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LaSiciliaweb => Calcio siciliano => Topic aperto da: Arcaloro Scammacca - 15 Maggio 2017, 08:18:34 pm
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a tutti i tifosi che scrivono su questo forum volevo chiedere quanto impegno ci mettono nel coltivare questa passione che ormai e' divenuto un pensiero fisso che ci assilla tutta la settimana voglio sapere se anche per loro e' la stessa cosa se anche essi non fanno che pensarci tutto il giorno e sono pronti a issare non appena possono l'asta e sventolare e sventolare e non ci ferma ne' il bagnato ne' l'asciutto e continuiamo a maneggiare fino a un'esplosione incontenibile di gioia quando vediamo che la porta viene violata e un gemito di godimento collettivo e individuale risuona per l'aria eccetera eccetera
arcaloro
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scusate avevo confuso i piani per me la squadra del cuore ha un grande impatto erotico ma e' strano com'e' che la censura non ha funzionato stranissimo di solito la redazione e' cosi' puntuale non mi capacito scusate ancora
arcaloro
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Marco Tul... ehm Arcaloro per te abbiamo fatto un'eccezione, purché la faccia pure tu ;)
Stretta di mano (virtuale) e tutto chiarito?
Ti aspettiamo nella tua versione originale (senza nulla togliere ad Arcaloro, per carità)
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certo certo come dite voi ci mancherebbe ma com'e' che la censura non ha funzionato nel titolo
arcaloro
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Verificheremo
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ah sì un'eccezione per quella un'eccezione e' sempre possibile
arcaloro
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Don Arcaloro, nessuno ti risponde perché usi una terminologia imprecisa.
Si capisce che sei del Nord, da noi si dice in altri modi.
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caro nelson, ti sbagli ormai è sdoganata con la g anche al sud tanto e' vero che ero incerto quale forma usare e ho optato per questa perche' forse e' quella piu' diffusa a livello nazionale inoltre io ero convinto che sarebbero comparsi gli asterischi e quindi ne' g ne' c
arcaloro
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Caro Arcaloro,
anni fa partecipai a una rovente discussione sugli Europei. Rimasi basito quando scoprii che gli asterischi cancellavano l'aggettivo spag.nola, in riferimento alla compagine che rappresentava le furie rosse.
Questione di preferenze. Sai com'è: la morale, il buon gusto, l'educazione...
Così misi alla prova la mannaia censoria del sistema. Per quanto riguarda l'oggetto del topic non c'è problema, vanno bene le due versioni, sia quella ormai superata con la ci sia quella più evoluta con la gi (preferibilmente pronunciata alla Malesani durante una indimenticabile intervista in Grecia). Sarà forse pregiudizio o forse suggestione, ma in effetti la g gutturale è più adeguata per descrivere quello di cui stiamo parlando.
Per quanto riguarda le altre versioni, che per pregiudizio sono considerate più volgari, posso garantirti con prove incontrovertibili, che il sistema è abbastanza tollerante: oltre alla versione settentrionale sono accettate le versioni catanesi, napoletane, romane e tante altre, eccetto quella palermitana, che viene severamente sostituita dagli asterischi.
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senza parlare della magnifica puntata del mitico signor giancarlo alla ruota della fortuna immortalata su youtube
ciao
arcaloro
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senza parlare della magnifica puntata del mitico signor giancarlo alla ruota della fortuna immortalata su youtube
ciao
arcaloro
Indimenticabile il viso soddisfatto con cui diede la risposta. Come una liberazione!
Comunque, il fascino delle amazzoni non si discute.
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Devo dire visto che i risultati sportivi del nostro amato Catania sono quello che sono, spostare la discussione su un argomento che nella classifica degli interessi degli itagliani di sesso maschile occupa la seconda posizione non mi dispiace.
La ringrazio ancora per l'idea signor Accaloro.
"U mastru"
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Devo dire visto che i risultati sportivi del nostro amato Catania sono quello che sono, spostare la discussione su un argomento che nella classifica degli interessi degli itagliani di sesso maschile occupa la seconda posizione non mi dispiace.
La ringrazio ancora per l'idea signor Accaloro.
"U mastru"
Ti sbagli.
Non si parlava di pacchio, ma di censura.
