Autore Topic: Done Deal  (Letto 4519 volte)

Offline Sergio

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Done Deal
« il: 10 Settembre 2018, 10:58:25 pm »
Si dice così Oltreoceano quando al termine delle trattative le parti hanno raggiunto l’accordo. Una stretta di mano e poi le firme.
Affare fatto: le stesse due parole ma in italiano, così come deve averle pronunciate Maurizio Zamparini nell’ultimo faccia a faccia con Antonio Ponte, l'imprenditore italo-svizzero già noto al calcio italiano per le esperienze a Siena e a Carrara. Sarebbe infatti positivo l’esito della lunga trattativa con il patron rosanero per entrare con nuovi fondi nel Palermo calcio: la cordata, di cui Ponte è comprimario, rileverà da Zamparini parte delle quote del club iniettando nuova linfa nelle casse societarie. Raggiunto un accordo vicino già da tempo: Ponte era al lavoro già diverse settimane prima che i contatti fossero noti, alla ricerca di fondi da immettere nel Palermo per realizzare un nuovo piano gestionale del club. Il patron rosanero, durante la sua ultima visita in città, aveva lanciato segnali in questa direzione, ammettendo i contatti settimanali con l’ex presidente del Siena, «un collaboratore finanziario che sta facendo un programma di gestione della società - diceva Zamparini negli uffici del “Renzo Barbera” -, lavorerà con me qualora le altre due cordate (Follieri e investitori statunitensi, ndr) non arrivino al risultato».
Non proprio una piccola collaborazione, ma un primo importante passo verso la cessione del Palermo.

 
NUOVI FONDI
L’intesa con Ponte è piuttosto articolata: l’iniezione di nuovi capitali in società - non a Zamparini - sarebbe immediata. Denaro essenziale in primo luogo per riequilibrare il bilancio sofferente, poi per intervenire sull’organico qualora a gennaio fosse una condizione necessaria per tentare la promozione diretta.
Perché no Serie A, no diritti televisivi. E a farne le spese sarebbe l’investimento iniziale che la cordata avrebbe predisposto.
Investimento importante: una cifra vicina ai 50 milioni per rigenerare il club subito e rilevarne l’85% delle quote fra un anno. Percentuale calcolata proiettando il Palermo in Serie A, con ricavi per oltre 40 milioni di euro soltanto dai diritti tv.
Accordo che soddisfa entrambe le parti: Zamparini ha trovato ciò che stava cercando, ossia investitori a cui affidare la gestione finanziaria; la cordata di Ponte prende una società che ha un organico ampio e - sulla carta - competitivo, sulla quale cucire un nuovo modello di gestione sportiva e soprattutto finanziaria, con l’obiettivo di raggiungere la A in poco tempo e da lì ripartire, attirando nuovi sponsor tramite il rilancio del brand rosanero.

 
MULTIPROPRIETA’
Lo scenario che si profila dunque è questo: Zamparini resterebbe inizialmente proprietario del Palermo - la cui gestione sarebbe affidata ad un nuovo management con nuovi fondi - per cedere in un secondo momento la maggior parte delle quote societarie, che per il 25% andrebbero ad Antonio Ponte e per il 60% agli investitori della sua cordata. Disponendo di fatto una comproprietà del Palermo calcio.

 
TEMPI
Non sarà un’attesa estremamente lunga. L’accordo preliminare, raggiunto la scorsa settimana, sarebbe già suggellato dalle firme e Ponte ed un suo collaboratore stanno programmando in queste ore una trasferta in città nei prossimi dieci giorni.

