno in cui Palermo ritrovi la sua più autentica dimensione calcistica che non deve essere per forza quella dei Cavani o dei Pastore, ma una sana e genuina maniera di vivere con passione quel qualcosa che, al di là di sesso, censo e religione, fa battere forte il cuore di una città.
Angelo Scuderi

Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: turiddu - 21 Febbraio 2019, 10:36:40 am
Sergio, è del tutto inutile a questo punto cercare di capire o perfino di commentare quello che succede.
A breve, per fortuna il tempo non lo può fermare nessuno, vedremo che succederà.
Una cosa è certa: meglio la D che quel tizio lì.
Per il resto, al momento mi sono disintossicato dal calcio.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 21 Febbraio 2019, 04:30:50 pm
Ciao Turiddu: io purtroppo non ci riesco a staccarmi. Per me il Palermo è come l’aids. Mi ha acchiappato quand’ero ancor meno che adolescente e non mi ha più mollato. La strada del disinteresse purtroppo ha dato scarsi frutti e, se li ha dati, sono stati molto tardivi. Ci voleva lo sfogo di Bellusci per risvegliare un poco le coscienze, ci voleva l’articolo di Italo Cucci che in politichese ha messo a nudo la stronzitudine palermitana, camuffandola per gratitudine. Ieri Angelo Scuderi; insomma il marcio sta testimoniando che esiste e sta anche mostrando la faccia. Io credo fermamente che questo è l’ultimo anno da Zamparini, anche se alcuni pervicacemente insistono che ormai è totalmente fuori.  No, non ancora! Non so ancora da quale categoria si ripartirà il prossimo anno ma al punto in cui siamo anche la D va bene purchè si torni a parlare di calcio.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 08 Marzo 2019, 05:40:40 pm
C'è la fila per acquistare 47 milioni di debiti! Ogni giorno cambia il compratore ed almeno ogni due giorni spunta un nuovo acquirente interessato a questa montagna di debiti che è il Palermo Calcio. Ah!, così per saperlo, quanti soldi occorrerebbero per acquistare questi 47 milioni di debiti? La cifra dei 10 € pagati dagli inglesi era fittizia ma ormai lo sanno anche i sassi che fittizia era stata anche la transazione.
A corollario di quanto sopra, Massimo Ferrero per la sua Samp vorrebbe 140 milioni. E pensare che appena un lustro fa, Palermo e Samp erano sulla stessa fascia.
Ma quanti soldi si è mangiato quel magnaccìo? :$
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: bua - 03 Maggio 2019, 05:35:30 pm
Non ho capito chi sia il nuovo patron, comunque oggi il Palermo passa di mano, salvandosi dai problemi economici.
In bocca al lupo ai cugini.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Templare - 03 Maggio 2019, 06:18:27 pm
Non ho capito chi sia il nuovo patron

Zamparini. Sto andando a lavoro, stanotte rispondo con calma. Ciao.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: turiddu - 03 Maggio 2019, 10:40:00 pm
Passaggio di proprietà? Io sono sempre convinto che a volte è meglio azzerare tutto e ripartire ( in questo caso dai dilettanti). Questa agonia dura da troppo tempo.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Templare - 04 Maggio 2019, 02:22:09 am
Allora, provo ad essere sintetico e procedo per punti.

1) Zamparini da anni diceva di volere andare via e di cercare prima un presidente giovane con lui sempre proprietario, ma defilato, poi un gruppo che lo affiancasse, poi un gruppo cui cedere, ma solo una quota di minoranza, poi qualcuno a cui cedere il pacchetto di maggioranza, con lui che sarebbe rimasto come consulente non pagato, perche' gli acquirenti lui li trovava sempre senza esperienza nel mondo del calcio e che lo pregavano per rimanere a gestire la societa'. Negli ultimi anni, nei vari stadi di pseudotrattative sbandierate, Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo, e'stato spesso presente, spomnsorizzato dallo stesso Zamparini che voleva "coinvolgere" gli imprenditori palermitani. Albanese primo elemento da considerare.

2) Presunte vendite a Baccaglini e agli inglesi. L'idea, da quello che ho capito, era quella di trovare capitali tramite polli che avrebbero comprato obbligazioni e quote di fondi di investimento quotati in mercati di terz'ordine, Zamparini sarebbe uscito di scena formalmente, ma sarebbe sempre rimasto proprietario tramite acquisizione delle stesse quote o con la nomina di prestanomi. Con Baccaglini non ha funzionato perche' l'ex jena probabilmente a fare da semplice prestanome non ci stava e si era pure accorto (ci sono le intercettazioni della Procura) che i bilanci del Palermo erano da primi titoli di giornale sezione giudiziaria. Gli Inglesi? Il capolavoro del prestanomismo, con Facile uomo di fiducia di Zamparini a presiedere il CdA e gli stessi attori d'Oltremanica a dichiarare pubblicamente di aspettarsi di essere pagati (roba da 100000 pound a personaggio) come promesso dal Friulano. La vendita assolutamente di facciata serviva, secondo quest'ultimo, a scongiurare l'ipotesi di arresti domiciliari.