Inoltre, le generalizzazioni hanno poca sostanza. Ridurre gli italiani allo stereotipo "calcio & l'altro sesso" è un errore grossolano. Gli italiani (senza g, battuta vecchia e abusata, che ridicolizza solo chi la dice) sono tutt’altro che stupidi. Semmai, gli "itagliani" di cui ti lamenti sono furbi e sostanzialmente egoisti, quindi disinteressati al bene pubblico, purché nessuno tocchi il proprio orticello e il proprio tornaconto. Ecco, forse questa è una generalizzazione da cui si può partite, seppur sostanzialmente altrettanto banale.
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e' vero quello che dice nelson anche se non ho capito ogni particolare soprattutto riguardo alle amazzoni che sconfiggevano i nemici con la figa
ciao
arcaloro
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proviamo con la variante meridionale
viva la fica
ciao
arcaloro
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niente proviamo a dire mannaggia, cioè man.naggia
arcaloro
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pisello
arcaloro
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incredibile mi hanno censurato pis.ello ma non fica/figa
ciao arcaloro
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ora pero' sono stanco marco tullio andiamo a letto
arcaloro
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Casorezzo (MI), 11 Aprile 2017
Caro Arcaloro,
effettivamente sono stanco anch'io. Buona notte,
Marco Tullio
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ci devo provare ancora per vedere dove arriva la censura cazzo ciao
arcaloro
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no stavolta la censura ha funzionato cazzo non si può scrivere e suppongo neppure ***
arcaloro
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vediamo invece cosa succede con pacchio
arcaloro
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e' ufficiale la censura avviene solo con le espressioni che hanno attinenza con i genitali maschili se non e' sessismo questo ditemi voi a riprova adesso scrivo sticchio e vediamo se riesce
arcaloro
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no con sti... la censura ha funzionato proviamo con fregna
arcaloro
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fregna non e' soggetta a censura e passerina
arcaloro
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passerina va bene e patata nonche' patatina
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insomma
se del Catania e' pessima l'annata
non resta che pensare alla patata
cordialmente
arcaloro
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uccello
arcaloro
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nerchia
arcaloro
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randello
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crescinmano
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batacchio
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arcaloro
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proviamo adesso con un celebre sonetto romanesco del belli
Er padre de li santi
Er cazzo se po di' radica, ucello,
Cicio, nerbo, tortore, pennarolo,
Pezzo-de-carne, manico, cetrolo,
Asperge, cucuzzola e stennarello.
Cavicchio, canaletto e chiavistello,
Er gionco, er guercio, er mio, nerchia, pirolo,
Attaccapanni, moccolo, bruggnolo,
Inguilla, torciorello e manganello.
Zeppa e batocco, cavola e tturaccio,
E maritozzo, e cannella, e ppipino,
E ssalame, e ssarciccia, e ssanguinaccio.
Poi scafa, canocchiale, arma, bambino.
Poi torzo, crescimmano, catenaccio,
Minnola, e mi'-fratello-piccinino.
E tte lascio perzino,
Ch'er mi' dottore lo chiama cotale,
Fallo, asta, verga e membro naturale.
Quer vecchio de spezziale
Dice Priapo; e la su' moje pene,
Segno per dio che nun je torna bene.
arcaloro
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e per par condicio anche quest'altro sonetto
la Madre de le Sante
Chi vvò cchiede la monna a Ccaterina
Pe ffasse intenne da la ggente dotta
Je toccherebbe a ddì vvurva, vaccina,
E ddà ggiù co la cunna e cco la potta.
Ma nnoantri fijjacci de miggnotta
Dimo scella, patacca, passerina,
Fessa, spacco, fissura, bbuscia, grotta,
Freggna, fica, sciavatta, chitarrina,
Sorca, vaschetta, fodero, frittella,
Ciscia, sporta, perucca, varpelosa,
Chiavica, gattarola, finestrella,
Fischiarola, quer-fatto, quela-cosa,
Urinale, fracosscio, ciumachella,
La-gabbia-der-pipino, e la-bbrodosa.
E ssi vvòi la scimosa,
Chi la chiama vergoggna, e cchi nnatura,
Chi cciufèca, tajjola, e ssepportura.
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=D> =D> =D> =D> :-D :-D :-D =D> =D> =D> =D>
Ella oggi mi ha rimembrato il miglior Benigni, quello di quando era una persona seria, mica quel contenitore di rifiuto organico d'oggi.
Antonino Rapisarda.