Da forzapalermo.it
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline turiddu

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Re:Done Deal
« Risposta #1 il: 11 Settembre 2018, 01:58:36 pm »
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Offline Sergio

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Re:Done Deal
« Risposta #2 il: 12 Settembre 2018, 07:05:51 pm »
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Aspetteremo con ansia di ascoltare il requiem aeternam. E' l'unica soluzione.
« Ultima modifica: 12 Settembre 2018, 07:23:40 pm da Sergio »
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Templare

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Re:Done Deal
« Risposta #3 il: 13 Settembre 2018, 01:08:26 am »
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Ciao Turiddu, sei tu che oggi hai scritto su Stadionews sul topic in cui “dialogo” con Monastra?
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline turiddu

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Re:Done Deal
« Risposta #4 il: 13 Settembre 2018, 12:37:29 pm »
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Ciao Turiddu, sei tu che oggi hai scritto su Stadionews sul topic in cui “dialogo” con Monastra?

Ciao, si e immagino che eri tu quel Templare.

Offline Templare

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Re:Done Deal
« Risposta #5 il: 13 Settembre 2018, 02:47:25 pm »
Sergio, non vale la pena manco commentarle più le notizie del Palermo e di questo tizio. Quando si sarà tolto di mezzo, finissimo anche in terza categoria, ricomincerò a scrivere del Palermo.
Fino ad allora solo minkiate , come dicono oltreoceano.

Ciao Turiddu, sei tu che oggi hai scritto su Stadionews sul topic in cui “dialogo” con Monastra?

Ciao, si e immagino che eri tu quel Templare.

Templare uno ne è rimasto, dai tempi di Filippo il Bello e di Jacques de Molay e scrive, quando ha tempo, per ribattere alle inesattezze di chi dovrebbe fare corretta informazione.

Oggi Monastra mi accusa di negare la verità perché secondo lui Zamparini ha messo soldi suoi nel Palermo per almeno sette anni e i soldi che ha sperperato erano comunque suoi.

Zamparini ai giornalisti palermitani dovrebbe fargli una statua.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline turiddu

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Re:Done Deal
« Risposta #6 il: 15 Settembre 2018, 02:57:32 pm »
Templare, in qualche modo " a statua" ciá fici e continua a fargliela a modo suo....   Non mi do altre spiegazioni.  Il Palermo non c'è più e tu lo sai meglio di me,  e lo sanno anche gli altri solo che fanno finta di non saperlo.
« Ultima modifica: 15 Settembre 2018, 03:20:36 pm da turiddu »

Offline Sergio

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Re:Done Deal
« Risposta #7 il: 16 Settembre 2018, 05:13:31 pm »
Il Palermo non c'è più e tu lo sai meglio di me, 

Che non è un semplice modo di dire ma, tanto per fare un esempio, ieri ero convinto che il Palermo giocasse alle 15. E dopo che cerco scopro che invece gioca domani (oggi). Nel senso che a questa gara ci sono arrivato sensa quell'aria magica di attesa che precede un evento sportivo della tua squadra del cuore, quando ti conti i giorni, e poi le ore, e poi i minuti. Quindi è vero, il Palermo non c'è più. E' un'amara constatazione.
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Offline Sergio

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Re:Done Deal
« Risposta #8 il: 12 Ottobre 2018, 09:39:04 pm »
Forse ci siamo quasi. Si è riusciti (grazie a loro, non so chi) a metterlo con le spalle al muro. L’effetto Dunning Kruger sembra stia per svanire, si torna coi piedi a terra, nella consapevolezza di essere un comune mortale che se non “pesa” adeguatamente ogni sua mossa rischia di “morire” per davvero. Auguriamoci che non accada come Sansone e i filistei.
Certo è davvero singolare che “Follieri non offriva garanzie” mentre Ponte sta(va) per diventare il nuovo presidente (l’ennesima baccaglianata). Gli saranno apparse in sogno un bel paio di manette?
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Re:Done Deal
« Risposta #9 il: 14 Ottobre 2018, 03:30:07 pm »
da Repubblica.it del 14/10/2018