3) dopo gli Inglesi e con l'esigenza di non finire in gattabuia, Zamparini cede tutto alla sua contabile, Daniela De Angeli con Foschi presidente. Tutti si affannano a dire che Zamparini non c'entra piu' nulla, fatto sta che i domiciliari si concretizzano e che Stellone viene esonerato con modalita' illogiche e tipicamente Zampariniane mentre si trova virtualmente promosso in A.

4) Mentre si parla di una cessione a York Capital come fatta, spuntano dei problemi, con gli Americani che non possono sottoscrivere certe clausole e insieme ai problemi spunta pure la misconosciuta Arkus, capitale sociale ridicolo, personaggi di spicco con assoluzione per prescrizione da reati di truffa. Arkus accetta tutto, non importa se il Palermo il prossimo anno sara' in CL o in serie D, si parla apertamente di Daniela De Angeli ancora all'interno della societa' e spunta di nuovo Albanese, che infatti verra' nominato presidente poche ore dopo le firme dal notaio.

Io dico soltanto una cosa: quale gruppo imprenditoriale acquisterebbe oggi una societa' derelitta, accollandosi tutti i debiti, accollandosi una vicenda penale pesante, accollandosi dei deferimenti federali che non vedono altro esito che una retrocessione all'ultimo posto di questo campionato o l'esclusione del Palermo da qualunque serie professionistica? Quale gruppo serio acquisterebbe a scatola chiusa ed immetterebbe denaro non sapendo quale campionato il Palermo giochera' e quindi su quali entrate potra' contare, quando basterebbe fare come il Bari, fare fallire questo carrozzone in decomposizione e rilevarne il titolo a giugno iscrivendo la societa' in serie D, ripartendo con zero debiti ed il bacino d'utenza della quinta citta' d'Italia?

A me non toglie nessuno dalla testa che Zamparini stia ancora dietro le quinte. Spero soltanto che per una volta nella vita la Legge faccia il suo corso e lui paghi per tutto lo schifo che ha fatto in questi anni.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 04 Maggio 2019, 08:24:39 am
Ottimo intervento Templare.
Aggiungo solo una cosa: la diatriba aspra tra la De Angeli e Foschi quando York Capital è stata sorpassata da questi qui della Arkus.
Forse Foschi è l'unico che prova vergogna per tutto il male che si sta facendo al Palermo.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: turiddu - 04 Maggio 2019, 08:50:36 am
Ottimo intervento Templare.
Aggiungo solo una cosa: la diatriba aspra tra la De Angeli e Foschi quando York Capital è stata sorpassata da questi qui della Arkus.
Forse Foschi è l'unico che prova vergogna per tutto il male che si sta facendo al Palermo.
Sergio io di tutti i personaggi legati in qualche modo al friulano, non ho alcuna fiducia e Foschi non sfugge a questa cosa. 
Per quanto riguarda il passaggio di proprietà, mi sembra che siamo tutti d'accordo: siamo stanchi di sentire e di leggere minchiate, chiudiamo questa agonia una volta per tutte e ripartiamo dalla d.
Ciao Templare, intervento come sempre centrato.
Titolo: Re:Done Deal
Inserito da: Sergio - 04 Maggio 2019, 09:52:01 pm
Sergio io di tutti i personaggi legati in qualche modo al friulano, non ho alcuna fiducia e Foschi non sfugge a questa cosa. 
Per quanto riguarda il passaggio di proprietà, mi sembra che siamo tutti d'accordo: siamo stanchi di sentire e di leggere minchiate, chiudiamo questa agonia una volta per tutte e ripartiamo dalla d.
Ciao Templare, intervento come sempre centrato.

Siamo alle battute finali. Secondo me a fine mese sapremo di che morte dovremo morire.
La serie A, l'unica opzione che ci allungherebbe l'agonia di un altro anno, è difficile da raggiungere ma non impossibile.
La serie B scipperà la maschera a qualsiasi pagliaccio a Viale del Fante.
L'organo di giustizia sportiva potrebbe mettere qualsiasi cosa al suo posto, il suo deciso intervento avrebbe un effetto sciacquone devastante, portandosi via tutta questa massa estrementizia e liberarci dal suo lezzo irrespirabile.
Dicevano qualche giorno fa a TGS che più di uno in città sarebbe disposto a prendersi la squadra in serie D priva dei suoi debiti e ripartire. Se questa è l'unica via percorribile per tornare a respirare aria pulita.... e sia.