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Si può dire anche sticchio
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Ehiiiii, funziona!!!
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Complimenti !
Citazione alta per quella che è la cosa più censurata a qualsiasi latitudine....
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Arcaloro,
funziona anche con alcuni verbi
scopare
chiavare
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- ***, ***, ***, solo *** sai dire???
- sììì, solo *** so dire!!!
e poi... Er padre de li santi
(dal film Mary per sempre)
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non mi vorrei sbagliare ma anche il nostro Domenico Tempio ha scritto qualcosa sul lingam Yoni
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non mi vorrei sbagliare ma anche il nostro Domenico Tempio ha scritto qualcosa sul lingam Yoni
Non ti sbagli. E il livello letterario è anche notevole.
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Trovata in rete:
LA FUTTUTA ALL'INGRISI (Micio Tempio)
Nici, mi vinni un nolitu
di futtiri all'inglisa;
già sugno infucatissimu:
guarda chi *** tisa!
Lu gustu è insuppurtabili,
li tasti non discordi:
in chistu modu futtinu
li nobili milordi.
La sorti è già propizia
semu suli suliddi;
stanotti avemu a futtiri l
i gigghia e li capiddi.
A manu a manu curcati;
lu lettu è già cunzatu,
non cci haju chiù pacenzia,
pri mia sugnu spugghiatu.
Veni ccà, figghia! Curcati!
Spinciti tanticchiedda;
li to labbruzza dunami,
dammi nna vasatedda.
Nici, fa prestu; dunami
sta duci to linguzza;
ntra la mia vucca trasila,
facemu la sirpuzza.
Sti cosci toi, sti natichi
sunnu nna vera tuma;
li minni su' dui provuli,
chiù bianchi di la scuma.
Ma senza tanti chiacchiari,
futtemu allegramenti;
non servi accussì perdiri
st'amabili momenti.
Mettiti a facci all'aria,
chista è la forma arcana;
li bianchi cosci gnuttica
a modu di nna rana.
Supra li mei claviculi
posa li toi manuzzi,
e a li mei cianchi strinciti,
ed iu a li to spadduzzi.
Chi vera matematica!
Chi calculu profunnu!
Oh, comu si combacianu
lu cazzu ccu lu cunnu!
Ma già serruli serruli
la virga s'introduci,
e mentri trasi s'eccita
lu gustu lu chiù duci.
Comu s'abbassa l'utero
sinu all'imboccatura,
chi brama di sucarisi
l'umana rennitura!
Dunca futtemu nsemula,
iu fricu e tu cazzii;
fammi sautari all'aria
finu ca ti nichii.
Va, veni, Nici; baciami,
cazzia... mi veni... è lestu;
già mi currumpu, strincimi,
abbrazza, futti prestu!
Eccu chi cadi sazia
la *** a passuluni;
la testa posa languida
pri supra li cugghiuni.
Sacciu chi è to lu geniu
quannu la *** è muscia!
Forsi pirchì rallentasi
a guisa d'una truscia?
Te', ccu dui jita pigghiala
e fanni chi nni voi;
a lu to sticchiu adattala, f
ricala quantu poi.
Ma già rinviguriscinu
li musculi e rutturi;
lu cazzu arreri fulmina
di futtiri a fururi.
Senza chiù tempu perdiri,
mettiti arreri a lenza;
te', st'autra vota pigghiati
stu restu di simenza.
Cazzu! Chi beddu futtiri,
chi gustu prelibatu!
Chistu è lu veru futtiri:
l'Inglisi sia lodatu!
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dal medesimo autore dedicato a questi quattro anni in cui speravamo altro
da
lu cojtu imperfettu
Ai veni… a mia vutannusi,
mi dici; ed iu: ’nzamai
veni to matri? Replica:
gnurnò. Cui veni mai?
Mi veni… alluntanativi,
mi seguita a gridari;
ma per affruntu l’errima
non dissi di cacari.
Iu critti ca vinevacci
ddu puntu a lu coiri,
in cui diventa l’anima
liquida di piaciri:
perciò stimai chiù stringirmi
dannuci corpa vaschi,
tantu ca ci putevanu
nesciri di li naschi.
Mi veni… torna e replica,
mi veni… ma di bottu…
ed iu mi stringiu, e carricu,
e vaju chiù di trottu.
E sbutta, chi tratteniri
chiù non si può, e mi scagghia
nna cannunata orribili
parata di mitragghia.