Adesso c’è anche un preliminare d’accordo. Un documento sottoscritto da Maurizio Zamparini e Raffaello Follieri con cui le parti ratificano una intesa per l’acquisto della società rosanero da parte del finanziere pugliese. L’accordo è stato firmato la settimana scorsa in un faccia a faccia tra Zamparini e Follieri che erano accompagnati dai rispettivi legali e dai consulenti. Un preliminare con il quale il patron rosanero si impegna ad accettare l’offerta di acquisto presentata da Follieri e, al contempo, sospende tutte le eventuali trattative che poteva avere in corso per la cessione della società. Insomma, un documento che impegna le parti e che è propedeutico alla chiusura vera e propria della trattativa per un prezzo che si aggira sui 50 milioni. Follieri ha quindi spazzato via la concorrenza, a dire il vero mai troppo supportata dai fatti e dagli impegni economici, di Antonio Ponte. Lo stesso Follieri adesso ha la strada spianata verso l’acquisto del cento per cento del Palermo. L’ultimo passaggio è adesso quello relativo alla sottoscrizione del contratto vero e proprio, dopo che Zamparini verificherà le ultime garanzie presentate da Follieri, che sarà poi suggellato dalle firme e dal passaggio delle quote azionarie della società rosanero.

Un contratto che sta preparando l’avvocato Anania che, per conto dello studio Whiters, ha avuto mandato da parte di Zamparini di chiudere la trattativa. Sarà lo stesso Anania a inviare la copia a Zamparini e a Follieri per le firme in calce al documento che a questo punto diventa storico per la vita del Palermo e che, a meno di clamorose novità dell’ultima ora, dopo sedici anni di gestione Zamparini segnerà il passaggio della società dall’imprenditore friulano al finanziere pugliese. Proprio Follieri, negli ultimi giorni è stato impegnato nella lettura dei documenti contabili che Zamparini, immediatamente dopo la firma dell’accordo preliminare, ha messo a disposizione del finanziere e dei suoi più stretti collaboratori. Una lettura dei conti della società rosanero che in un primo momento sembra avere ”spaventato” Follieri che poi, prima di tornare a New York venerdì pomeriggio, ha deciso di andare avanti e ha dato mandato ai suoi collaboratori di chiudere la trattativa.

I tempi adesso sono molto ridotti: Follieri e Zamparini si sarebbero dati come scadenza ultima per la chiusura dell’affare il 24 ottobre prossimo. Giusto il tempo per arrivare al completamento della trattativa alla vigilia del cda fissato per il 26. Quel cda che avrebbe dovuto portare Ponte alla presidenza del Palermo e che invece segnerà l’inizio dell’era Follieri. Manca poco anche se la prudenza in questi casi non è mai troppa. L’affare Baccaglini, in questo senso, docet. Ma questa volta sembra che tutto sia già definito e l’accordo firmato a Vergiate la settimana scorsa è vincolante per le parti. Al punto che, se una delle due dovesse fare marcia indietro, lo potrebbe fare solo con un bagno di sangue a livello economico per la penali che ci sarebbero da pagare. Ma ormai i giochi sono fatti.


Massimo Norrito
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Re:Done Deal
« Risposta #10 il: 24 Ottobre 2018, 03:24:01 pm »
Cessione Palermo, Follieri si ritira. "Non è tollerabile il comportamento di Zamparini"

In più occasioni, peraltro, il lobbysta americano ANTHONY PODESTA è venuto personalmente a testimoniare la disponibilità della FOLLIERI CAPITAL LIMITED all’acquisizione del Palermo Calcio ed il suo personale coinvolgimento nel progetto di risanamento ed internazionalizzazione del brand, che avrebbe garantito alla compagine sportiva una visibilità rafforzata ed un respiro transnazionale. Tutto ciò è stato ripetutamente ignorato da Zamparini e dai suoi rappresentanti, il cui mortificante comportamento ha finito per allontanare dal tavolo della trattativa ogni positiva intenzione.

