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Apriamo le porte del Frosinone

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Sergio:
Di Angelo Scuderi

Un euro donato in beneficenza per ogni gol subito dal Frosinone. Un applauso che non finisce mai a chi s’è inventata questa protesta. “Apriamo le porte, del Frosinone” è un colpo di genio senza limiti che risarcisce chi non può accontentarsi soltanto di essere indignato. Lasciare la società laziale in serie A è stata una porcata, non può definirsi diversamente una decisione che conferma che le due parole giustizia e sportiva nella stessa riga non si possono più leggere.

Inefficace la sanzione nei confronti del Frosinone, una sentenza che non ha penalizzato, se non in maniera davvero irrisoria, chi s’è macchiato d’una colpa che più grave non può concepirsi. Pensiamoci bene, comportamento antisportivo in una manifestazione sportiva, è come negare la stessa essenza di ciò che si fa. E badiamo bene, siamo i primi a sostenere che il Palermo, dal punto di vista sportivo e societario, la promozione non l’avrebbe meritata.

Donare un euro alla organizzazione non governativa Proactiva Open Arms significa dissociarsi dal marcio contenuto in una sentenza ingiusta, ma anche offrire l’opportunità di finalizzare la protesta in senso costruttivo. Una protesta che, si spera, valichi i confini della città di Palermo perché l’offesa non è stata arrecata soltanto al capoluogo siciliano ma a tutti quelli che amano il calcio è ragionano in termini lontani dall’appartenenza ad una bandiera.

Non si tratta di una protesta contro il Frosinone, piuttosto di una battaglia per il rispetto delle regole alla quale sarebbe meraviglioso aderissero anche gli stessi calciatori, indipendentemente dalla serie di appartenenza e dalla latitudine. In gioco, prima di ogni cosa, c’è la credibilità del loro lavoro, che è stata messa fortemente a repentaglio.

Un noto legale che si occupa di giurisprudenza sportiva e che per ragioni d’opportunità preferisce l’anonimato, ha provato a dare una spiegazione alla doppia sentenza – sui casi Frosinone e Parma – che ha mortificato il calcio questa estate. “Venti anni fa sarebbero state retrocesse entrambe, oggi non se la sono sentita. E se anche avessero penalizzato Frosinone e Parma, rispettando le regole, già si sarebbero conosciuti due nomi su tre delle squadre retrocesse”. Eccessivo per un campionato su cui girano i soldi di troppi sponsor e che di fatto ha un padrone esclusivo: le televisioni.

Come dire, non disturbate il vero guidatore del bus che, nella fattispecie, ha l’esigenza di una manifestazione che sappia attirare interesse sino alla fine. Specie nella stagione in cui debutta – e abbiamo visto tutti in che maniera – un nuovo soggetto televisivo e una nuova formula, quella dello streaming da molti auspicata, ahinoi, come quella del futuro.

Dare un euro per ogni gol subito dal Frosinone appare una formula di ribellione etica, significa trasformare un handicap in risorsa, come direbbe il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, stranamente sobrio, per non dire distratto su tutta la vicenda che ha accompagnato il Palermo.

Carissimi, la nostra adesione – la mia personale e quella del gazzettinodisicilia.it – la potete già considerare operativa. E la pubblicità all’iniziativa la offriamo noi, da oggi sino alla fine del campionato.


E' un peccato che non si sia commentato a dovere quanto accaduto a Frosinone lo scorso giugno durante la finale playoff, un episodio che mi ha indignato tantissimo non tanto come tifoso del Palermo ma principalmente come amante di questo sport. Probabilmente nel mondo ci sarà anche qualche ciociaro che prova vergogna per i modi ignominosi adoperati dalla sua squadra per raggiungere un obiettivo che sportivamente avrebbe anche meritato, tranne dimostrarsene indegna nei 5 minuti finali del match.

Templare:

--- Citazione da: Sergio - 29 Agosto 2018, 12:41:16 pm ---Donare un euro alla organizzazione non governativa Proactiva Open Arms significa

--- Termina citazione ---

...significa appunto continuare a fottersene degli italiani e a dare soldi a chi contribuisce al traffico di essere umani dall’Africa all’Europa.

Mi auguro che il Frosinone le pareggi tutte 0-0 da qui alla fine.