Ah! Cicciu, tu considera
la mia confusioni,
lu tristu oggettu in vidirmi
di tanta espulsioni.
O ch’idda pasti lubrici
ddù jornu avia mangiatu,
o pri suverchiu viviri
li cibi avia allungatu;
’ntra un colpu tuttu ’semula
sdivaca, e si scannedda
lu civu chiù reconditu
di l’intimi vudedda.
Grundanti di pestifera
materia sugnu tuttu,
di tanti mei instancabili
fatighi indignu fruttu!
E mi nni vaju, cridilu,
ahi barbaru distinu!
un omu fitentissimu
di mmerda chinu chinu.
arcaloro
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Leggo con gioia che ci siamo trasformati in un forum letterario, magari un pò osè, ma culturale.
Che vi devo dire, vista la svolta, domani vado al salone del Libro, quello vero, non la buffonata milanese.
"U Mastru"
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Casorezzo (MI), 20 Maggio 2017
Caro Nino,
sarà che la buffonata per te è fuori mano rispetto a quella originale; sarebbe bene che più di una città, secondo i propri mezzi, organizzasse una simile manifestazione. Ciao,
Marco Tullio
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Questi nostri sonetti fatti a cazzi,
soggetti sol di cazzi, culi e potte,
e che son fatti a culi, a cazzi, a potte,
s'assomigliano a voi, visi di cazzi.
Almen l'armi portaste al mondo, o cazzi,
e v'ascondete in culi e nelle potte,
poeti fatti a cazzi, a culi, a potte,
prodotti da gran potte e da gran cazzi.
E s'il furor vi manca ancora, o cazzi,
sarete e tornerete becca-potte,
come il più delle volte sono i cazzi.
Qui finisco il soggetto delle potte.
Per entrar nel numero de' cazzi,
e lascerò voi, cazzi, in culi e in potte.
Chi ha le voglie corrotte
legga cotesta gran coglioneria
che il mal'anno e il mal tempo Dio gli dia!
Da Sonetti lussuriosi, Pietro Aretino
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in verità come tifoso per restare nello stesso ambito licensioso ultimamente mi sento di citare la buonanima di tomas milian in una delle sue leggendarie interpretazioni
siamo come il cane di Mustafa'
che lo prende di dietro e dice che sta a scopa'
cordialmente
arcaloro
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in verità come tifoso per restare nello stesso ambito licensioso ultimamente mi sento di citare la buonanima di tomas milian in una delle sue leggendarie interpretazioni
siamo come il cane di Mustafa'
che lo prende di dietro e dice che sta a scopa'
cordialmente
arcaloro
::) ::) ::) :-)) :-))
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quanto poi all'organo genitale femminile
nessuno se ne lamentava
anche tra coloro che oggi fanno i catoni
come potrete constatare scorrendo indietro le pagine
cordialmente
arcaloro
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quanto poi all'organo genitale femminile
nessuno se ne lamentava
anche tra coloro che oggi fanno i catoni
come potrete constatare scorrendo indietro le pagine
cordialmente
arcaloro
Sì, tranquillo, me l’aspettavo. Quindi, à nous deux! :-))
Boom! Catone!
Sì, è vero, ho partecipato. Questo dovrebbe dimostrarti che non sono un censore, tutt’altro.
Ho un’opinione che non ti piace, ma è solo una semplice opinione. E invece: critica, ti pagano, mi vai contro, la professione, Catullo, Catone, boom!
Sì, ho scritto in questo topic. Ho condiviso un sonetto dell’Aretino e sono un estimatore di Tempio.
Ho anche fatto ironia sulla censura automatica del forum. Lo avevamo fatto anche in passato, soprattutto durante gli europei, quando si parlava della squadra spagnola (ehi, non è più censurato! si può scrivere "spagnola" :-))).
Ho anche partecipato al divertente topic: 11 domande a Caprarupens. Tutto il resto, semplicemente – e lo ripeto per la nona volta –, è un'esagerazione. Tutto qui.
Ultima cosa, nessuno vuole censurarti, per la decima volta: in un forum storico come questo, il troppo di Arcaloro non mi/ci piace più. Non c’è alcuna offesa.
Se vuoi, continua, nessuno osa negartelo e nessuno ti ha censurato. Ma non credere che ci stia facendo un favore.