A parte qualche tifoso che vorrebbe spacciare la sua insipienza per attaccamento alla maglia finendo anche per perdere razionalità e senso del discernimento al punto da farsi patrocinatore di un poco probabile ritorno in massa dei tifosi allo stadio per la gara di venerdì prossimo contro il Venezia (che di fatto significherebbe sorreggere il "gioco" ignobile di zampa), tutti gli altri hanno ormai preso coscienza che solo un accidente (a sto punto augurato) potrà portare l'avvicendamento di una nuova proprietà per la società di via del Fante.
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Re:Done Deal
« Risposta #11 il: 06 Novembre 2018, 12:52:44 am »
Zamparini avrebbe proposto a Marotta, ex DS della Juve, un incarico dirigenziale di alto spessore nel club rosanero, con una significativa quota azionaria che gli spetterebbe al fianco dei nuovi soci pronti ad investire nella società siciliana.

Quindi abbiamo dei "nuovi soci" che investirebbero soldi nella società, lasciando a Zampa una "significativa quota azionaria", talmente significativa che gli consentirà di affidare a terze persone, e di elevatissimo rango, ruoli non certo marginali ma, visto lo spessore della persona interpellata, di primissimo piano.

Tradotto in termini semplici: mettiamoci il cuore in pace, chistu un si nni va!!
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Re:Done Deal
« Risposta #12 il: 21 Novembre 2018, 05:19:35 pm »
Niente.
Non vende e quel che è peggio.... campa.
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Re:Done Deal
« Risposta #13 il: 04 Dicembre 2018, 10:14:42 pm »
L'intero pacchetto azionario del Palermo venduto per 10 € a una società che ha un capitale sociale di 224 €. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
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Re:Done Deal
« Risposta #14 il: 14 Febbraio 2019, 04:23:12 pm »
Sicuramente sarò tacciato di essere un visionario. E nella mia visione della situazione noto che la tanta agognata serie A, da molti ritenuta la panacea di tutti i mali, in realtà non risolverebbe nulla. Ad oggi c’è un solo compratore che vorrebbe (ri)avere le quote del Palermo: Zamparini. Tutti gli altri personaggi che si sono presentati al “capezzale” della squadra, non sono altro che ignobili speculatori. Nessuno di loro ha a cuore le sorti della squadra e, molto probabilmente, nessuno di loro ha “radici” nel mondo del calcio, sono solo affaristi nella migliore delle ipotesi, o figuranti per incarico di qualcuno (i fantasmagorici colpi di teatro che qualche secolo fa avrebbero sicuramente dato ispirazione anche a Pirandello). In questo momento, addì 14 febbraio 2019 ore 15 circa, sappiamo solo che c’è un gruppo che chiede solo 1.2 mln di € per uscire definitivamente di scena (e non sappiamo fino a che punto questo gruppo sia capace di insistere nella sua richiesta (della serie muoia Sansone con tutti i filistei)) e un “vecchio” proprietario che tenta di riprendersi ciò che “spiritualmente” è ancora suo. Immaginare che ci sia qualcuno ora, adesso, che cacci fuori mln di € e risolvesse di colpo tutti i problemi è solo illusione di ingenui. Non so se Zampa riuscirà a riprendersi la squadra, non sono esperto della materia. Ma so quanto basta per risolvere che se anche si andasse in serie A, le eventuali “entrate” non serviranno per fini sportivi, all’allestimento di una rosa competitiva (e se anche volesse, non potrà visto l’enormità dei debiti), ma solo per spremere la pecora ancor peggio di quanto non sia già spremuta. Quindi se il Zampa riuscisse a reggere ancora le fila della squadra rimanendo ben nascosto dietro questo giochetto di scatole cinesi (e se non riuscirà è perchè saremo già morti), stiamo più che tranquilli che non venderà a nessuno, ci sarà il suo rappresentante di facciata che ci riempirà delle solite chiacchiere e promesse ma la squadra che ne verrà fuori possiamo immaginare bene di che caratura possa essere, come ben già s’immagina l’eventuale futuro obiettivo della squadra: un altro paracadute.
La gara di domani: può avere un valore simbolico, fine a se stesso, la cui eventuale vittoria produrrà solo benefici effimeri alla tifoseria, ma sappiamo bene che la vera finale, quella che vale il futuro della squadra, si gioca in ben altro campo, lontano dal Barbera.
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