Sergio:
Sinceramente non conosco in che termini avverrebbe il "dissociarsi dal marcio contenuto in una sentenza ingiusta". Ma questo è proprio ciò che volevo stigmatizzare. In poche parole il Fosinone la sta facendo franca e se pareggiasse tutte le gare per 0-0 raggiungerebbe la salvezza, cosa che io mi auguro non accada proprio.

Sergio:
Secondo il collegio di garanzia del Coni le condotte dei tesserati del Frosinone hanno configurato una palese violazione dell’articolo 17 inficiando il regolare svolgimento della gara contro il Palermo dello scorso 16 giugno allo stadio “Benito Stirpe” e condizionando inevitabilmente l’esito della stessa e, trattandosi di una finale dei play-off promozione, di un intero campionato.
Tuttavia, per ragioni logistiche e temporali non è più possibile intervenire su situazioni ormai cristallizzate, ragion per cui l’eventuale inasprimento della pena (probabilmente sotto forma di punti di penalizzazione) a carico del Frosinone avrà effetto sulla stagione sportiva corrente.

Ma la soluzione, per il patron Zamparini, è molto più semplice del previsto: i rosanero dovrebbero sostituire il Frosinone e recuperare poi i match contro Atalanta, Bologna e Lazio, club affrontati dai ciociari nelle prime tre giornate di campionato. Stessa cosa accadrebbe per la società di Maurizio Stirpe, che dovrebbe, seguendo lo stesso ragionamento, giocare contro la Salernitana e la Cremonese. Contemporaneamente Zamparini provvederà a richiedere alla FIGC e ai suoi organi di giustizia quell’oneroso risarcimento danni pari a 50 milioni, tanto declamato nei mesi scorsi.

Ora a parte che questa inversione di campionati tra le due squadre sarebbe impossibile principalmente perché tutte le loro rispettive avversarie con cui hanno giocato hanno già conquistato punti che non vorranno sicuramente perdere, sarebbe più sensato che ognuno si stia nel suo campionato, specie il Palermo che con questa squadra accucchia malefigure persino in B, figuriamoci se dovesse fare la A.
Ben pensandoci, la serie A di Zamparini sono sostanzialmente i 50 milioni da requisire al Frosinone e trasferirli a.... ehm....  diciamo al Palermo calcio (in realtà andrebbero a rimpinguare i suoi conti correnti). Ora se una soluzione del genere fosse fattibile, di punire pecuniariamente la società Frosinone, la cosa mi farebbe godere come un riccio e mi riempirebbe di soddisfazione. Perché il modo in cui il Frosinone ha vinto quello spareggio ancor mi offende e quando ci penso mi indispettisco.
E in fondo quei soldi sono soldi rubati al Palermo, quel 16 giugno allo Stirpe è stato commesso un furto. Non meritavamo la serie A, ancor meno la meritiamo adesso. Ma gabbati da 4 paesani antisportivi che pretendono di farla franca non si può accettare.

Templare:
Guarda Sergio la penso più o meno come te e del resto l’ho scritto già in passato che rientrare in A tramite sentenza giudiziaria, specialmente se ritardata all’ultimo giorno utile prima dei calendari, sarebbe stato per Zamparini il massimo, la vincita di un jackpot fatto da 50 milioni di Euro a fronte di dichiarazioni in cui avrebbe detto che non ci sarebbe stato più tempo per rinforzare la squadra.

A maggior ragione oggi, ti immagini se le ultime farneticanti dichiarazioni (le squadre di A rigiocano col Palermo e quelle di B col Frosinone, questa la sintesi) trovassero fondamento che razza di affare farebbe? La colpa dei dieci punti (e sono generoso) a fine campionato sarebbe della tardiva giustizia sportiva, quale migliore scusa?

Da stamattina ribatto a Monastra su Stadionews. Lui è uno che dichiaratamente dice “in A con chiunque”, io provo anche a stuzzicarlo chiedendogli se oltre “al chiunque” lui contempli anche il principio dell’ “in qualunque condizione”, ma su questo non mi ha ancora risposto.

Monastra ha lanciato pure l’hashtag #iodifendoilpalermo, io gli ho fatto notare che doveva lanciarlo prima per denunciare tutte le porcherie di Zamparini, ma credo sia una battaglia contro i mulini al vento, la mia, per quanto non desisterò e continuerò a scrivere su quel sito su questi argomenti, che non censura alcunchè, va assolutamente detto.

Andiamo avanti.

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